Overblog
Segui questo blog Administration + Create my blog
1 aprile 2010 4 01 /04 /aprile /2010 12:13
L'ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA APPROVA LA LEGGE SUI RIFIUTI







Paradosso all’Assemblea Regionale Siciliana in dirittura d’arrivo una riforma senza copertura finanziaria, è la legge sulla gestione e lo smaltimento dei rifiuti. I nuovi Consorzi che si andranno a creare mancheranno delle necessarie risorse economiche e i debiti delle società non potranno essere risanati perché ai Comuni mancheranno le anticipazioni che tanto si aspettavano. Mancano all’appello 500 milioni di euro per attivare i mutui degli ATO.

Obiettivi della riforma implementare al massimo la raccolta differenziata con il servizio porta a porta. La riforma prevede degli obiettivi in percentuale che i Comuni devono rispettare se non vogliono essere commissariati (previsto dall’art 14) infatti tra le sanzioni previste in caso non si rientri nei parametri stabiliti dalla legge è previsto lo scioglimento del Consiglio Comunale.

L'articolo 14 poi definisce i casi nei quali in presenza di inadempienze delle Srr, per mancata adozione del piano d'ambito o per inadempienze nel bilancio si prevede il commissariamento delle società da parte dell'assessorato alle Autonomie sociali.

Il varo della legge di riforma degli Ato, risulta ancora più urgente affinché si possano attuare le procedure per il rientro dal deficit per oltre 1,2 miliardi dell'attuale sistema di ambiti territoriali. Già con la legge finanziaria si devono trovare le risorse per sgravare i Comuni da un costo che rende asfittici i bilanci degli Enti locali a danno di tanti servizi essenziali e del welfare

Gli obiettivi fissati dalla Legge n.. 525-528/A per la raccolta differenziata il 20% entro il 2010, il 40% della raccolta differenziata entro il 2012 ed il 65% entro il 2025.

Crescendo la percentuale di raccolta differenziata diminuisce il numero delle discariche ove conferire che in una fase di transizione si dovrà crearne di nuove.

L’articolo 11 definisce le azioni che la Regione dovrà attivare, anche attraverso convenzioni con soggetti pubblici e privati, per prevenire la produzione dei rifiuti: dalla riduzione degli imballaggi monouso alla minimizzazione dei materiali di scarto.

La Legge prevede la creazione di aziende per il riutilizzo delle materie raccolte con la differenziata.

L'articolo 12 prevede le azioni per favorire la raccolta differenziata e le forme di recupero finalizzate alla creazione in Sicilia della cosiddetta 'green economy', cioè la produzione di manufatti per uso civile e industriale realizzati con materie provenienti dalla raccolta differenziata.

E’ imposto a tutti gli Enti Pubblici della Sicilia l’obbligo della differenziata.

Gli articoli 15 e 16 riguardano i criteri della definizione delle gare di appalto per l'affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti. L'articolo 17 stabilisce invece i parametri per le procedure di autorizzazione relative alla gestione integrata dei rifiuti.

Restano da varare le parti della legge che riguardano alcuni nodi centrali della riforma come la possibilità di "salvare i cosiddetti Ato virtuosi" cioé quelli che in questi anni hanno raggiunto standard di efficienza e la gestione del personale attualmente in servizio.

 

Tutte le assunzioni fatte dai vecchi Ato senza concorso pubblico dopo il 2007 sono ritenute nulle e le nuove società non potranno assumere nuovo personale per tre anni. Di fronte alle polemiche, anche all'interno della maggioranza, il governatore, in aula assieme all'assessore all'Energia Pier Carmelo Russo, ha ritirato l'emendamento che prevedeva il salvataggio dei cosiddetti Ato virtuosi, individuati tra quelli che aveva raggiunto almeno il 15% di raccolta differenziata.

Domani l'Assemblea sara' chiamata ad esprimere il voto finale sulla legge nel suo complesso.

Comitato Cittadino Isola Pulita

 

 

 

 

Il ddl “Gestione integrata dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati” passato all’esame dell’ARS ed in attesa solo del voto finale complessivo, si propone essenzialmente di risolvere il problema del disavanzo economico generato dai meccanismi intrinseci al funzionamento degli ATO.
Un disavanzo che rischia di coinvolgere in un disastro economico, politico, ambientale la Regione Sicilia, gli ATO, e la maggioranza dei Comuni siciliani.

I buoni propositi costituiti dalle percentuali di raccolta differenziata da raggiungere in tempi brevi, gli obbiettivi di riduzione dei rifiuti, le campagne di sensibilizzazione da organizzare, ecc. ecc. appaiono un diversivo volto a contentare ambientalisti e popolazioni, ma non costituiscono l’essenza del ddl. D’altro canto di “buoni propositi” era costellato il vecchio piano rifiuti e sappiamo che fine hanno fatto.
Quindi l’unico obbiettivo era quello di associare QUESTA riforma degli ATO a “nobili” propositi di altra natura. Insomma uno specchietto per le allodole.

Alla bonifica dei siti inquinati che dovrebbe trovare nel ddl uno spazio almeno pari a quello occupa nel titolo del ddl, viene riservato solo qualche cenno.

Quindi il ddl si sarebbe dovuto coerentemente titolare “Riforma degli ATO e compiti conseguenti di Regione, Province, Comuni”.

Salvatore Durante Rifiuti Zero Sicilia

 

 

LA COLPA DEI SINDACI NEL FALIMENTO DEGLI ATO

Assemblea Regionale Siciliana mercoledì 10 marzo 2010 alle ore 16

Apprendi Chiedo di Parlare

Presidente Ne ha facoltà

Apprendi Signor Presidente, onorevoli colleghi

La vicenda degli ATO è una vicenda triste e non capisco come mai alcuni colleghi si ostinino a difendere la gran parte dei sindaci che sono, non solo complici, ma artefici del disastro gli ATO.

I sindaci che sono stati nei consorzi sono stati essi stessi attori dei disastri degli ATO; hanno determinato le assunzioni facili; hanno gonfiato gli organici; non hanno messo in riscossione la TRASU. Perché non lo hanno fatto? Solo per clientela: non chieder le tasse dovute ai cittadini doiventa clientela per la prossima elezione.

Adesso, chi pagherà questo danno? Lo faranno i cittadini che sono stati presi in giro da questi stessi sindaci. Adesso i costi sono diventati altissimi, si sono triplicati, e pagheranno i lavoratori di quelle cooperative o i lavoratori assunti dalle agenzie interinali in periodi elettorali, con la promessa di un posto di lavoro. Lavoratori che adesso non possono essere assunti. E voglio vedere questi sindaci ed amministratori che si sono sbracciati, durante le campagne elettorali, per provvedere alle assunzioni di questo personale.

Abbiamo una grande scommessa e, se si chiede qualche giorno di riflessione, credo sia necessario concederlo perché - come ha detto qualche collega - occorre approfondire il disegno di legge e, piuttosto che partorire una legge che può creare qualche difficoltà, perdere qualche giornata in più può aiutarci certamente a renderlo un atto che può essere accolto dalla popolazione anche con grande entusiasmo. Infatti i cittadini vogliono che si tolga l’immondizia dalle strade, davanti alle case, davanti alle scuole, davanti ai negozi. E allora questa grande scommessa, assessore, ci vedrà sì protagonisti perché sappiamo che stiamo toccando interessi, grandi interessi - quello delle discariche gestite in una certa maniera, quello dei noli a caldo, quello delle assunzioni facili - e, quindi, sarà un tragitto pieno di ostacoli. A noi la capacità di dare una risposta seria perché sarà veramente un risultato importante se saremo capaci di rendere partecipi i siciliani in questo sforzo che il nostro Parlamento saprà fare...........

 

RUSSO Pietro Carmelo, assessore per l’energia e i servizi per la pubblica utilità.

Signor Presidente, mi pare che siano emersi spunti interessanti, peraltro, del tutto posti all’attenzione e cioè, in particolare, quello del maggiore coinvolgimento dei comuni e quello della salvaguardia finanziaria che, credetemi, è un incubo, che io ho, delle amministrazioni locali. Il problema però è che l’incubo del disastro finanziario dei comuni si sta trasferendo sulla Regione siciliana.
L’Aula è, ovviamente, sovrana! Io desidero semplicemente dirvi che alla presenza, fra gli altri, dell’onorevole Adamo, dell’onorevole Mineo, dell’onorevole Greco, alle ore 15.30 di questo pomeriggio, nella Sala Rossa, davanti a me c’erano dodici sindaci che urlavano come ossessi perché nell’ATO Palermo 1 vi è ancora una volta una situazione di grave pericolo per l’igiene e la sanità pubblica. Ancora una volta ho autorizzato la Regione siciliana ad “attingere alla cassa!”
Tutti voi sapete quello che significa. Significa, mandato allo scoperto. Ripeto, l’Assemblea è sovrana, ma io non potrò più autorizzare, in nessun modo, interventi di sostegno dei comuni rispetto alle esigenze di emergenza ambientale. Dall’assessorato all’economia mi comunicano che la cassa non è più in condizione di reggere ulteriori accessi finanziari.

 

La riforma TOGLIE agli ATO la gestione del ciclo integrato. Si realizza cioè la seperazione tra gestione da un lato ed il controllo, la programmazione e le scelte dall’altro.

Gli ATO non saranno più Società di capitali ( S.p.a) [ ma Consorzi (obbligatori purtroppo) di Comuni di tutta la Provincia] , che decidevano Autonomamente se gestire da sè o affidare in maniera totalmente discrezionale in appalto tutto o in parte la gestione.

Avranno INVECE l’enorme potere di affidare ad un soggetto ESTERNO, tramite gara, la gestione del servizio .

I Comuni dovranno obbligatoriamente sottoscrivere il Contratto con quel gestore. In ciò consiste la sua “responsabilità” !!

In realtà quindi è un obbligo, un dovere.

Gli utenti dovranno pagare TIA o TARSU decisi dal Comune su indicazione dell’ATO. Il Comune può decidere pure se non fare pagare nulla, ma si assume comunque l’onere di pagare prendendo i soldi da un’altra voce di bilancio comunale.

Si parla di “multinazionali” (tre volte). Perchè dare per scontato questo fatto altamente improbabile ? Le ditte saranno “italianissime” anzi “sicilianissime” mascherate in involucri dall’aspetto “nazionale” o anche “multinazionale”.

La mia idea, invece, è che i consorzi debbano nascere su base VOLONTARIA e partendo dalla delimitazione geografica attuale.

Tutti salvi quindi ? NO !

Dovrebbero essere salvati quelli che hanno dimostrato di avere realizzato negli anni 2008, 2009, e, a consuntivo da verificare, nel 2010 obbiettivi di qualità del servizio ( per esempio ANCHE percentuali discrete di raccolta differenziata) e obbiettivi economici (deficit al di sotto di una certa soglia come per esempio si fa nella Unione Europea)

Questo principio era presente nel progetto PD , ma poi il PD ci ha rinunciato nell’arco di tre giorni, visto che ha sottoscritto il nuovo disegno di legge di Giunta.

Ad evitare equivoci, i Comuni del Consorzio dovrebbero comunque essere Direttamente tirati in causa nel pagamento del servizio. “ Ca nisciuno è fesso”.

“La Regione dovrebbe individuare i siti delle discariche”.

La legge quadro nazionale 152/2006 e il disegno di legge in discussione attribuiscono alla Regione (delegandolo all’Assessorato) il compito di individuare i CRITERI in base ai quali si individuano le AREE NON IDONEE e le AREE IDONEE. Le Province poi dovrebbero individuare queste AREE e i SITI IDONEI.

Nulla si dice sulla proprietà e sulla gestione di questi siti.

Ora sappiamo che le discariche sono un terreno di coltura non solo di batteri, virus, materiali velenosissimi e inquinanti, ma anche di interessi MAFIOSI legati al traffico di rifiuti tossici e di rifiuti speciali.

Le discariche, aperte e chiuse, devono essere invece “aperte” al controllo delle comunità presso le quali si trovano, gestite secondo il principio della SICUREZZA PUBBLICA E DELLA SICUREZZA SOCIALE ( cioè del controllo mafioso) a prescindere da quanto costa. E questo lo può garantire MAGGIORMENTE (non al 100% purtroppo) la PROPRIETA’ E LA GESTIONE PUBBLICA della discarica. Chi mi garantisce la bonifica futura ? Il privato che le ha gestite in base al criterio del profitto immediato ?

Per me è la Regione che deve farsi carico di questo. Per tutte le discariche della Regione.

“Siamo convinti che la gestione integrata dei rifiuti debba essere fatta in regime di libera concorrenza tra piccole ditte pubbliche e private locali”

Io sono convinto che l’iniziativa privata possa (non debba) essere consentita ed esercitata comunque NON IN REGIME DI MONOPOLIO. Sono convinto inoltre che nel caso di servizi pubblici, il servizio gestito dal pubblico (Regione, Provincia, Comune, o consorzi vari) DEBBA avere la priorità sul privato( e non, come dice il recentissimo decreto Ronchi, il contrario).

Questo in modo particolare per le discariche e per tutti gli impianti che abbiano un forte impatto sull’ambiente, sulla legalità, e sul sociale.

salvatore.durante@alice.it


Ritengo, innanzi tutto, che noi possiamo dare un giudizio di merito sull’operato dell’attività legislativa della Regione solo se conosciamo bene due cose:


a)i margini di intervento del parlamento regionale, rispetto alla normativa nazionale e a quella comunitaria;
b)quale sistema, nel nostro territorio, può rappresentare l’optimum ed in che cosa consiste questo optimum.
Riguardo il primo punto ci interessa sapere se, in qualche punto del nuovo piano, sarà previsto l’obbligo di passare definitivamente dalla tassa alla tariffa.
La legge 158/99, istitutiva della tariffa, che sarebbe dovuta entrare in vigore dal 1° gennaio 2000 in tutta Italia, nel Mezzogiorno è stata di fatto derogata e ancora oggi il parametro di calcolo prevalente per la determinazione di quanto le famiglie devono pagare, con la TARSU, è costituito dalla superficie dell’abitazione in cui si vive. Con questo autentico atto di sabotaggio della R.D., i Comuni , hanno continuato a coprire la spesa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti con il gettito della TARSU, dell’ICI e dell’IRPEF. L’effetto più pernicioso del reiterato rinvio dell’applicazione della tariffa, tuttavia, è stato quello di scollegare completamente l’importo pagato dai cittadini dall’”efficienza” dei cittadini stessi nel fare la R.D..
In assenza del pur minimo riconoscimento (anche economico) all’utente per l’impegno nel praticare la R.D. ed in assenza del servizio porta a porta, per farla breve, si è arrivati all’emergenza con il commissariamento, delle cui vicende siamo tutti informati. La ciliegina dei commissariamenti e della gestione della maggior parte degli ATO-carrozzoni è consistita nel fatto che nessuno di questi soggetti, nonostante le ingenti somme stanziate ed elargite, era tenuto a garantire dei risultati.
Una cosa che mi piacerebbe leggere nel nuovo piano di rifiuti regionale non è l’applicazione della tariffa ma anche (se la Regione ha la possibilità di farlo) una modifica della 158/99 nel senso di ridurre al minimo i parametri relativi alla superfici delle case ed al numero dei componenti il nucleo familiare, enfatizzando quello del comportamento dei cittadini nei confronti della R.D..
Nel piano rifiuti regionale ci dovrebbe essere una norma correttiva della legge nazionale (che è una libera interpretazione delle direttive europee) che prevede, per i condomini, il conferimento dei rifiuti in cassonetti comuni. Ciò, rendendo impossibile la tracciabilità del sacchetto, vanificherebbe ogni opera di responsabilizzazione dei singoli utenti.
Nel quadro della strategia per la prevenzione della produzione dei rifiuti, di cui si fa un gran parlare ma di cui si fa poco, la Regione dovrebbe prendere esempio dal Comune di Torre Boldone, la cui amministrazione, fattosi bene i conti, ha trovato economicamente conveniente regalare alle mamme con bambini piccoli dei pannolini riusabili, più igienici ed economici di quelli usa-e-getta, ed istituire un servizio di raccolta-lavaggio-riconsegna dei pannolini a domicilio. Il costo dei pannolini e quello del servizio era inferiore al costo di conferimento dei pannolini in discarica e si salvava l’ambiente su cui non gravava il peso di una frazione merceologica praticamente intrattabile.
Per quanto riguarda gli impianti di compostaggio c’è da fare un paio di considerazioni. La prima si riferisce all’attuale legge che, non considerando le nuove tecnologie con cui questi impianti oggi vengono costruiti, li considera impianti industriali e impone di costruirli fuori dai centri abitati.
In realtà, da un punto di vista strettamente tecnico, essi potrebbero essere alloggiati in una costruzione anche in pieno centro città senza tradire la loro presenza, grazie ai filtri biologici di nuova concezione, con qualsivoglia odore molesto.
La scelta del commissario straordinario, che probabilmente non sarà messa in discussione nel nuovo piano, privilegiando discutibili “economie di scala”, prevede pochi grossi impianti a cui i comuni, distanti anche centinaia di chilometri devono conferire il materiale organico.
Questa impostazione non tiene conto di alcune necessarie considerazioni:
a) le economie di scala vengono abbondantemente annullate dai maggiori costi di trasporto. Si verifica pure l’assurdo che molti comuni ad economia agricola, e quindi potenziali utilizzatori del compost, devono trasportare l’organico all’impianto e da quì riportare il compost maturo nelle proprie campagne.
b) Alla fine del processo di compostaggio, il compost maturo e pronto per essere usato o trasportato, pesa poco più della metà della massa di origine. Se invece di trasportare direttamente l’organico questo viene fatto prima compostare in loco, si dimezzano i costi di trasporto. Se poi il compost viene impiegato nel luogo di produzione questi costi vengono quasi azzerati.
L’impianto di compostaggio, che per funzionare ha bisogno anche di reintegrare l’acqua che nel processo di bio-ossidazione si perde sotto forma di vapore, e di una certa quantità di azoto organico per alimentare i batteri responsabili della fermentazione, trova il suo naturale complemento in un impianto di trattamento dei liquami urbani, che produce fanghi ricchi, appunto, di acqua e di azoto.
In conclusione, il nuovo piano dei rifiuti dovrebbe prevedere almeno un impianto di co-compostaggio per ogni comune che, in un colpo solo, risolverebbe vantaggiosamente sotto molteplici aspetti il problema dei rifiuti urbani organici, sia nella loro forma solida che in quella liquida.
Copiando ciò che ha già realizzato il Comune di Milano, dovrebbe imporre la creazione di fontanelle pubbliche dove viene erogata, gratis o a prezzi politici, acqua senza cloro e disinfettata con ozono e raggi UV. Dovrebbe pure prevedere incentivi fiscali per quei negozianti che vendono detersivi e latte alla spina.
Oltre a limitare drasticamente la quantità di contenitori di plastica, si realizzerebbe pure un notevole risparmio energetico.
Per realizzare tutto ciò la forma ATO è, a mio giudizio, inadeguata. La formula vincente sarebbe il ritorno ad una gestione in economia per quei comuni che lo richiedono, offrendo loro l’appoggio logistico dell’ATO di appartenenza unicamente per il trattamento e la destinazione dei rifiuti speciali e della frazione residua della R.D., uniche frazioni per le quali il Comune dovrebbe pagare un corrispettivo per il servizio.
Un piano rifiuti degno di questo nome dovrebbe seriamente considerare l’impiego dei cenciaioli, prevedendo (esattamente il contrario di quanto ha fatto Cammarata), un concreto e consistente appoggio logistico per la loro attività. Non ho fatto bene i conti ma, ad occhio e croce, grazie ai cenciaioli, i comuni e gli ATO si troverebbero nella condizione di realizzare consistenti economie e di poter disporre di personale in esubero da impiegare proficuamente nei nuovi servizi e, soprattutto, nei controlli.
Per quanto riguarda l’idea di chiedere il parere di Angelini sono d’accordo, ma con qualche cautela: il personaggio è molto preparato e conosce la materia come pochi. Non dobbiamo però dimenticare che, ai tempi del governo Capodicasa, è stato l’autore, assieme a Michelon, del P.I.E.R., in cui erano previsti degli inceneritori...



 

SEGUE AL PROSSIMO POST IL TESTO DI LEGGE



 

La resa alla povertà degli amministratori di Isola delle Femmine

Condividi post
Repost0
1 aprile 2010 4 01 /04 /aprile /2010 12:00
La resa alla povertà degli amministratori di Isola delle Femmine




Cittadini, di Isola delle Femmine, nel leggere i redditi che i nostri amministratori per legge devono pubblicamente dichiarare per favore contenete tutta la vostra rabbia tutto il vostro disappunto e tutti i vostri dubbi sulla veridicità dei dati. Lo so! Capisco benissimo quello che pensate: " siamo in un piccolo paese ci conosciamo tutti, ed è abbastanza naturale in una piccola realtà come la nostra conoscere il tenore di vita che i nostri aministratori conducono i loro viaggi di piacere, le loro gite fuori porta i loro lifting e .............. Inoltre essendo noi persone adulte padri di famiglia responsabilmente possiamo ben immaginare i costi di un tale tenore di vita. Se come in genere si dice che "due più due fan quattro" viene facile far di conto e supporre che ciò che vien dichiarato non risulta essere sufficiente a condurre il tenore di vita che questi nostri amministratori immaginiamo conducano.
Per consolarci possiamo dire che i dati riferiti all'anno fiscale 2005 (ricordate la polemica sulla loro pubblicazione?) erano molto ma molto al disotto anche proporzionalmente ai redditi dichiarati del 2009.


Pubblicità della Situazione Patrimoniale dei titolari di cariche elettive - Anno 2009 (L.R.15.11.1982 n.128 – R.C. art.11 della Delibera del C.C. del 07.03.1991)

Sindaco” Cognome e Nome: Portobello Professore Gaspare Isola delle Femmine (Pa) 12-6-1956 Coniugato

Beni Immobili Terreni e Fabbricati: Prop. N. 4 Immobili possesso al 50%; n.1 Terreno possesso al 50%

Beni Mobili Registrati: ////

Partecipazioni in Società: ////

Funz. Di Amministratore di Società ////

Dichiarazione del coniuge o figli conviventi: 31.699,00

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei Redditi: 46.749,00

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei redditi del soggetto e del coniuge o figli conviventi:

78.448,00

Assessore” Cognome e Nome: Aiello Paolo Capaci (PA) 23/08/1955 Coniugato

Beni Immobili Terreni e Fabbricati: Prop. N. 8 Immobili possesso al 50%; n1 Immobile possesso al 100%; N.3 Immobili possesso al 75%.

Beni Mobili Registrati: Motocicletta Piaggio 250cc Beverly anno 2004; Automobile Toyota Yaris anno 2001; Automobile

BMW 316 anno 1992; Autofurgone citroen Jampy anno 2003.

Partecipazioni in Società: ////

Funz. Di Amministratore di Società ////

Dichiarazione del coniuge o figli conviventi: ////

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei Redditi: € 43.949,00

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei redditi del soggetto e del coniuge o figli conviventi:

////

Assessore” Cognome e Nome: Cutino Marcello Palermo 19/10/1967 Coniugato

Beni Immobili Terreni e Fabbricati: Prop. N. 1 Immobile possesso al 50%

Beni Mobili Registrati: Automobile Opel Astra; Opel Agila

Partecipazioni in Società: ////

Funz. Di Amministratore di Società ////

Dichiarazione del coniuge o figli conviventi: 7.873,00

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei Redditi: € 35.437,00

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei redditi del soggetto e del coniuge o figli conviventi:

43.310,00

Assessore” Cognome e Nome: PALazzotto Salvatore Isola delle Femmine (Pa) 16/10/1963 Coniugato

Beni Immobili Terreni e Fabbricati: Prop. N. 1 Immobile possesso al 16,67%

Beni Mobili Registrati: Punto anno 1995

Partecipazioni in Società: 5% società Komplet prefabbricati SRl (C.S.€ 12.000)

Funz. Di Amministratore di Società ////

Dichiarazione del coniuge o figli conviventi: ////

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei Redditi: € 28.619,00

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei redditi del soggetto e del coniuge o figli conviventi:

////

Assessore” Cognome e Nome: Riso Napoleone Isola delle Femmine (PA) 08/03/1966 Coniugato

Beni Immobili Terreni e Fabbricati: Prop. N. 5 unità abitative

Beni Mobili Registrati: Autovettura Opel Zafira; Opel Agila; Motociclo Piaggio Scarabeo

Partecipazioni in Società: ////

Funz. Di Amministratore di Società ////

Dichiarazione del coniuge o figli conviventi: ////

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei Redditi: € 38.801,00

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei redditi del soggetto e del coniuge o figli conviventi:

////

Presidente Del Consiglio” Cognome e Nome: Giucastro Alessandro Isola delle Femmine (PA) 14/12/1965 Coniugato

Beni Immobili Terreni e Fabbricati: Prop. N. 1 immobile

Beni Mobili Registrati: Automobile Mercedes CLK anno 1999

Partecipazioni in Società: ////

Funz. Di Amministratore di Società ////

Dichiarazione del coniuge o figli conviventi: ////

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei Redditi: € 37.218,00

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei redditi del soggetto e del coniuge o figli conviventi:

////

Vice Presidente Del Consiglio Associazione “Servire il Paese”

Cognome e Nome: Dionisi Vincenzo Palermo 20/01/1967 Coniugato 4/12/1965

Beni Immobili Terreni e Fabbricati: ////

Beni Mobili Registrati: Automobile Citroen C/3 anno 2002

Partecipazioni in Società: ////

Funz. Di Amministratore di Società ////

Dichiarazione del coniuge o figli conviventi: ////

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei Redditi: € 16.887,00

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei redditi del soggetto e del coniuge o figli conviventi:

////

Consigliere ” Cognome e Nome: Battaglia Rosalia Isola delle Femmine (PA) 26/04/1975

Beni Immobili Terreni e Fabbricati: ////

Beni Mobili Registrati: Automobile Citroen C/3 anno 2002

Partecipazioni in Società: ////

Funz. Di Amministratore di Società ////

Dichiarazione del coniuge o figli conviventi: ////

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei Redditi: € 8.221,00

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei redditi del soggetto e del coniuge o figli conviventi:

////

Consigliere ” Cognome e Nome: Guttadauro Giovan Battista Palermo 21/03/1964 Coniugato

Beni Immobili Terreni e Fabbricati: ////

Beni Mobili Registrati: Vespa Piaggio 250

Partecipazioni in Società: ////

Funz. Di Amministratore di Società ////

Dichiarazione del coniuge o figli conviventi: ////

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei Redditi: € 35.973,54

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei redditi del soggetto e del coniuge o figli conviventi:

////

Consigliere ” Cognome e Nome: Riso Rosaria Isola delle Femmine (PA) 09/05/1967 Coniugata

Beni Immobili Terreni e Fabbricati: N.2 Immobili possesso al 100%; n.1 immobile e Terreno di pertinenza possesso al 100%; n.2 immobili possesso al 50%; n. 1 immobile e terreno possesso 1/3; n. 1 terreno possesso1/3.

n.b. Nella discussione sulla redazione ed adozione del PRG si era dichiarata incompatibile?

Beni Mobili Registrati: Automobile Jeep Patrol anno 2009; Automobile Fiat 500 anno 1994; Motociclo BMW anno 2009

Partecipazioni in Società: ////

Funz. Di Amministratore di Società ////

Dichiarazione del coniuge o figli conviventi: ////

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei Redditi: € 31.451,00

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei redditi del soggetto e del coniuge o figli conviventi:

?

Consigliere ” Cognome e Nome: Aiello Maria Francesca Palermo 02/11/1976 Nubile

Beni Immobili Terreni e Fabbricati: O

Beni Mobili Registrati: Automobile Fiat Panda

Partecipazioni in Società: ////

Funz. Di Amministratore di Società ////

Dichiarazione del coniuge o figli conviventi: ////

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei Redditi: € 0

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei redditi del soggetto e del coniuge o figli conviventi:

==

Consigliere ” Cognome e Nome: Cardinale Enrico Palermo 04/10/1976 Coniugato

Beni Immobili Terreni e Fabbricati: 0

Beni Mobili Registrati: 0

Partecipazioni in Società: 0

Funz. Di Amministratore di Società 0

Dichiarazione del coniuge o figli conviventi: 0

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei Redditi: € 8.452,00

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei redditi del soggetto e del coniuge o figli conviventi:

0

Consigliere ” Cognome e Nome: Peloso Alberto Marsala (TP) 20/12/1947 Vedovo

Beni Immobili Terreni e Fabbricati: Prop. N.2 immobili possesso al 50%;n. 1 Magazzino al 16,62 ;n. 1 Villetta possesso

al 50%; n. 1 Multiproprietà.

Beni Mobili Registrati: Suzuki Ignis

Partecipazioni in Società: 0

Funz. Di Amministratore di Società 0

Dichiarazione del coniuge o figli conviventi: 0

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei Redditi: € 23.825,00

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei redditi del soggetto e del coniuge o figli conviventi:

0

Consigliere ex Vice Presidente del Consiglio ” Cognome e Nome: Lucido Salvatore Isola delle Femmine (PA) 22/06/1964 Coniugato

Beni Immobili Terreni e Fabbricati: 0 nessun bene intestato

Beni Mobili Registrati: 0 nessun mezzo di proprietà

Partecipazioni in Società: 0 nessuna azienda o cooperativa di proprietà

Funz. Di Amministratore di Società: Leg. Rappr. Della Coperativa Pescatori Siculpesca

Dichiarazione del coniuge o figli conviventi: 0 nessuna dichiarazione congiunta

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei Redditi: € 36.620,00

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei redditi del soggetto e del coniuge o figli conviventi:

0 reddito unico

Consigliere” Cognome e Nome: Caltanissetta Giuseppe Palermo 2.3.84 Celibe

Beni Immobili Terreni e Fabbricati: =

Beni Mobili Registrati: =

Partecipazioni in Società: =

Funz. Di Amministratore di Società: =

Dichiarazione del coniuge o figli conviventi: =

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei Redditi: € 19.277,47

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei redditi del soggetto e del coniuge o figli conviventi:

=

Consigliere” Cognome e Nome: Crisci Francesco PA 12/06/1969 Coniugato

Beni Immobili Terreni e Fabbricati: Lotto di Terrenopossesso 25%

Beni Mobili Registrati: Automobile Lancia Y

Partecipazioni in Società: =

Funz. Di Amministratore di Società: =

Dichiarazione del coniuge o figli conviventi: =

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei Redditi: € 7.782,00

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei redditi del soggetto e del coniuge o figli conviventi:

=

Consigliere” Cognome e Nome: Mignano Rosario Isola delle Femmine (PA) 21/11/1954 Coniugato

Beni Immobili Terreni e Fabbricati: Prop. N.1immobili possesso 50%; n.1 Box

Beni Mobili Registrati: Automobile Opel Astra; Automobile Wolkswagen Polo; Motociclo Honda Sh 125

Partecipazioni in Società: =

Funz. Di Amministratore di Società: =

Dichiarazione del coniuge o figli conviventi: 00

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei Redditi: € 35.586,00

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei redditi del soggetto e del coniuge o figli conviventi:

00

Consigliere” Cognome e Nome: Billeci Orazio Isola delle Femmine (PA) 02/07/1954 Coniugato

Beni Immobili Terreni e Fabbricati: Prop. N.1immobili n.1 Garace possesso 1/6

Beni Mobili Registrati: Automobile Fiat Punto 1100 anno 1999

Partecipazioni in Società: =

Funz. Di Amministratore di Società: =

Dichiarazione del coniuge o figli conviventi: 00

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei Redditi: € 6.642,09

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei redditi del soggetto e del coniuge o figli conviventi:

00

Consigliere” Cognome e Nome: Nevoloso Benedetto Isola delle Femmine (PA) 17/10/1961 Coniugato

Beni Immobili Terreni e Fabbricati: Prop. N.1immobili possesso 50%; N.1 immobile possesso 25%; n.1 Magazzino possesso 25%; n1 Box seminterrato possesso 25%.

Beni Mobili Registrati: Automobile Fiat 16 anno 2008; n. 2 Imbarcazioni possesso 50%

Partecipazioni in Società: =

Funz. Di Amministratore di Società: =

Dichiarazione del coniuge o figli conviventi: 00

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei Redditi: € 3.264,00

Reddito Complessivo IRPEF risultante dalla dichiarazione dei redditi del soggetto e del coniuge o figli conviventi:

00

http://www.comune.isoladellefemmine.pa.it/index.php?id_sezione=293


segnala!

L'EVASORE DELLA TUA ZONA ANONIMAMENTE

è facile (anche da telefonino!)

Modulo x esposto.pdf


evasori.info: segnala e mappa l'evasione fiscale in italia

Isola delle Femmine l’isola dei ricchi e dei poveri?

Rinascita Isolana Pubblici I redditi degli amministratori
*Ministero Interni Bilancio Isola Previsione 2009





Mafia Isola delle Femmine?

Promemoria per il geologo “Assessore” dr. Marcello Cutino (ambientalista a cunvinienza )

DECRETO LEGISLATIVO 18 agosto 2000, n. 267 articolo 78 comma 2

2. Gli amministratori di cui all'articolo 77, comma 2, devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o AFFINI sino al QUARTO GRADO. L'obbligo di astensione non si applica ai provvedimenti normativi o di carattere generale, quali i piani urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell'amministratore o di parenti o affini fino al quarto grado.

Art. 78 Affinità

L'affinità è il vincolo tra un coniuge e i parenti dell'altro coniuge.

Nella linea e nel grado in cui taluno è parente d'uno dei due coniugi, egli è affine dell'altro coniuge.

L'affinità non cessa per la morte, anche senza prole, del coniuge da cui deriva, salvo che per alcuni effetti specialmente determinati (434). Cessa se il matrimonio è dichiarato nullo, salvi gli effetti di cui all'art. 87, n. 4.

Sono affini di primo grado il suocero, genero e nuora. Sorella e fratello della moglie sono affini di secondo grado. La zia o lo ZIO della MOGLIE sono affini di TERZO GRADO. Il cugino della moglie o del marito è affine di quarto grado ed è quindi escluso dai benefici lavorativi.

(e come dice il Signor Presidente del Consiglio non ne parliamo più)

*Relazione Commissione Parlamentare Antimafia 1985

*Relazione che la Commissione parlamentare Antimafia approva seduta 6 dicembre 2000

*Copacabana Di Trapani Isola delle Femmine .............

*GESTIONE beni confiscati legge 109 7 marzo 96 *PORTOBELLO CUTINO PALazzotto E IL GRUPPO Progetto destinano il bene confiscato

*Caserma dei Carabinieri Isola delle Femmine Opere Triennali

*Sequestro beni mafiosi a Isola delle FemmineMaxisequestro tra cui appartamento a Isola delle Femmine

*Ordinanza 67/R.O. 4.12.05 di Sospensione dei lavori

*ROS sequestrano 15 milioni di beni ai mafiosi tra Palermo Cinisi Carini Isola delle Femmine

*LA DEFICIENZA DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA?

 
Condividi post
Repost0
8 febbraio 2010 1 08 /02 /febbraio /2010 12:18
Le telecamere di Report sui cementifici






Le telecamere di «Report» sul cementificio




Un giornalista di Raitre ha raccolto una serie di interviste sul progetto di ampliamento dello stabilimento

In discussione l’attività dell’impianto della Valle dei progni e la vocazione vitivinicola del territorio


Il cementificio di Fumane

La questione del cementificio di Fumane sarà oggetto di un servizio durante la trasmissione di Raitre «Report», in onda a marzo, in data da destinarsi. Per tre giorni il giornalista Luca Chianca ha raccolto le interviste di cittadini, amministratori pubblici locali e provinciali, responsabili dei comitati (Salvalpolicella, Fumane Futura e Valpolicella 2000), per capire come stanno le cose.
«La nostra redazione», spiega Chianca, «ha ricevuto una segnalazione non meglio precisata. Nel servizio verrà focalizzata soprattutto l'anomalia tra un territorio vocato a viticoltura di pregio, paesaggisticamente di rilievo e l'esistenza di un cementificio che è anche un coinceneritore di scarti di lavorazione e rifiuti».
La Cementirossi, lo ricordiamo, ha chiesto di poter ammodernare lo stabilimento nella Valle dei Progni, installando un nuovo forno e una torre alta 103 metri, e di espandere gli scavi della marna sulla collina di Marezzane. Su questo la Regione non si è ancora pronunciata, mentre le valutazioni di impatto ambientale per l'ammodernamento dello stabilimento e l'uso di sostanze da mescolare all'impasto hanno ottenuto le autorizzazioni. «Proprio questo crea una situazione di anomalia in Valpolicella», afferma Lorenzo Albi, di Legambiente di Verona, «e cioè la contraddizione tra un progetto industriale così ampio in un'area agricola, importante a livello mondiale per la sua produzione di vini. Le due cose non sono compatibili. Eppure, anche se gli studi eseguiti dalla Commissione tecnica provinciale Via sottolineano l'impatto ambientale, le autorizzazioni sono state rilasciate lo stesso. Abbiamo presentato un mese fa un ricorso al Tar contro le autorizzazioni rilasciate in barba alle leggi esistenti, la 1497 del 1939 e la 42 del 2004, che impongono il rispetto paesaggistico della Valpolicella. La risposta dovrebbe arrivare tra sei mesi».
Qualcuno aveva ipotizzato la chiusura del cementificio dopo il 2025, data di scadenza della concessione, ma il grande investimento da parte dell'azienda piacentina sull'ammodernamento della struttura presuppone l'autorizzazione a poter scavare a Marezzane.
Per quanto riguarda l'occupazione (attualmente sono un centinaio i dipendenti della Cementirossi) qualcuno suggerisce che si potrebbero riconvertire questi posti di lavoro promuovendo il territorio. Ci sono poi la questione della produzione vitivinicola e il problema delle polveri di cemento, sollevato da produttori e cantine. Il conte Pieralvise Serego Alighieri nell'intervista ha sottolineato la necessità di una maggiore sensibilità su questi temi per la salvaguardia del territorio, scopo a cui tende la richiesta del Parco regionale della Valpolicella.
Il sindaco di Fumane, Domenico Bianchi, ha ribadito: «La nostra preoccupazione maggiore attualmente è la salute degli abitanti di tutta la Valpolicella, per questo sono stati intensificati i controlli delle emissioni; inoltre abbiamo chiesto un tecnico per avere informazioni precise sui rifiuti che entrano nello stabilimento. Il grosso problema da risolvere è quello della viabilità». E conclude: «Per noi c'è compatibilità tra industria e territorio, per questo sono stati dati i pareri favorevoli, però con una serie di condizioni».

Italcementi Economia e Ristrutturazione


*Consulenze Comuni, denunce alla Corte dei conti

*Le telecamere di Report sui cementifici

*Italcementi Monselice investimenti per abbattere le emissioni e dopo?


*Porto Empedocle La Italcementi Potenzia l'impianto

 

*Economia in Sicilia Operai in Piazza

*Il Direttore della Italcementi e la politica ambientale aziendale

*Italcementi assemblea azionisti
*Verbale assemblea azionisti italcementi aprile 2008
*Italcementi Analisi finanziaria e valutazione aziendale

*Italcementi Vibo Valentia Sentenza Petcoke scarica sentenza in pdf

*Italcementi Monselice investimenti per abbattere le emissioni e dopo?

*Italcementi Interrogazione Siragusa Giugno/08 e Risposta Ministro

*CEMENTERIE siciliane finanziamento costruzione stabilimento di Isola delle Femmine

*INTERROGAZIONI PARLAMENTARI ISOLA DELLE FEMMINE & MONSELICE

*Speciale Contributo alla società Cementerie Siciliane in Isola delle Femmine (1958)

*Italcementi e la sua capacità produttiva
*Cassa integrazione alla italcementi
*Italcementi carrara
*Italcementi carrara "che fine hanno fatto le promesse del sindaco
*Italcementi carrara chiude e licenzia
* INTERROGAZIONE Alessandra Siragusa su centraline rilevamento a Isola dele Femmine
* Muccilli:al fianco degli operai della Italcementi
*Italcementi borgo san dalmazzo
* Italcementi:Pedona Libera chiede consiglio comunale aperto
* Italcementi operai in sciopero
*14 sindaci impongono alla italcementi rispetto impegni presi
*Italcementi matera a rischio il parco della murgia
*Italcementi rifiuti cdr pneumatici inceneritore
*Il cemento settore in ristrutturazione

*Procedure per valutare l'impatto ambientale

*Interrogazione Petcoke 2007
*Petcoke e inceneritori

*'Il cementificio inquina' Tre denunciati a Isola
*Chiazza di petrolio nel mare di Isola
*Timori e tremori sotto le ciminiere viaggio a Isola, paese nella polvere
*Isola, il cielo si tinge di rosso Italcementi ora deve spiegare
*la diffida
*la manifestazione
*Nube tossica a Capaci nuovo giallo
*Pet coke al cementificio operai contro ecologisti

* Casa Giovani Costi Mutui e Risparmio Energetico

*Se Confermata la connivenza è un danno all’immagine della politica di isola delle Femmine
*Se non ti allinei all’autorità diventi fastidioso
*NuovaIsoladelleFemmine: Le affinità Elettive Dichiarazione del Gruppo Rinascita Isolana
*Onestà, Rispetto, Impegno e Politica La Stampa
*Le strade del Comune di Capaci
*Roero
*IL VESPRO
*Blog Sicilia
*Giornale di Sicilia
Condividi post
Repost0
8 febbraio 2010 1 08 /02 /febbraio /2010 12:15
Onestà, Rispetto, Impegno e Politica








Onestà, Rispetto, Impegno e Politica




Caro Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello, Buongiorno, da parte mia ben ritrovato, con la speranza di una reciproca condivisione.



Signor “Sindaco” prima di iniziare la nostra “passeggiata” tra i fatti e misfatti della vita politica-amministrativa del nostro paese, mi permetta di smentire le voci, che in maniera interessata, vogliono leggere nei tanti interventi sull’attuale dibattito politico: una offesa alla Sua persona invece che una critica (anche se apra) ai comportamenti che Lei e il Suo Gruppo mettete in atto.



Qui, non mi interessano certamente le menzogne e la disinformazione che rappresentano ottimamente la Sua/Vostra ben rodata prassi ricattatoria, di una mentalità abituata a cambiare e deformare fatti notizie ed avvenimenti, allo scopo di “raccattare” solidarietà e consensi alla vostra “politica”, da parte dei Cittadini di Isola delle Femmine.



Non cada dalle nuvole Signor “Sindaco”! Nella scorsa legislatura quante “promesse e offerte” sono state fatte direttamente o indirettamente al gruppo consiliare di “Insieme Isola”? Quante volte ha pubblicamente affermato: “…se non amministro è colpa di……….”. “ Io volevo ma loro…..”.



Si! Signor “Sindaco” Lei mi risponderà così fan tutte, pur di tenersi una fascia tricolore.



No! Signor “Sindaco”. Lei, responsabilmente, deve dire così faccio IO!



Non mi sembra del tutto corretto da parte Sua, giudicare ciò che fanno gli altri.



Mi verrebbe da chiederLe se le è chiara e il perché di tale risposta da parte mia..



Vi è in me come di tanti Cittadini onesti e sani di questo paese il convincimento che:



“Non c’è ricchezza al mondo che possa comprare l’onestà”



Le consiglio Signor “Sindaco” di prestare un attimo di più attenzione a come i cittadini di Isola interpretano le Sue/Vostre dicerie e manovre. Si dice che la pazienza o meglio il limite di sopportazione, dei cittadini non sempre è determinato dal tempo: ma dalla qualità della vita, dal soddisfacimento dei bisogni primari, dal grado di coinvolgimento e della partecipazione popolare, dalle opportunità di crescita che si creano.



Mi permetta di dire a Lei Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello, e al Suo Gruppo politico che la sostiene, di aver intrapreso una strada completamente sbagliata fatta di affari Vostri e del Tira a campà per i Cittadini



Le sarà certamente chiaro Signor “Sindaco” Gaspare Portobello ciò che i Cittadini leggono in questi Vostri comportamenti e nelle considerazioni che Voi avete di loro: “Siamo considerati dei cogli…”, a voler essere più buoni i Cittadini leggono nei Vostri comportamenti:



siamo pescatori e non possiamo capire …”.



Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello, spero stia prendendo coscienza che Isola delle Femmine sta vivendo una delle stagioni più drammatiche dal punto di vista della legalità, dei rapporti sociali, della trasparenza, della mancanza di confronto delle diverse posizioni politiche. Nessun segnale positivo arriva dall’economia del nostro paese, la tendenza ad un’ulteriore peggioramento è scritto nel Vostro immobilismo, nella Vostra incapacità ad interpretare i cambiamenti con la conseguenza di un’incapacità progettuale. (vedi Italcementi, vedi Sicar, vedi tutta una serie di piccole realtà industriali che hanno abbandonato il nostro territorio, vedi la facilità con cui si aprono delle attività commerciali che è quantomeno pari al loro numero di chiusure…….). Mi chiedo Signor Professore Gaspare Portobello se Lei nella sua qualità di “Sindaco” o “Assessore” ha mai prodotto un documento di analisi economica che fotografasse la realtà economica di Isola delle Femmine e le sue prospettive? Conosco la risposta! Lei era impegnato nelle cariche che ricopriva. E’ vero Lei non ha mai fatto un giorno da Consigliere Comunale che vuol dire il semplice gettone di presenza.



Signor “Sindaco” a Isola delle Femmine manca la libertà di stampa, la libertà di esprimere le proprie opinioni e quando non si riesce con le minacce e le intimidazioni si ricorre al giudice: DIFFIDATE IL NOTIZIARIO a riportare l’informazione!



E’ di questi giorni la notizia dell’invio di parecchie raccomandate di intimidazioni nei confronti di cittadini che hanno la semplice colpa di esprimere liberamente il proprio pensiero, schierandosi senza tentennamenti e reticenze dalla parte della legalità, contro il malaffare e la corruzione.



Ricordo solo qualche mese addietro l’invito a partecipare alla manifestazione nazionale per la libertà di stampa da parte di quelle stesse persone, movimenti sindacati (ad personam) che oggi attraverso minacce denigrazioni denunce querele diffide chiedono alla giustizia di mettere la museruola al dissenso. Chista è a zita! Statti mutu



Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello! Si rende conto che ormai la situazione politica-amministrativa nel nostro paese è degenerata che sta creando un clima di divisione sfiducia e rabbia nei Cittadini le cui conseguenze potrebbero essere imprevedibili.



Un appello lancio a Lei Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello abbandoni questi Suoi atteggiamenti da “podestà” del ventennio infausto, Lei Signor “Sindaco” si renda interprete della richiesta che Le arriva da parte della maggioranza di Suoi Concittadini: Confronto, Partecipazione, Pari opportunità, Sviluppo economico, Trasparenza, Legalità e una grande e coraggiosa azione di “bonifica”, di tutti i “virus” che stanno infettando la macchina amministrativa.



Signor “Sindaco” Professore Gaspare Portobello, nel confermare il mio/nostro impegno e partecipazione, le auguro Buon Lavoro e appuntamento alla prossima passeggiata sulla strada della Legalità, dell’Amicizia e dell’Amore per il prossimo.



 



Con Stima e simpatia anche se non ricambiata il nano malefico





per gli AMICI Pino Ciampolillo




Torino febbraio 2010


http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com



 



 



 



 



 



 





Promemoria libertario per il Signor "Sindaco" Professore Gaspare Portobello è giunto per Lui il momento di prendere atto che:


Chi fa politica può essere liberamente criticato in caso di abitudine alla trasgressione. Lo stabilisce la Corte di Cassazione che ritiene lecito denunciare taluni 'eccessi' di chi detiene il potere. In sostanza, secondo gli Ermellini, c'è libertà di critica e di esprimere il proprio pensiero per smascherare le trasgressioni dei politici. "La critica - spiega la Corte (sentenza 41767/2009) - non perde il suo carattere di esercizio del diritto di manifestare liberamente il pensiero nei confronti del potere politico, se diretta contro trasgressioni, contingenti o abitudinarie, da parte di detentori di tale potere, qualunque sia il campo della trasgressione''. Con questa motivazione la quinta sezione penale della Corte ha annullato, ''perche' il fatto non costituisce reato'', una condanna per diffamazione inflitta a un consigliere comunale che in precedenza i giudici di merito avevano condannato perchè aveva distribuito un volantino in cui accusava un assessore e un vicesindaco di fatti penalmente rilevanti. Nel volantino si affermava in particolare che l'assessore al bilancio avrebbe favorito la cognata, affidandole l'incarico di responsabile del servizio finanziario . Denunciando poi ''l'assalto alla diligenza continua'', il consigliere comunale aveva di fatto accusato di abuso d'ufficio il vicesindaco. Dopo la duplice condanna in primo e secondo grado la Suprema Corte ha ora ribaltato il verdetto sancendo il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero e sottolineando che se la politica "valica limiti fissati dalle regole, la critica non puo' non riferire e stigmatizzare il singolo fenomeno di anomalia, piccola o grande che sia la sua dimensione''.


Promemoria per il geologo Signor "Assessore" Marcello dr. Cutino e tutti quei Signori Clan Famigghie (interessati) a fare gli struzzi. IO come tanti Cittadini onesti, che abbiamo il massimo rispetto delle nostre persone, una dignità da difendere, abbiamo fatto una scelta:

Non metteremo mai la testa sotto la sabbia!


Ai fini della valutazione della legittimità del provvedimento prefettizio di scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, è irrilevante il fatto che gli elementi acquisiti dimostrino la sussistenza soltanto di un collegamento tra associazioni mafiose e organi di gestione, quando risulti comunque che gli organi elettivi siano gravemente venuti meno ai propri doveri di vigilanza e controllo sull’apparato gestionale – amministrativo dell’ente locale (T.A.R. Campania Napoli, sez. I, ibidem).

inoltre:


Art. 416-ter, codice penale – Scambio elettorale politico – mafioso
La pena stabilita dal primo comma dell’articolo 416-bis si applica anche a chi ottiene la promessa di voti prevista dal terzo comma del medesimo articolo 416-bis in cambio della erogazione di denaro.

Comunque buona regola consiglierebbe:


C’è un sistema infallibile per non essere accusati di mafia: non incontrare mafiosi, non andare a cena con loro né ai loro matrimoni e soprattutto non stipulare con loro “patti elettorali ferrei”. E’ dura, ma ce la si può fare.
(ogni riferimento NON è puramente casuale)


ULTIMISSIME

*Le telecamere di Report sui cementifici
* Portobello/Cutino/Dionisi/Impartato/PALazzotto/Aiello…. Le affinità elettive
*Licenze Edilizie in cambio di 30.000 euri ARRESTATI 2 ASSESSORI
*ABUSIVISMO EDILIZIO ordinanze: "Assessore" Aiello Paolo, Candidato Rappa Rosario, Puccio Giuseppe............
*Interrogazione Persecuzione Politica contro Consigliere Orazio Billeci
*Interrogazione Episodi tensione in Comune Razzanelli
*Denuncia Omissione Atto Ufficio Segretario Comunale di Rinascita Isolana











*Palermo sequestrati alla mafia beni per oltre 2 milioni di euro
*
L’eredità di Ciancimino (di Michele Costa, figlio del procuratore Gaetano)
*
Massimo Ciancimino risponde all’avvocato Michele Costa
*
Massimo Ciancimino a BlogSicilia: "Non si può scegliere dove nascere ma come vivere sì":
*
Processo Mori, Massimo Ciancimino deporrà a gennaio
*
Palermo, carabinieri sequestrano beni per 15 milioni di euro
*
Ordinanza 67/R.O. 4.12.05 di Sospensione dei lavori
*
Che furbetto quel Brunetta
*
La cassazione dà una mano alla libertà di stampa
*Iran
L'Onda verde che non si arresta
*
Il 4 Novembre della Malasanità
*
STEFANO E LA FINE DELLA PIETÀ
*
“Il detenuto non si massacra davanti a tutti” (Audio dal carcere) ASCOLTA L'AUDIO
*
Epidemia misteriosa in Ucraina già 30 morti e in Italia? Tutto tace
*
COMMISSIONE edilizia potere politico e potere amministrativo
*
Turismo: pronte le direttive per alberghi e nautica da diporto
*
Il Tar del Lazio sconfessa la Prestigiacomo"Quelle nuove nomine sono illegittime"
*
Morta Alda Merini
*
Centri Commerciali Naturali decreto Proroga al 30.11.09
*
Centri Commerciali Naturali rinvio a novembre
*
Rifiuti Smaltimento "processo pirolisi"
*
D'Alema ringrazia Palazzo Chigi per il sostegno in Europa
*
L'Omicidio Di Napoli e L'indifferenza di.............
*
«Il video con Marrazzo dura 13 minuti Ci sono volti e voci che non vanno visti»
*
Mills, il paese di Alice senza meraviglia
*
Mills: in appello condanna confermata
*
Mills,corte d'Appello conferma condanna, "corrotto da Berlusconi"
*
Lodo Mondadori/ Fininvest: sospesa esecutività sentenza
*
DECRETO Assessoriale Isola delle Femmine Euro 7.945,42

*PESCA bando di gara decreto assessoriale

*Wind Shear: come è andata a finire? Report

*
Amantea, migliaia in piazza"Via i veleni dalla Calabria"
*
Calabria al veleno - Un’area radioattiva
*
AMANTEA grande manifestazione per la vita (le foto)
*
Sesso e politica, cinque domande sul caso Marrazzo. Un enigma da sciogliere, il ricatto senza mercede
*
"Sono mie debolezze private". Marrazzo cede e si autosospende. Pd soddisfatto
*Metti che… voglio fare l’estortore, occhio alla professionalità

*
Palermo come Kabul: è ufficiale. Alle comunali qualcuno ha imbrogliato …
*Wind Shear Ricorso al TAR del Comune di Isola delle Femmine

*Alghe Gestione Rifiuti Bilancio

* Bilancio Scioglimento Catenanuova

*
Brogli alle Comunali, quattro condanne
*
PALERMO, DURE CONDANNE: 4 ANNI E MEZZO PER I BROGLI ALLE AMMINISTRATIVE DEL 2007
*CASSAZIONE PENALE, SENTENZA N.28553/2009. Il mobbing del Direttore Generale giustifica anche le misure cauatelari.

*Relazione Commissione Parlamentare Antimafia 1985


*Interrogazione Petcoke 2007
*
Petcoke e inceneritori

*Ispezione Antimafia al Comune di Carini
*
Operazione EOS
*
Pino Ciampolillo su Inchiesta su Sanità e Malattie oncologiche a Trapani : “Sindaco” Portobello La bugia è una ......
*
Quotidiano di Sicilia

*Casa Giovani Costi Mutui e Risparmio Energetico
*
Isola delle Femmine l’isola dei ricchi e dei poveri?
*
Relazione Commissione Parlamentare Antimafia 1985

Condividi post
Repost0
8 febbraio 2010 1 08 /02 /febbraio /2010 12:11
Decreto Legge 2/2010 Enti Locali Contenimento Spesa Pubblica
 

 

Contenimento della spesa di regioni ed enti locali Decreto Legge 25.01.2010 n° 2 , G.U. 26.01.2010

 


Contenimento della spesa nelle Regioni e negli Enti locali prima dello svolgimento delle elezioni regionali ed amministrative.


E' questo il principale l'obiettivo del decreto-legge 25 gennaio 2010, n. 2, rubricato "Interventi urgenti concernenti enti locali e regioni”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 20 del 26 gennaio 2010.


Tra le altre novità segnaliamo:



  • la riduzione dei consiglieri comunali;
  • la ridefinizione, a decorrere dal primo rinnovo del consiglio regionale successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto, dell'indennità di funzione, dell'indennità di carica, della diaria, del rimborso spese e di qualsiasi titolo che viene percepito dai consiglieri regionali. Tali somme non devono eccedere complessivamente, in alcun caso, l'indennità spettante ai membri del Parlamento;
  • l’emanazione di un decreto da parte del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, che provvede per l'anno 2010 alla riduzione, in proporzione alla popolazione residente, del contributo ordinario spettante ai singoli enti.




DECRETO-LEGGE 25 gennaio 2010, n. 2



Interventi urgenti concernenti enti locali e regioni. (10G0015)



(GU n. 20 del 26-1-2010)



IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA



Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione; Ritenuta la straordinaria necessita' ed urgenza di assicurare l'assetto organizzativo ottimale delle amministrazioni interessate e il contenimento delle spese, in tempo utile prima dell'avvio delle operazioni connesse allo svolgimento delle elezioni regionali e locali che avranno luogo nel 2010, nonche' di precisare tempestivamente ed in modo univoco la decorrenza dell'efficacia di alcune disposizioni vigenti relative alla riduzione di organi e apparati amministrativi degli enti locali;



Ritenuta altresi' la straordinaria necessita' ed urgenza di emanare disposizioni volte ad assicurare la funzionalita' degli enti locali, con particolare riferimento alla definizione dei trasferimenti erariali agli stessi enti locali ed alle procedure di approvazione dei bilanci di previsione;



Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 13 gennaio 2010;

Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Ministro per la semplificazione normativa, del Ministro per le riforme per il federalismo, del Ministro dell'interno, del Ministro dell'economia e delle finanze e del Ministro per i rapporti con le regioni;



Emana

il seguente decreto-legge:

Art. 1

Interventi urgenti sul contenimento delle spese negli enti locali



1. All'articolo 2, comma 183, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, il secondo periodo e' sostituito dal seguente: «Il Ministro dell'interno, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, provvede per l'anno 2010 alla corrispondente riduzione, in proporzione alla popolazione residente, del contributo ordinario spettante ai singoli enti. Per ciascuno degli anni 2011 e 2012 il Ministro dell'interno, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, provvede alla corrispondente riduzione, in proporzione alla popolazione residente, del contributo ordinario spettante ai singoli enti per i quali nel corso dell'anno ha luogo il rinnovo dei rispettivi consigli.»; conseguentemente al comma 184, primo periodo, del medesimo articolo 2 dopo le parole: «consiglieri comunali» sono inserite le seguenti: «e dei consiglieri provinciali».



2. Le disposizioni di cui ai commi 184, 185 e 186 dell'articolo 2 della legge 23 dicembre 2009, n. 191, e successive modificazioni, si applicano a decorrere dal 2011 ai singoli enti per i quali ha luogo il rinnovo del rispettivo consiglio, con efficacia dalla data del medesimo rinnovo.



Art. 2

Circoscrizioni dei collegi spettanti alle province



1. Entro il 30 novembre 2010 e' ridefinita la tabella delle circoscrizioni dei collegi ai sensi dell'articolo 9 della legge 8 marzo 1951, n. 122, e successive modificazioni, ai fini del rinnovo dei consigli provinciali che ha luogo a decorrere dal 2011. La riduzione del numero dei consiglieri provinciali di cui al comma 184 dell'articolo 2 della legge 23 dicembre 2009, n. 191, come modificato dall'articolo 1, comma 1, e' efficace anche in caso di mancata ridefinizione della tabella.



Art. 3

Interventi urgenti sul contenimento delle spese nelle regioni



1. Ai fini del coordinamento della finanza pubblica e per il contenimento della spesa pubblica ciascuna regione, a decorrere dal primo rinnovo del consiglio regionale successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto, definisce l'importo degli emolumenti e delle utilita', comunque denominati, ivi compresi l'indennita' di funzione, l'indennita' di carica, la diaria, il rimborso spese, a qualunque titolo percepiti dai consiglieri regionali in virtu' del loro mandato, in modo tale che non eccedano complessivamente, in alcun caso, l'indennita' spettante ai membri del Parlamento.



Art. 4

Disposizioni per la funzionalita' degli enti locali



1. Ai fini dell'approvazione del bilancio di previsione degli enti locali e della verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio sono confermate, per l'anno 2010, le disposizioni di cui all'articolo 1, comma 1-bis, del decreto-legge 30 dicembre 2004, n. 314, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° marzo 2005, n. 26.

2. Per l'anno 2010 i trasferimenti erariali in favore di ogni singolo ente sono determinati in base alle disposizioni recate dall'articolo 2-quater, comma 2, del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2008, n. 189, ed alle modifiche delle dotazioni dei fondi successivamente intervenute.



3. Sono prorogate per l'anno 2010 le disposizioni in materia di compartecipazione provinciale al gettito dell'imposta sul reddito delle persone fisiche di cui all'articolo 31, comma 8, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, confermate per l'anno 2009 dall'articolo 2-quater, comma 3, del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2008, n. 189.

4. All'articolo 2 della legge 23 dicembre 2009, n. 191, dopo il comma 23 e' inserito il seguente: «23-bis. Per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, a valere sul fondo ordinario di cui all'articolo 34, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, il Ministero dell'interno attribuisce, in favore di province e comuni, fino all'importo di 30 milioni di euro annui, contributi per incentivare l'utilizzo dell'avanzo di amministrazione per l'estinzione anticipata di mutui e prestiti obbligazionari. I contributi sono corrisposti, ai comuni e alle province che ne fanno richiesta, per fare fronte agli indennizzi correlati strettamente alle estinzioni anticipate effettuate negli anni 2010, 2011, 2012 e sulla base di una certificazione le cui modalita' sono stabilite con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. I contributi sono attribuiti fino alla concorrenza del complessivo importo di 90 milioni di euro per il triennio 2010-2012.».

5. Il decreto del Ministro dell'interno di cui all'articolo 23-bis della legge 23 dicembre 2009, n. 191, come inserito dal comma 4, e' adottato entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto.



6. All'articolo 2, comma 194, primo periodo, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, le parole: «in favore del comune di Roma» sono soppresse.



7. All'articolo 2, comma 195, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, sono apportate le seguenti modificazioni: a) le parole: «comune di Roma, anche attraverso quote dei fondi di cui al comma 189» sono sostituite dalle seguenti: «comune di Roma e al Commissario straordinario del Governo di cui all'articolo 78 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e successive modificazioni, attraverso quote dei fondi di cui al comma 189 ovvero attraverso i proventi realizzati con i trasferimenti dei predetti beni nei suddetti limiti»; b) sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «di cui un sesto al comune di Roma e cinque sesti al Commissario straordinario del Governo».



8. All'articolo 2, comma 196, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al primo periodo le parole: «comune di Roma» sono sostituite dalle seguenti: «Commissario straordinario del Governo»; b) al primo periodo le parole: «concorrenza dell'importo» sono sostituite dalle seguenti: «concorrenza dei cinque sesti dell'importo» e le parole: «, quanto a 500 milioni di euro,» sono soppresse; c) al secondo periodo, dopo le parole: «Ministero dell'economia e delle finanze e il» le parole: «comune di Roma» sono sostituite dalle seguenti: «Commissario straordinario del Governo»; d) al secondo periodo le parole da: «subordinatamente» a: «comma 190» sono sostituite dalle seguenti: «subordinatamente al conferimento o al trasferimento degli immobili di cui al comma 190»; e) al secondo periodo, dopo le parole: «il 31 dicembre 2010» sono aggiunte le seguenti: «, anche tramite il ricavato della vendita delle quote dei fondi immobiliari di cui al comma 190 spettanti al Commissario straordinario del Governo».



9. Ai fini dell'adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di cui all'articolo 2, comma 41, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, come modificato dall'articolo 27, comma 14, della legge 23 luglio 2009, n. 99, sono approvati gli interventi per lo sviluppo delle isole minori e le relative quantificazioni finanziarie indicati nel Documento unico di programmazione isole minori (DUPIM) e relativa tabella di riparto delle risorse, approvato in data 17 dicembre 2008 dal Comitato direttivo dell'Associazione nazionale comuni isole minori (ANCIM) e trasmesso in data 23 dicembre 2008 al Ministro per i rapporti con le regioni, ai sensi della previgente disciplina, con riferimento all'anno 2008 e nei limiti della relativa dotazione finanziaria prevista dal Fondo di sviluppo delle isole minori.



Art. 5



Entrata in vigore


1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sara' presentato alle Camere per la conversione in legge. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Dato a Roma, addi' 25 gennaio 2010

NAPOLITANO




TRASPARENZA AMMINISTRATIVA COMUNI
Decreto Legislativo 165/01 art 53 comma 14

Isola delle Femmine?
*Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione)
*Consulenze Comuni, denunce alla Corte dei conti

*Elenco degli incarichi 2008, per regione, aggiornati al 12 gennaio 2010
*L'elenco completo dei Comuni inadempienti
*Elenco delle amministrazioni che non hanno comunicato i dati sulle consulenze 2008
*Elenco Comuni inadempienti al 7/09 relativo anno 2008
*Elenco degli incarichi 2008, per regione, aggiornati al 2 luglio 2009
*Elenco degli incarichi 2008 per comparto, aggiornati al 2 luglio 2009
*Comunicazioni delle Pubbliche Amministrazioni - Anno 2008
*Consulenti e collaboratori - Dossier Anno 2007
*Consulenti e collaboratori - Dossier Anno 2006
*Decreto Legge 2/2010 Enti Locali Contenimento Spesa Pubblica


ULTIMISSIME

*Rifiuti Regione Comuni Raccolta differenziata Circ 16/09
* Portobello/Cutino/Dionisi/Impartato/PALazzotto/Aiello…. Le affinità elettive
*Rifiuti Regione Comuni Raccolta differenziata Circ 16/09
*ABUSIVISMO EDILIZIO ordinanze: "Assessore" Aiello Paolo, Candidato Rappa Rosario, Puccio Giuseppe............
*Interrogazione Persecuzione Politica contro Consigliere Orazio Billeci
*Interrogazione Episodi tensione in Comune Razzanelli
*Denuncia Omissione Atto Ufficio Segretario Comunale di Rinascita Isolana
*Onestà, rispetto, impegno e politica























*Palermo sequestrati alla mafia beni per oltre 2 milioni di euro
*
L’eredità di Ciancimino (di Michele Costa, figlio del procuratore Gaetano)
*
Massimo Ciancimino risponde all’avvocato Michele Costa
*
Massimo Ciancimino a BlogSicilia: "Non si può scegliere dove nascere ma come vivere sì":
*
Processo Mori, Massimo Ciancimino deporrà a gennaio
*
Palermo, carabinieri sequestrano beni per 15 milioni di euro
*
Ordinanza 67/R.O. 4.12.05 di Sospensione dei lavori
*
Che furbetto quel Brunetta
*
La cassazione dà una mano alla libertà di stampa
*Iran
L'Onda verde che non si arresta
*
Il 4 Novembre della Malasanità
*
STEFANO E LA FINE DELLA PIETÀ
*
“Il detenuto non si massacra davanti a tutti” (Audio dal carcere) ASCOLTA L'AUDIO
*
Epidemia misteriosa in Ucraina già 30 morti e in Italia? Tutto tace
*
COMMISSIONE edilizia potere politico e potere amministrativo
*
Turismo: pronte le direttive per alberghi e nautica da diporto
*
Il Tar del Lazio sconfessa la Prestigiacomo"Quelle nuove nomine sono illegittime"
*
Morta Alda Merini
*
Centri Commerciali Naturali decreto Proroga al 30.11.09
*
Centri Commerciali Naturali rinvio a novembre
*
Rifiuti Smaltimento "processo pirolisi"
*
D'Alema ringrazia Palazzo Chigi per il sostegno in Europa
*
L'Omicidio Di Napoli e L'indifferenza di.............
*
«Il video con Marrazzo dura 13 minuti Ci sono volti e voci che non vanno visti»
*
Mills, il paese di Alice senza meraviglia
*
Mills: in appello condanna confermata
*
Mills,corte d'Appello conferma condanna, "corrotto da Berlusconi"
*
Lodo Mondadori/ Fininvest: sospesa esecutività sentenza
*
DECRETO Assessoriale Isola delle Femmine Euro 7.945,42

*PESCA bando di gara decreto assessoriale

*Wind Shear: come è andata a finire? Report

*
Amantea, migliaia in piazza"Via i veleni dalla Calabria"
*
Calabria al veleno - Un’area radioattiva
*
AMANTEA grande manifestazione per la vita (le foto)
*
Sesso e politica, cinque domande sul caso Marrazzo. Un enigma da sciogliere, il ricatto senza mercede
*
"Sono mie debolezze private". Marrazzo cede e si autosospende. Pd soddisfatto
*Metti che… voglio fare l’estortore, occhio alla professionalità

*
Palermo come Kabul: è ufficiale. Alle comunali qualcuno ha imbrogliato …
*Wind Shear Ricorso al TAR del Comune di Isola delle Femmine

*Alghe Gestione Rifiuti Bilancio

* Bilancio Scioglimento Catenanuova

*
Brogli alle Comunali, quattro condanne
*
PALERMO, DURE CONDANNE: 4 ANNI E MEZZO PER I BROGLI ALLE AMMINISTRATIVE DEL 2007
*CASSAZIONE PENALE, SENTENZA N.28553/2009. Il mobbing del Direttore Generale giustifica anche le misure cauatelari.

*Relazione Commissione Parlamentare Antimafia 1985




*Interrogazione Petcoke 2007
*
Petcoke e inceneritori


*Ispezione Antimafia al Comune di Carini
*
Operazione EOS
*
Pino Ciampolillo su Inchiesta su Sanità e Malattie oncologiche a Trapani : “Sindaco” Portobello La bugia è una ......
*
Quotidiano di Sicilia


*Casa Giovani Costi Mutui e Risparmio Energetico
*
Isola delle Femmine l’isola dei ricchi e dei poveri?
*
Relazione Commissione Parlamentare Antimafia 1985




*Onestà, rispetto, impegno e politica

*Onestà, Rispetto, Impegno e Politica
*Nasce il movimento ARTICOLO ZERO a Terrasini
*Le strade del Comune di Capaci
*IL GIUSTIZIERE DI ISOLA DELLE FEMMINE
*Circolo Luce del Sud
*Il grande business dell'acqua
*Lombardo a Roma
*Inchiesta sull´urbanistica, altri tre indagati
*Primo Piano RAI
*Piano Case Sicilia approvato in Commissione
*Sentenza VOTI SEGNATI PALazzotto
*Solidarietà al Cittadino Giuseppe Ciampolillo
*La bugia è una mezza verità
*Bagarre al Consiglio Comunale Isola delle Femmine
*Un Ente locale chiaccherato
*“Sindaco” Portobello La bugia è una mezza verità
*UNA BIOGRAFIA “NON AUTORIZZATA” RACCONTA MISTERI E SEGRETI DI ...
*La Bugia è una mezza verità (giro di vite)
*Solidarietà a Ciampolillo (giro di vite)
*Pino Ciampolillo: Gad Lerner
*Mannino Angelo Bologna Stefano
*Ispezione Antimafia al Comune di Carini
*Operazione EOS
*Licenza Edilizia Riso Rosaria 26 Novembre 09 Dionisi Vincenzo
*Licenze Edilizie Crivello Crivello Costanzo Sorelle Pomiero Progettista geom Impastato Giovanni Amministratore
*Pino Ciampolillo su Inchiesta su Sanità e Malattie oncologiche a Trapani : “Sindaco” Portobello La bugia è una ......
*Quotidiano di Sicilia
*Isola delle Femmine: "Sindaco Portobello, la bugia è una mezza ... Il Vespro
*LiberaMente
*Isola Pulita scrive a Napolitano
*Isola delle Femmine l’isola dei ricchi e dei poveri?
*Non poteva non sapere
*Nicola Caputo
*Paese Notizie
*Il mistero buffo - Situazione patrimoniale Consiglieri Comunali ...
*L'encomiabile attività di contrasto alla mafia
*"Non c'è più rispetto per il consiglio comunale"
*Marigliano, Pd: gli interessi personali dissolvono la maggioranza
*La sinistra in mano alla ndragheta
*Informazione Qualità Sfruttamento
*FURNARI sette consiglieri si dimettono
*Caro Signor Presidente del Consiglio Ragioniere Giucastro Signori Consiglieri e Signor Sindaco
*Il mistero buffo - Situazione patrimoniale Consiglieri Comunali ...
*ROSARNO la-rivolta-degli-operai-africani-di-calabria-8-gennaio
*Adolfo Parmalina, una persone perbene.
*Isola delle femmine ponzio pilato al muro del pianto
*Isola delle femmine consulenze elezioni ed eletti
*IO NON voto
*Di nome faccio PONZIO
*Caro “Amico” Ti scrivo così mi rilasso un po’
*Caro Sindaco Ti scrivo
*Signor “Sindaco” può dirmi………
*Isola Pulita
*Rinascita Isolana Pubblici I redditi degli amministratori
*48 'o muorto ca parla ... nel cimitero di Isola delle Femmine
*Obbligo per i Comuni Albo Pretorio telematico da Luglio 2010
* Il Sindaco Portobello mena per il naso i Cittadini di Isola delle Femmine
* Ansa dal Mondo
*Ansa Sicilia
*Relazione Commissione Parlamentare Antimafia 1985
* Comuni Sciolti per mafia aggiornato
*Isola delle Femmine: "Sindaco Portobello, la bugia è una mezza ... Il Vespro
*FURNARI sette consiglieri si dimettono
*Isola delle Femmine l’isola dei ricchi e dei poveri?
*Caro Signor Presidente del Consiglio Ragioniere Giucastro *Signori Consiglieri e Signor Sindaco
*Caro “Amico” Ti scrivo così mi rilasso un po’
*Caro Sindaco Ti scrivo
*Signor “Sindaco” può dirmi………
*Isola Pulita
*Rinascita Isolana Pubblici I redditi degli amministratori
*48 'o muorto ca parla ... nel cimitero di Isola delle Femmine
*Bando relativo a porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca
*Obbligo per i Comuni Albo Pretorio telematico da Luglio 2010
*Pino Ciampolillo













 



C’è un sistema infallibile per non essere accusati di mafia: non incontrare mafiosi, non andare a cena con loro né ai loro matrimoni e soprattutto non stipulare con loro “patti elettorali ferrei”. E’ dura, ma ce la si può fare.

Art. 416-ter, codice penale – Scambio elettorale politico – mafioso La pena stabilita dal primo comma dell’articolo 416-bis si applica anche a chi ottiene la promessa di voti prevista dal terzo comma del medesimo articolo 416-bis in cambio della erogazione di denaro.

 

 

Condividi post
Repost0
8 febbraio 2010 1 08 /02 /febbraio /2010 11:58
Comuni Trasparenza amministrativa anagrafe consulenze comunicazioni

 

Consulenze, denunce alla Corte dei conti


Dopo gli ammonimenti, le black liste on line, adesso il ministro Brunetta manda gli atti alla Corte dei conti. E nel mirino finisce la stragrande maggioranza dei Comuni Provincia che non hanno comunicato al ministero della Funzione pubblica nomi e compensi di consulenze e collaboratori esterni. Come previsto dal comma 14 dell'art. 53 Dlgs. 165/01, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha trasmesso alla Corte dei conti “l'elenco delle amministrazioni che hanno omesso di effettuare la comunicazione, avente ad oggetto l'elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti cui sono stati affidati incarichi di consulenza”, relativamente all'anno 2008, affinché possa verificare la posizione di ciascuna. La legge (art. 53, comma 15 del decreto legislativo 165/2001) prevede che le amministrazioni che hanno omesso gli adempimenti di comunicazione, non possono conferire nuovi incarichi fino a quando non adempiono.In pratica, i Comuni inadempienti non solo non possono più conferire incarichi, ma saranno sottoposti ad un procedimento amministrativo e contabile che rischia di mettere le mani direttamente nelle tasche degli amministratori.

Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione

Elenco degli incarichi 2008, per regione, aggiornati al 12 gennaio 2010

L'elenco completo dei Comuni inadempienti

Elenco delle amministrazioni che non hanno comunicato i dati sulle consulenze 2008
Elenco degli incarichi 2008, per regione, aggiornati al 2 luglio 2009
Elenco degli incarichi 2008 per comparto, aggiornati al 2 luglio 2009
Comunicazioni delle Pubbliche Amministrazioni - Anno 2008
Consulenti e collaboratori - Dossier Anno 2007
Consulenti e collaboratori - Dossier Anno 2006
Elenco Comuni inadempienti al 7/09 relativo anno 2008

 


L'Anagrafe delle prestazioni (istituita dall'art. 24 della legge n. 412/1991) raccoglie le comunicazioni relative agli incarichi che le pubbliche amministrazioni affidano ai pubblici dipendenti e a collaboratori esterni ai sensi dell'art.53 del D.Lgs. 165/2001.


:: Date da ricordare.


Entro il 30 aprile, i soggetti pubblici o privati, che erogano compensi a dipendenti pubblici per incarichi, sono tenuti a comunicare all’amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi i compensi erogati nell’anno precedente.

Entro il 30 giugno, le amministrazioni pubbliche che conferiscono o autorizzano incarichi retribuiti ai propri dipendenti sono tenute a comunicare, in via telematica, al Dipartimento della funzione pubblica l’elenco degli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti stessi nell’anno precedente.

Entro la stessa data le amministrazioni devono comunicare al Dipartimento della Funzione Pubblica l’elenco degli incarichi conferiti a soggetti esterni alla P.A. nel semestre luglio – dicembre dell’anno precedente.

Entro il 31 dicembre, le amministrazioni devono comunicare al Dipartimento della Funzione Pubblica l’elenco degli incarichi conferiti a soggetti esterni alla Pubblica Amministrazione nel semestre gennaio – giugno dell’anno in corso.


 


LEGGI


D.Lgs. 30-3-2001, n. 165, articolo 53
L. 23-12-1996, n. 662, articoli 1, commi 123-131


 


 


CIRCOLARI


Direttiva CoCoCo n.5 18 dicembre 2006
Circolare n. 198/01 31 maggio 2001
Circolare n. 10/98 16 dicembre 1998
Circolare n. 5/1998 29 maggio 1998


 


Torna a inizio paginaDecreto legislativo 30 Marzo 2001, n. 165


 


Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche. Pubblicato nella Gazz. Uff. 9 maggio 2001, n. 106, S.O.


 


Articolo 53


Incompatibilit�, cumulo di impieghi e incarichi.


(Art. 58 del D.Lgs n. 29 del 1993, come modificato prima dall'art. 2 del decreto-legge n. 358 del 1993, convertito dalla legge n. 448 del 1993, poi dall'art. 1 del decreto-legge n. 361 del 1995, convertito con modificazioni dalla legge n. 437 del 1995, e, infine, dall'art. 26 del D.Lgs n. 80 del 1998, nonch� dall'art. 16 del D.Lgs n. 387 del 1998)


1. Resta ferma per tutti i dipendenti pubblici la disciplina delle incompatibilit� dettata dagli articoli 60 e seguenti del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, salva la deroga prevista dall'articolo 23-bis del presente decreto, nonch�, per i rapporti di lavoro a tempo parziale, dall'articolo 6, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 marzo 1989, n. 117 e dall'articolo 1, commi 57 e seguenti della legge 23 dicembre 1996, n. 662. Restano ferme altres� le disposizioni di cui agli articoli 267, comma 1, 273, 274, 508 nonch� 676 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, all'articolo 9, commi 1 e 2, della legge 23 dicembre 1992, n. 498, all'articolo 4, comma 7, della legge 30 dicembre 1991, n. 412, ed ogni altra successiva modificazione ed integrazione della relativa disciplina (93).


2. Le pubbliche amministrazioni non possono conferire ai dipendenti incarichi, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, che non siano espressamente previsti o disciplinati da legge o altre fonti normative, o che non siano espressamente autorizzati (94).


3. Ai fini previsti dal comma 2, con appositi regolamenti, da emanarsi ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono individuati gli incarichi consentiti e quelli vietati ai magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, nonch� agli avvocati e procuratori dello Stato, sentiti, per le diverse magistrature, i rispettivi istituti.


4. Nel caso in cui i regolamenti di cui al comma 3 non siano emanati, l'attribuzione degli incarichi � consentita nei soli casi espressamente previsti dalla legge o da altre fonti normative.


5. In ogni caso, il conferimento operato direttamente dall'amministrazione, nonch� l'autorizzazione all'esercizio di incarichi che provengano da amministrazione pubblica diversa da quella di appartenenza, ovvero da societ� o persone fisiche, che svolgono attivit� d'impresa o commerciale, sono disposti dai rispettivi organi competenti secondo criteri oggettivi e predeterminati, che tengano conto della specifica professionalit�, tali da escludere casi di incompatibilit�, sia di diritto che di fatto, nell'interesse del buon andamento della pubblica amministrazione.


6. I commi da 7 a 13 del presente articolo si applicano ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, compresi quelli di cui all'articolo 3, con esclusione dei dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa non superiore al cinquanta per cento di quella a tempo pieno, dei docenti universitari a tempo definito e delle altre categorie di dipendenti pubblici ai quali � consentito da disposizioni speciali lo svolgimento di attivit� libero-professionali. Gli incarichi retribuiti, di cui ai commi seguenti, sono tutti gli incarichi, anche occasionali, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, per i quali � previsto, sotto qualsiasi forma, un compenso. Sono esclusi i compensi derivanti:


a) dalla collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili;


b) dalla utilizzazione economica da parte dell'autore o inventore di opere dell'ingegno e di invenzioni industriali;


c) dalla partecipazione a convegni e seminari;


d) da incarichi per i quali � corrisposto solo il rimborso delle spese documentate;


e) da incarichi per lo svolgimento dei quali il dipendente � posto in posizione di aspettativa, di comando o fuori ruolo;


f) da incarichi conferiti dalle organizzazioni sindacali a dipendenti presso le stesse distaccati o in aspettativa non retribuita;


f-bis) da attivit� di formazione diretta ai dipendenti della pubblica amministrazione (95).


7. I dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall'amministrazione di appartenenza. Con riferimento ai professori universitari a tempo pieno, gli statuti o i regolamenti degli atenei disciplinano i criteri e le procedure per il rilascio dell'autorizzazione nei casi previsti dal presente decreto. In caso di inosservanza del divieto, salve le pi� gravi sanzioni e ferma restando la responsabilit� disciplinare, il compenso dovuto per le prestazioni eventualmente svolte deve essere versato, a cura dell'erogante o, in difetto, del percettore, nel conto dell'entrata del bilancio dell'amministrazione di appartenenza del dipendente per essere destinato ad incremento del fondo di produttivit� o di fondi equivalenti.


8. Le pubbliche amministrazioni non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi. Salve le pi� gravi sanzioni, il conferimento dei predetti incarichi, senza la previa autorizzazione, costituisce in ogni caso infrazione disciplinare per il funzionario responsabile del procedimento; il relativo provvedimento � nullo di diritto. In tal caso l'importo previsto come corrispettivo dell'incarico, ove gravi su fondi in disponibilit� dell'amministrazione conferente, � trasferito all'amministrazione di appartenenza del dipendente ad incremento del fondo di produttivit� o di fondi equivalenti.


9. Gli enti pubblici economici e i soggetti privati non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti pubblici senza la previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi. In caso di inosservanza si applica la disposizione dell'articolo 6, comma 1, del decreto legge 28 marzo 1997, n. 79, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 maggio 1997, n. 140, e successive modificazioni ed integrazioni. All'accertamento delle violazioni e all'irrogazione delle sanzioni provvede il Ministero delle finanze, avvalendosi della Guardia di finanza, secondo le disposizioni della legge 24 novembre 1981, n. 689, e successive modificazioni ed integrazioni. Le somme riscosse sono acquisite alle entrate del Ministero delle finanze.


10. L'autorizzazione, di cui ai commi precedenti, deve essere richiesta all'amministrazione di appartenenza del dipendente dai soggetti pubblici o privati, che intendono conferire l'incarico; pu�, altres�, essere richiesta dal dipendente interessato. L'amministrazione di appartenenza deve pronunciarsi sulla richiesta di autorizzazione entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta stessa.


Per il personale che presta comunque servizio presso amministrazioni pubbliche diverse da quelle di appartenenza, l'autorizzazione � subordinata all'intesa tra le due amministrazioni. In tal caso il termine per provvedere � per l'amministrazione di appartenenza di 45 giorni e si prescinde dall'intesa se l'amministrazione presso la quale il dipendente presta servizio non si pronunzia entro 10 giorni dalla ricezione della richiesta di intesa da parte dell'amministrazione di appartenenza. Decorso il termine per provvedere, l'autorizzazione, se richiesta per incarichi da conferirsi da amministrazioni pubbliche, si intende accordata; in ogni altro caso, si intende definitivamente negata.


11. Entro il 30 aprile di ciascun anno, i soggetti pubblici o privati che erogano compensi a dipendenti pubblici per gli incarichi di cui al comma 6 sono tenuti a dare comunicazione all'amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi dei compensi erogati nell'anno precedente.


12. Entro il 30 giugno di ciascun anno, le amministrazioni pubbliche che conferiscono o autorizzano incarichi retribuiti ai propri dipendenti sono tenute a comunicare, in via telematica o su apposito supporto magnetico, al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco degli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti stessi nell'anno precedente, con l'indicazione dell'oggetto dell'incarico e del compenso lordo previsto o presunto. L'elenco � accompagnato da una relazione nella quale sono indicate le norme in applicazione delle quali gli incarichi sono stati conferiti o autorizzati, le ragioni del conferimento o dell'autorizzazione, i criteri di scelta dei dipendenti cui gli incarichi sono stati conferiti o autorizzati e la rispondenza dei medesimi ai princ�pi di buon andamento dell'amministrazione, nonch� le misure che si intendono adottare per il contenimento della spesa. Nello stesso termine e con le stesse modalit� le amministrazioni che, nell'anno precedente, non hanno conferito o autorizzato incarichi ai propri dipendenti, anche se comandati o fuori ruolo, dichiarano di non aver conferito o autorizzato incarichi.


13. Entro lo stesso termine di cui al comma 12 le amministrazioni di appartenenza sono tenute a comunicare al Dipartimento della funzione pubblica, in via telematica o su apposito supporto magnetico, per ciascuno dei propri dipendenti e distintamente per ogni incarico conferito o autorizzato, i compensi, relativi all'anno precedente, da esse erogati o della cui erogazione abbiano avuto comunicazione dai soggetti di cui al comma 11.


14. Al fine della verifica dell'applicazione delle norme di cui all'articolo 1, commi 123 e 127, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, e successive modificazioni e integrazioni, le amministrazioni pubbliche sono tenute a comunicare al Dipartimento della funzione pubblica, in via telematica o su supporto magnetico, entro il 30 giugno di ciascun anno, i compensi percepiti dai propri dipendenti anche per incarichi relativi a compiti e doveri d'ufficio; sono altres� tenute a comunicare semestralmente l'elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti cui sono stati affidati incarichi di consulenza, con l'indicazione della ragione dell'incarico e dell'ammontare dei compensi corrisposti. Le amministrazioni rendono noti, mediante inserimento nelle proprie banche dati accessibili al pubblico per via telematica, gli elenchi dei propri consulenti indicando l'oggetto, la durata e il compenso dell'incarico (96).


15. Le amministrazioni che omettono gli adempimenti di cui ai commi da 11 a 14 non possono conferire nuovi incarichi fino a quando non adempiono. I soggetti di cui al comma 9 che omettono le comunicazioni di cui al comma 11 incorrono nella sanzione di cui allo stesso comma 9.


16. Il Dipartimento della funzione pubblica, entro il 31 dicembre di ciascun anno, riferisce al Parlamento sui dati raccolti, adotta le relative misure di pubblicit� e trasparenza e formula proposte per il contenimento della spesa per gli incarichi e per la razionalizzazione dei criteri di attribuzione degli incarichi stessi (97).




(93) Comma prima rettificato con Comunicato 16 ottobre 2001 (Gazz. Uff. 16 ottobre 2001, n. 241) e successivamente cos� modificato dall'art. 3, comma 8, lettera b), L. 15 luglio 2002, n. 145.


(94) Vedi, anche, il comma 67 dell'art. 52, L. 28 dicembre 2001, n. 448.


(95) Lettera aggiunta dall'art. 7-novies, D.L. 31 gennaio 2005, n. 7, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione.


(96) Periodo aggiunto dall'art. 34, D.L. 4 luglio 2006, n. 223.


(97) Comma cos� modificato dall'art. 34, D.L. 4 luglio 2006, n. 223, come modificato dalla relativa legge di conversione.


Torna a inizio paginaLegge 23 dicembre 1996, n. 662


Misure di razionalizzazione della finanza pubblica. Pubblicata nella Gazz. Uff. 28 dicembre 1996, n. 303, S.O.


Articolo 1


123. Gli emolumenti, compensi, indennità percepiti dai dipendenti delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del D.Lgs. 3 febbraio 1993, n. 29, per l'espletamento di incarichi affidati dall'amministrazione di appartenenza, da altre amministrazioni ovvero da società o imprese controllate direttamente o indirettamente dallo Stato o da altro ente pubblico o comunque autorizzati dall'amministrazione di appartenenza sono versati, per il 50 per cento degli importi lordi superiori a 200 milioni di lire annue, nel conto dell'entrata del bilancio dell'amministrazione di appartenenza del dipendente. Il versamento è effettuato dai soggetti che hanno conferito l'incarico all'atto della liquidazione, previa dichiarazione del dipendente circa l'avvenuto superamento del limite sopra indicato.


124. Sono escluse dalla disciplina di cui al comma 123 le somme corrisposte dall'amministrazione di appartenenza o presso la quale il dipendente presta servizio in posizione di comando o di fuori ruolo o svolge altra forma di collaborazione autorizzata, nonché i diritti d'autore, i compensi per l'attività di insegnamento e i redditi derivanti dall'esercizio di attività libero-professionale ove consentita ai pubblici dipendenti e per la quale sia previsto l'obbligo di iscrizione al relativo albo professionale (2).


125. Il limite di cui al comma 123 è aggiornato, ogni due anni, con decreto del Ministro per la funzione pubblica di concerto con il Ministro del tesoro.


126. I compensi corrisposti da pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, spettanti ai dipendenti pubblici che siano componenti di organi di amministrazione, di revisione e di collegi sindacali sono ridotti per ciascun incarico in misura pari al 5 per cento per gli importi superiori a lire 5 milioni lordi annui, al 10 per cento per gli ulteriori importi superiori a lire 10 milioni lordi annui, al 20 per cento per gli ulteriori importi superiori a lire 20 milioni lordi annui. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sono definite le modalità di versamento all'erario dell'importo corrispondente alla riduzione per prestazioni comunque rese a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge (3).


127. Le pubbliche amministrazioni che si avvalgono di collaboratori esterni o che affidano incarichi di consulenza per i quali è previsto un compenso pubblicano elenchi nei quali sono indicati i soggetti percettori, la ragione dell'incarico e l'ammontare erogato. Copia degli elenchi è trasmessa semestralmente alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica.


128. L'osservanza delle disposizioni dei commi da 123 a 131 è curata dal Dipartimento della funzione pubblica che può avvalersi, d'intesa con il Ministero delle finanze, dei servizi ispettivi dell'amministrazione delle finanze e della Guardia di finanza.


129. E' abrogato l'articolo 24 della legge 23 dicembre 1994, n. 724.


130. I dipendenti delle amministrazioni pubbliche, collocati fuori ruolo o in aspettativa per l'assolvimento di pubbliche funzioni, possono essere ammessi, previa domanda a svolgere presso l'amministrazione di appartenenza prestazioni lavorative saltuarie, gratuite e senza alcun onere per l'amministrazione, ove si tratti di prestazioni di alta qualificazione professionale in relazione alle quali si renda necessario il continuo esercizio per evitare la perdita della professionalità acquisita.


131. Alle amministrazioni pubbliche che alla data del 31 dicembre 1996 non abbiano adempiuto a quanto previsto dai commi 6, 7 e 8 dell'articolo 58 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni, in materia di anagrafe delle prestazioni, è fatto divieto di conferire nuovi incarichi.


(2) Comma così modificato dall'art. 8, comma 3, L. 15 luglio 2002, n. 145.


(3) Comma così modificato dall'art. 10, D.L. 31 dicembre 1996, n. 669, riportato alla voce Imposte e tasse in genere. Il regolamento di cui al presente comma è stato approvato con D.P.C.M. 16 ottobre 1998, n. 486, riportato alla voce Impiegati civili dello Stato.





Torna a inizio paginaCircolare n. 198/01 31 maggio 2001 Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Segretariato Generale, ROMA;



A tutti i Ministeri, ROMA;
Al Consiglio di Stato, Segretariato Generale, ROMA;
Alla Corte dei Conti, Segretariato Generale, ROMA;
All'Avvocatura Generale dello Stato, Segretariato Generale, ROMA;
Alle Aziende ed Amministrazioni autonome dello Stato (Tramite i Ministeri vigilanti);
Ai Prefetti, LORO SEDI;
A tutte le Regioni, LORO SEDI;
All'U.P.I., ROMA,
All'A.N.C.I., ROMA;
All'U.N.C.E.M. ROMA; Alle Province, LORO SEDI;
Ai Comuni, LORO SEDI;
Alle Comunità Montane, LORO SEDI (tramite l'U.N.C.E.M.);
Agli Enti pubblici non economici (Tramite i Ministeri Vigilanti);
Agli Enti di ricerca (Tramite i Ministeri Vigilanti);
Alle Aziende del Servizio Sanitario Nazionale (Tramite le Regioni);
Alle Università, LORO SEDI;
Alle Istituzioni Scolastiche (Tramite i Provvedimenti agli Studi);
Alle Autorità di Coordinamento a Vigilanza, LORO SEDI;
All'Agenzia Autonoma per la gestione dell'Albo dei Segretari Comunali e Provinciali, ROMA.


OGGETTO: Anagrafe delle prestazioni e degli incarichi dei pubblici dipendenti. Adempimenti da eseguire entro il 30 giugno 2001 (art. 53 D.Lgs. 165/2001).


Il 30 giugno p.v. scade il termine per quattro importanti adempimenti a cui sono tenute le amministrazioni pubbliche che autorizzano o conferiscono incarichi ai propri dipendenti o a soggetti esterni alla pubblica amministrazione: esse, infatti, sono obbligate a trasmettere, entro il 30 giugno di ogni anno, all'Anagrafe delle prestazioni gestita dal Dipartimento della funzione pubblica, una serie di dati relativi a tali incarichi. Si tratta di adempimenti già previsti dall'art. 58 del D.Lgs. 29/93 (occorre ora fare riferimento all'art. 53 del D.Lgs. 165/2001 che ha sostituito, senza variazioni, la normativa citata).


Al fine di rendere più agevole la raccolta dei dati, attribuire un grado di qualità più elevato alle informazioni raccolte e garantire una maggiore semplicità di gestione dei dati anche da parte delle amministrazioni, il Dipartimento ha realizzato un nuovo programma informatico che risiede su un apposito sito internet.


Le novità rispetto al passato consistono in: modalità di trasmissione, esclusivamente per via telematica; una formulazione semplificata del questionario da compilare per ciascun incarico; utilizzo delle medesime modalità di trasmissione anche per gli incarichi di consulenza a soggetti esterni alla P.A.;
possibilità di inserire on-line ogni successiva variazione relativa al medesimo incarico (dilazione dei tempi, incrementi dei compensi, proroghe, ecc...);
possibilità da parte delle amministrazioni ' soprattutto quelle grandi ' di una gestione decentrata degli adempimenti (ogni amministrazione può individuare più di un referente, sotto la direzione del responsabile del procedimento, per l'immissione dei dati in relazione alla dislocazione organizzativa o territoriale);
possibilità di una rapida individuazione di eventuali duplicazioni, omissioni ed anomalie ai fini di una correzione efficace e tempestiva; gestione (inserimento dati ed eventuali variazioni occorrenti) anche dei dati relativi agli incarichi conferiti o autorizzati durante l'anno corrente: il sito internet diventa perciò il registro on-line degli incarichi.


L'indirizzo del sito internet è: http://www.anagrafeprestazioni.it/ . Esso è peraltro, raggiungibile mediante un collegamento dal sito internet del Dipartimento (http://www.funzionepubblica.it/ ).


L'accesso per le operazioni di immissione, registrazione e trasmissione dei dati sarà possibile dopo la registrazione dell'amministrazione, mediante la compilazione del modulo presente sullo stesso sito. Dell'avvenuta registrazione occorrerà dare immediata comunicazione al Dipartimento mediante comunicazione scritta o fax. Tutto questo in attesa di transitare verso sistemi più evoluti di identificazione.



I suddetti miglioramenti renderanno da un lato meno gravosi gli adempimenti per le amministrazioni e dall'altro renderanno più completa e uniforme la raccolta dei dati, permettendo anche di limitare l'errore di rilevazione, di imputazione, di risposta parziale e di elaborazione.


Si coglie l'occasione per sottolineare, ancora una volta, che il nuovo sistema consente una gestione semplificata, on-line, dei dati relativi agli incarichi: ogni incarico con le relative variazioni può essere immediatamente registrato, evitando di attendere le scadenze prescritte.


Restano quindi invariati i quattro adempimenti previsti, il ruolo dei servizi ispettivi e le sanzioni, le esclusioni oggettive e soggettive, già illustrati con la circolare n. 5/98, mentre variano le procedure di trasmissione.


Si ritiene necessario fornire a questo fine solo qualche chiarimento in merito ai dati da comunicare concernenti gli incarichi ai consulenti e a soggetti esterni alla pubblica amministrazione. L'ultima parte del comma 14 dell'art. 53 D.Lgs. 165/2001 (ex art. 58 D.Lgs. 29/93) infatti, prevede che tutte le amministrazioni inviino al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti ai quali sono stati affidati incarichi di consulenza. Tale comunicazione va effettuata con le medesime modalità previste per gli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti pubblici; il sito internet contiene un'apposita "sezione consulenti".


I dati ivi richiesti concernono essenzialmente: i dati anagrafici del soggetto a cui si affida l'incarico di consulenza (nome o ragione sociale, codice fiscale o partita IVA, sede legale o amministrativa, forma giuridica); oggetto dell'incarico (modalità di acquisizione, codice di attività economica, tipo di rapporto); durata dell'incarico (data affidamento, data inizio e data fine lavori) importo effettivo e/o previsto e/o presunto dei compensi.


Questo adempimento è correlato alla disposizione del comma 127, dell'articolo 1 della legge n. 662/1996, e successive modificazioni ed integrazioni.


Per semplificare le procedure, razionalizzare ed uniformare la raccolta dei dati ai fini di una migliore qualità degli stessi, tutte le comunicazioni di cui ai precedenti punti devono essere effettuate per via telematica, mediante i moduli di acquisizione dati contenuto nel sito internet.


Le amministrazioni pubbliche che non sono collegate telematicamente, potranno fare temporaneo ricorso ' restando responsabili di ogni operazione ' alla disponibilità del collegamento internet presso altre amministrazioni, privati o esercizi pubblici o commerciali.


Per esigenze di elaborazione e di gestione uniforme della banca dati è da ritenersi esclusa ogni altra modalità per raccogliere e trasmettere le comunicazioni.


Per garantire una corretta trasmissione delle informazioni le amministrazioni sono tenute a comunicare i dati di propria competenza tramite il responsabile del procedimento individuato ai sensi dell'articolo 2 della legge n.241/1990. Quest'ultimo, una volta registratosi sul sito mediante l'apposito modulo, resta il solo responsabile della trasmissione dei dati anche qualora, all'interno delle amministrazione, questi dovessero essere raccolti da più soggetti.


Il Ministro


 


Torna a inizio paginaCircolare n. 10/98 16 dicembre 1998


 


Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Segretariato Generale, ROMA;
Al Consiglio di Stato, Segretariato Generale, ROMA;
Alla Corte dei Conti, Segretariato Generale, ROMA;
All'Avvocatura Generale dello Stato, Segretariato Generale, ROMA;
A tutti i Ministeri:
- Gabinetto,
- Direz. Gen. AA.GG. e Personale,



LORO SEDI;
Alle Aziende ed Amministrazioni autonome dello Stato, LORO SEDI;
A tutti gli Enti pubblici non economici, LORO SEDI;
A tutte le Regioni, LORO SEDI;
A tutte le Province, LORO SEDI;
A tutti i Comuni, LORO SEDI;
Alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, ROMA;
All' A.R.A.N., ROMA;
e. p. c.
Alla Presidenza della Repubblica, Segretariato Generale, ROMA;
Ai Commissari di Governo presso le Regioni e Province autonome, LORO SEDI;
All'A.N.C.I., ROMA;
All'U.P.I., ROMA;
All'U.N.C.E.M., ROMA.

OGGETTO: Lavoro pubblico. Articoli 52, comma 3, e 58 del D.Lgs. 29/1993 come modificato dal D.Lgs. 3 87/1998


Con l'entrata in vigore del D.Lgs. 387 del 4 novembre u.s. si è conclusa l'operazione di modifica e integrazione del D.Lgs. 29 del 1993. E' utile in questa fase fornire alcuni chiarimenti, anche in risposta a quesiti nel frattempo pervenuti da parte di amministrazioni pubbliche.


1. L'articolo 58, riguardante il regime delle incompatibilità e il cumulo di impieghi e incarichi, prevede una serie di obblighi e di adempimenti che riguardano tutti gli incarichi retribuiti ad eccezione di taluni, esclusi in quanto non ritenuti in senso stretto retribuiti. Si tratta di quelli relativi alle attività elencate dalle lettere da a) a f) del comma 6, per le quali non si applica quanto disposto dai successivi commi da 7 a 13.
Ne deriva che ai fini degli adempimenti richiamati in questi ultimi commi, riferiti sia al dipendenti sia alle amministrazioni pubbliche, le attività elencate al comma 6 non sono considerabili quali incarichi retribuiti.
Questa premessa è utile per chiarire che la disciplina del nuovo articolo 58 è inapplicabile nei casi espressamente descritti, che pertanto saranno trattati senza ricorrere ad autorizzazioni particolari.



In sostanza, se un'attività è catalogabile tra quelle in argomento il dipendente potrà effettuarla senza dover chiedere l'autorizzazione prevista per qualsiasi altra attività lavorativa occasionale da cui derivi un compenso.
E' evidente che restano comunque fermi gli obblighi derivanti dal contratto e quindi la necessità di giustificare l'eventuale assenza dal lavoro mediante gli usuali istituti contrattuali.
Ciò premesso, occorre soffermarsi brevemente sull'attività considerata alla lettera c) (partecipazione a seminari e convegni). Numerose richieste di chiarimenti riguardano la individuazione dei confini tra questo tipo di attività e quelle didattiche o di docenza in senso lato, le quali sono invece soggette ad autorizzazione e ai restanti adempimenti.
Dalla esclusione o meno di una determinata partecipazione dal novero di quelle contemplate dalla lettera c) derivano conseguenze molto differenti per cui è opportuno valutare attentamente le singole fattispecie, posto che una casistica assoluta è evidentemente impossibile da definire. Un criterio distintivo suggerito è quello di valutare se l'evento pubblico a cui il dipendente partecipa si configuri per la prevalenza dell'aspetto didattico e formativo (che implica l'autorizzazione) rispetto a quello divulgativo, di confronto e di dibattito. Al di là del nomen iuris, quindi, è determinante lo scopo specifico e primario che l'evento vuole raggiungere.


2. L'integrazione all' articolo 52, comma 3, del D.Lgs. 29/1993, contenuta nell'ultimo correttivo del D.Lgs. 80 (n. 387) richiede alcune precisazioni dirette ad evitare, nel rispetto dell'autonomia decisionale degli enti interessati, letture non conformi allo spirito della norma. Questa è diretta a ricondurre l'individuazione delle risorse per la contrattazione collettiva a decisioni autonome dell'ente e al contempo ad assicurare il rispetto delle compatibilità di bilancio. L'intero articolo 52, d'altra parte, si riferisce alle disponibilità da destinare alla contrattazione, nell'intento di tenere sotto controllo la fase del reperimento delle risorse che costituiscono il tetto da rispettare per la successiva contrattazione.
La dizione adottata ("autorizzazione di spesa...") potrebbe alimentare l'equivoco che l'organo che approva il bilancio debba approvare anche la spesa certificata a valle della contrattazione. In base anche al parere dell'Osservatorio permanente sull'applicazione della legge 127/1997, si precisa che la norma si riferisce, così come l'intero articolo, all'approvazione degli stanziamenti da destinare ai rinnovi, che deve avvenire, ove necessario, in sede di bilancio annuale o con le stesse modalità in caso di variazioni della spesa preventivata, con evidenziazione degli specifici mezzi di copertura.
La nuova disposizione vuole quindi evitare che le risorse per la contrattazione restino indistinte e quindi non esattamente valutabili.
Diversa è la questione dell'autorizzazione di spesa a valle della contrattazione integrativa, che resta disciplinata dalle ordinarie regole contabili degli enti e dalle disposizioni sul controllo della compatibilità dei costi contenute nello stesso D.Lgs. 29 (art. 52, commi 4 e ss.). Letture diverse della norma si porrebbero in contrasto con l'interpretazione sistematica dell'intero provvedimento, e in particolare con il sistema di ripartizione delle competenze tra le funzioni di indirizzo politico amministrativo e quelle gestionali.





Torna a inizio paginaCircolare n. 5/1998 29 maggio 1998



Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Segretariato Generale, Roma;
A tutti i Ministeri Roma;
Al Consiglio di Stato, Ufficio del Segretario Generale, Roma;
Alla Corte dei Conti, Ufficio del Segretario Generale, Roma;
All'Avvocatura Generale dello Stato, Ufficio del Segretario Generale, Roma;
Alle Amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo (Tramite i Ministeri vigilanti);
Ai Prefetti, Loro Sedi;
Alle Regioni, Loro Sedi;
Alle Province, Loro Sedi;
Ai Comuni, Loro Sedi;
Alle Comunità Montane, Loro Sedi;
Agli Enti pubblici non economici (Tramite i Ministeri Vigilanti);
Agli Enti di ricerca (Tramite i Ministeri vigilanti);
Alle Aziende del Servizio Sanitario Nazionale (Tramite le Regioni);
Alle Università, Loro Sedi;
Alle Istituzioni Scolastiche (Tramite i Provveditorati agli Studi);
Alle Autorità di Coordinamento e Vigilanza, Loro Sedi;
All'Agenzia Autonoma per la gestione dell'Albo dei Segretari Comunali e Provinciali, Roma.


OGGETTO: Anagrafe delle prestazioni e degli incarichi dei pubblici dipendenti. Adempimenti da eseguire entro il 30 giugno 1998 - articoli 26 e 45, comma 14, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.80, pubblicato nel S.O. alla Gazzetta Ufficiale dell'8 aprile 1998.


PREMESSA Il 30 giugno p.v. scade il termine per quattro importanti adempimenti, previsti dai commi 12, 13 e 14 dell'articolo 58 del decreto legislativo n.29/1993 come modificato dall'articolo 26 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.80. A questi adempimenti sono tenute le amministrazioni pubbliche che conferiscono o autorizzano incarichi ai propri dipendenti.


Infatti, esse sono obbligate a trasmettere, entro il 30 giugno di ogni anno, all'Anagrafe delle prestazioni, gestita dal Dipartimento della funzione pubblica, una serie di dati relativi a tali incarichi.



Come è noto per i dipendenti pubblici vige il divieto di svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o preventivamente autorizzati dalle amministrazioni alle quali organicamente appartengono. Tale divieto è stato ribadito dal comma 7 dell'articolo 58, con alcune opportune esclusioni soggettive ed oggettive previste nel comma 6 (v. n.2). Lo stesso comma 7 ha aggravato le sanzioni per la violazione del divieto.
In correlazione con il riferito divieto, i commi 8 e 9 impongono rispettivamente alle amministrazioni pubbliche diverse da quelle di appartenenza, agli enti pubblici economici e ai soggetti privati che intendono conferire incarichi retribuiti a dipendenti pubblici, di richiedere preventivamente l'autorizzazione alle amministrazioni di appartenenza dei dipendenti stessi.



Inoltre, il comma 11 pone a carico dei medesimi soggetti pubblici e privati l'obbligo di comunicare (entro il 30 aprile di ogni anno) alle amministrazioni di appartenenza i dati relativi ai compensi erogati nell'anno precedente per lo svolgimento degli incarichi conferiti a dipendenti pubblici.
La violazione di questi obblighi è rispettivamente sanzionata negli stessi commi 8, 9 e 11.



Si è in tal modo assicurato l'obiettivo di concentrare tutte le informazioni relative agli incarichi in questione nelle amministrazioni di appartenenza.



Perciò l'obbligo di riversare le predette informazioni nell'Anagrafe gestita dal Dipartimento della funzione pubblica è posto esclusivamente a carico delle amministrazioni di appartenenza.



Il comma 15 prevede distinte sanzioni per la violazione degli obblighi di cui ai commi 11, 12, 13 e 14. Queste sono diversamente graduate se poste in essere da altre amministrazioni pubbliche, da enti pubblici economici o da soggetti privati (vedi n.4).



1) ADEMPIMENTI DA ESEGUIRE ENTRO IL 30 GIUGNO (COMMI 12,13 E 14)
a. Primo adempimento. In base al comma 12, tutte le amministrazioni pubbliche, che conferiscono o autorizzano ai propri dipendenti incarichi retribuiti non compresi nei compiti e doveri di ufficio, devono trasmettere al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco degli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti stessi nell'anno precedente.



Tale elenco deve essere compilato secondo le specifiche indicate nell'apposito programma informatico le cui modalità di acquisizione sono indicate al paragrafo 5. Esso dovrà contenere:
a) i dati identificativi dei dipendenti pubblici interessati (generalità qualifica, codice fiscale);
b) l'indicazione dell'oggetto dell'incarico;
c) l'indicazione del compenso lordo previsto o presunto. L'elenco deve essere accompagnato da una relazione nella quale siano indicate le norme in base alle quali vengono conferiti o autorizzati gli incarichi, la coerenza di questi ultimi con i principi del buon andamento dell'amministrazione e le eventuali misure adottate per il contenimento delle spese ad essi relativi.



Entro il 30 giugno di ogni anno, anche le amministrazioni che nell'anno precedente non hanno conferito o autorizzato incarichi ai propri dipendenti, devono comunicare di non avere conferito incarichi rientranti nelle fattispecie assoggettate a comunicazione.



Questo primo adempimento serve ad aggiornare annualmente la banca dati (Anagrafe) con le informazioni relative ai nuovi incarichi conferiti o autorizzati dalle amministrazioni pubbliche ai propri dipendenti nell'anno precedente. In tal modo il Dipartimento della funzione pubblica acquisisce tutte le informazioni necessarie per tenere sotto controllo la complessa materia degli incarichi, come richiede il comma 16.



b.Secondo adempimento. In base al comma 13 le amministrazioni pubbliche devono comunicare al Dipartimento della funzione pubblica i compensi da esse erogati nell'anno precedente o della cui erogazione siano state informate da parte dei soggetti pubblici e privati ai sensi del comma 11. Tale comunicazione deve: essere effettuata per ciascuno dei propri dipendenti e distintamente per ogni incarico conferito o autorizzato. Questo secondo adempimento è complementare al precedente. Esso serve ad aggiornare annualmente l'Anagrafe con i dati dei compensi effettivamente percepiti da ciascun dipendente nell'anno precedente per lo svolgimento di ciascuno degli incarichi già comunicati.


Inoltre, questo adempimento consente di acquisire anche quelle informazioni che, al momento del conferimento o dell'autorizzazione, nella maggioranza dei casi, possono essere soltanto presuntive.


c.Terzo adempimento. La prima parte del comma 14 prevede che le amministrazioni pubbliche comunichino al Dipartimento della funzione pubblica l'ammontare dei compensi percepiti dai propri dipendenti anche per gli incarichi relativi a compiti e doveri di ufficio, con l'indicazione della ragione dell'incarico e dell'ammontare dei compensi corrisposti.


Questo adempimento è correlato alle previsioni dell'articolo 1, commi 123 e 124, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, finalizzato alle verifiche previste dal successivo comma 127. Il comma 123, con riferimento a tutti gli incarichi retribuiti, siano o no compresi nei compiti e doveri di ufficio, prevede che "gli emolumenti, compensi, indennità percepiti dai dipendenti delle amministrazioni pubbliche... per l'espletamento di incarichi affidati dalle amministrazioni di appartenenza, da altre amministrazioni ovvero da società o imprese controllate direttamente o indirettamente dallo Stato o da altro ente pubblico o comunque autorizzati dall'amministrazione di appartenenza sono versati (secondo le modalità prescritte dalla stessa norma) per il 50 per cento degli importi lordi superiori a 200 milioni di lire annue, nel conto dell'entrata del bilancio dell'amministrazione di appartenenza del dipendente ".


Il comma 124 esclude da tale disciplina " ... le somme corrisposte dall'amministrazione di appartenenza o presso la quale il dipendente presta servizio in posizione di comando o fuori ruolo, nonché i diritti d'autore, i compensi per l'attività di insegnamento e i redditi derivanti dall'esercizio di attività libero-professionali ove consentita ai pubblici dipendenti e per la quale sia previsto l'obbligo di iscrizione al relativo albo professionale".


La disposizione va integrata con le esclusioni (vedi n.2) di cui al comma 6 dell'articolo 58 del decreto legislativo n.29/1993, come modificato dall'articolo 26 del decreto legislativo n.80/1998.


Poiché i compensi percepiti per incarichi retribuiti non compresi nei compiti e doveri di ufficio devono essere comunicati in applicazione del comma 13, ai fini dell'adempimento in esame, le amministrazioni di appartenenza possono integrare tali comunicazioni con la distinta indicazione dei compensi per incarichi compresi nei compiti e doveri di ufficio. Tali sono non solo gli incarichi retribuiti che, per disposizioni di leggi o regolamenti, siano attribuiti al titolare di un determinato ufficio, ma anche gli incarichi dal cui svolgimento il dipendente non possa esimersi in quanto rientranti nei suoi doveri di ufficio.


Anche per l'inosservanza di questo adempimento si applicano le sanzioni di cui al comma 15.


d.Quarto adempimento. L'ultima parte del comma 14 prevede che tutte le amministrazioni inviino al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco dei collaboratori esterni e dei soggetti ai quali sono stati affidati incarichi di consulenza. L'elenco deve essere inviato ogni sei mesi e deve contenere l'indicazione della ragione dell'incarico e dell'ammontare dei compensi corrisposti. Questo adempimento è correlato alla disposizione del comma 127, dell'articolo 1 della legge n.662/1996.


2) AMMINISTRAZIONI TENUTE ALLE COMUNICAZIONI. ESCLUSIONI. Le amministrazioni pubbliche tenute agli adempimenti di cui sopra, secondo l'articolo 1, comma 2 del decreto legislativo n.29/1993 sono: tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni e le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, compresi gli enti di ricerca, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale.


Tra le amministrazioni obbligate sono comprese anche le amministrazioni alle quali appartiene il personale di cui ai commi 4 e 5 dell'articolo 2 del decreto legislativo n.29/1993 e cioè: i magistrati ordinari, amministrativi e contabili, gli avvocati e procuratori dello Stato, il personale delle Forze di polizia di Stato, il personale della carriera diplomatica e della carriera prefettizia, quest'ultima d partire da vice consigliere di prefettura, i dipendenti di enti che svolgono la loro attività nelle materie contemplate dall'articolo 1 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 17 luglio 1947, n. 691, e dalle leggi 4 giugno 1985, n. 281, e 10 ottobre 1990, n. 287, nonché professori e ricercatori universitari a tempo pieno.Gli obblighi di comunicazione previsti nei commi da Il a 13 si riferiscono a tutti i dipendenti delle amministrazioni pubbliche di cui sopra e riguardano soltanto gli incarichi retribuiti.


La disciplina in esame non si applica alle prestazioni rese nell'esercizio di cariche pubbliche elettive o equiparate.


Inoltre, la nuova normativa, al comma 6, prevede alcune esclusioni soggettive ed altre oggettive.


Le esclusioni soggettive riguardano: i dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa non superiore al cinquanta per cento di quella a tempo pieno, i docenti universitari e i ricercatori a tempo definito, i professori della scuola statale iscritti agli albi professionali e autorizzati all'esercizio della libera professione e le altre categorie di dipendenti pubblici ai quali è consentito da disposizioni speciali lo svolgimento di attività libero-professionali.


Le esclusioni oggettive riguardano gli incarichi i cui compensi derivano:


a) dalla collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili;


b) dalla utilizzazione economica, da parte dell'autore o inventore, di opere dell'ingegno e di invenzioni industriali;


c) dalla partecipazione a convegni e seminari;


d) da prestazioni per le quali è corrisposto solo un rimborso delle spese documentate;


e) da prestazioni per lo svolgimento delle quali il dipendente è posto in posizione di aspettativa, di comando o di fuori ruolo;


f) da compiti attribuiti dalle organizzazioni sindacali a dipendenti presso le stesse distaccati o in aspettativa non retribuita.


3) DISCIPLINA TRANSITORIA (ARTICOLO 45, COMMA 14).


L'articolo 45, comma 14, del decreto legislativo n.80/1998, detta la disciplina transitoria per l'anno in corso. Pertanto, ai primi due adempimenti non sono tenute le amministrazioni pubbliche che hanno effettuato le comunicazioni previste dalla normativa previgente, fornendo i dati richiesti con le modalità prescritte, prima del 23 aprile 1998 (data di entrata in vigore del decreto legislativo n.80/1998). Resta fermo l'obbligo di provvedere al terzo e al quarto adempimento entro il 30 giugno.


Si considerano trasmesse entro il 23 aprile 1998 le comunicazioni inviate per posta entro lo stesso termine. A tal fine fa fede il timbro a data dell'ufficio postale, oppure il timbro dell'ufficio di protocollo del Dipartimento della Funzione pubblica, nel caso in cui siano state inviate per corriere. In relazione alle specifiche modalità di rilevazione e di trasmissione delle informazioni, previste dalla circolare del 19 dicembre 1995, n.24, possono rinviare all'anno 1999 l'applicazione delle nuove disposizioni anche gli Enti locali e le Camere di commercio, industria e artigianato. Questa possibilità è limitata ai casi nei quali le comunicazioni per l'aggiornamento dell'Anagrafe siano state trasmesse, rispettivamente alle competenti Prefetture e all'Unioncamere entro il 23 aprile 1998.


Al fine di individuare tempestivamente le amministrazioni che, non avendo provveduto nei termini di cui all'articolo 45 del decreto legislativo n.80/1998, sono tenute all'immediata applicazione della nuova disciplina, è necessario che le Prefetture e l'Unioncamere trasmettano entro il 30 giugno 1998, al Dipartimento della funzione pubblica le informazioni ad esse inoltrate dagli Enti locali e dalle Camere di commercio anteriormente al 23 aprile 1998.


In considerazione delle precisazioni fornite dal Ministero dell'Interno con circolare telegrafica n.17200.16832.17721.16236 del 10 aprile 1998, le Prefetture comunicano al Dipartimento della funzione pubblica anche le informazioni relative agli incarichi conferiti o autorizzati ai Segretari comunali e provinciali nell'anno 1997. Invece per gli incarichi conferiti o autorizzati a partire dal 1998, tale incombenza sarà a carico dell'Agenzia Autonoma per la gestione del relativo "Albo". 4)


4) SANZIONI


Il comma 15 vieta alle amministrazioni pubbliche, che abbiano omesso gli adempimenti inerenti alle comunicazioni previste dai commi 11, 12, 13 e 14, di conferire ulteriori incarichi fino a quando non vi avranno provveduto. Nei confronti degli enti pubblici economici e dei soggetti privati che, entro il 30 aprile di ciascun anno, non comunichino alle amministrazioni di appartenenza i compensi erogati nell'anno precedente ai dipendenti delle medesime, si applicano le sanzioni previste dall'articolo 6, comma 1, del decreto legge 28 marzo 1997, n.79, convertito con modificazioni dalla legge 28 maggio 1997, n.140. La sanzione consiste nel pagamento di una somma pecuniaria pari al doppio degli emolumenti corrisposti sotto qualsiasi forma a dipendenti pubblici. Ad essa si aggiungono le sanzioni per eventuali violazioni tributarie o contributive.


I servizi di controllo interno di ciascuna amministrazione devono verificare il rispetto delle nuove disposizioni in materia di Anagrafe delle prestazioni e degli incarichi.


5) MODALITA' DI TRASMISSIONE


Tutte le comunicazioni di cui ai precedenti punti devono essere effettuate per via telematica. Le amministrazioni che non siano in grado di effettuare collegamenti telematici devono usare il supporto magnetico, cioè dei floppy-disk. E' escluso l'uso di modelli cartacei o a lettura ottica per raccogliere e trasmettere le comunicazioni. Per garantire una corretta e completa trasmissione delle informazioni le amministrazioni sono tenute a:


individuare, presso ciascuna amministrazione, il responsabile del procedimento, ai sensi dell'articolo 2 della legge n.241/1990;


inviare al Dipartimento della funzione pubblica i dati relativi alla totalità del personale al quale si riferiscono gli incarichi retribuiti conferiti o autorizzati dall'amministrazione.


Pertanto, nelle amministrazioni articolate in più unità organizzative centrali e periferiche, il responsabile del procedimento deve raccogliere e trasmettere le informazioni relative sia ai dipendenti in servizio presso gli uffici centrali e periferici sia a quelli in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o aspettativa presso altre amministrazioni. Inoltre, il responsabile del procedimento deve verificare preventivamente che i dati raccolti siano completi e che non contengano duplicazioni.


In attesa dell'attivazione del sito Internet del Dipartimento della funzione Pubblica, dal 10 giugno 1998 il software sarà disponibile su Internet al seguente indirizzo: http://www.IPZS.it/DFP.anagrafe


Le amministrazioni potranno inviare i dati all'indirizzo di posta elettronica: mailto: anagrafe.funpub@pcm.it .


Le amministrazioni pubbliche che non sono collegate telematicamente, per ottenere relativo floppy-disk potranno rivolgersi:


- nel caso di amministrazioni centrali, direttamente al Dipartimento delle funzione pubblica;


- nel caso di Enti locali, alle Prefetture.


I floppy-disk contenenti le informazioni relative all'Anagrafe devono essere inviati Dipartimento della funzione pubblica con raccomandata con avviso di ricevimento


Tutte le comunicazioni relative all'Anagrafe devono contenere l'indicazione del codice AIP/1998 e devono essere inviate al seguente indirizzo:


Dipartimento della funzione pubblica Servizio informazione statistica e della gestione automatizzata delle informazioni Corso Vittorio Emanuele, 116 00186 ROMA


http://www.anagrafeprestazioni.it/

TRASPARENZA AMMINISTRATIVA COMUNI
Decreto Legislativo 165/01 art 53 comma 14

Isola delle Femmine?
*Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione)
*Consulenze Comuni, denunce alla Corte dei conti

*Elenco degli incarichi 2008, per regione, aggiornati al 12 gennaio 2010
*L'elenco completo dei Comuni inadempienti
*Elenco delle amministrazioni che non hanno comunicato i dati sulle consulenze 2008
*Elenco Comuni inadempienti al 7/09 relativo anno 2008
*Elenco degli incarichi 2008, per regione, aggiornati al 2 luglio 2009
*Elenco degli incarichi 2008 per comparto, aggiornati al 2 luglio 2009
*Comunicazioni delle Pubbliche Amministrazioni - Anno 2008
*Consulenti e collaboratori - Dossier Anno 2007
*Consulenti e collaboratori - Dossier Anno 2006
*Decreto Legge 2/2010 Enti Locali Contenimento Spesa Pubblica


ULTIMISSIME

*Rifiuti Regione Comuni Raccolta differenziata Circ 16/09
* Portobello/Cutino/Dionisi/Impartato/PALazzotto/Aiello…. Le affinità elettive
*Rifiuti Regione Comuni Raccolta differenziata Circ 16/09
*ABUSIVISMO EDILIZIO ordinanze: "Assessore" Aiello Paolo, Candidato Rappa Rosario, Puccio Giuseppe............
*Interrogazione Persecuzione Politica contro Consigliere Orazio Billeci
*Interrogazione Episodi tensione in Comune Razzanelli
*Denuncia Omissione Atto Ufficio Segretario Comunale di Rinascita Isolana
*Onestà, rispetto, impegno e politica









 



C’è un sistema infallibile per non essere accusati di mafia: non incontrare mafiosi, non andare a cena con loro né ai loro matrimoni e soprattutto non stipulare con loro “patti elettorali ferrei”. E’ dura, ma ce la si può fare.

Art. 416-ter, codice penale – Scambio elettorale politico – mafioso La pena stabilita dal primo comma dell’articolo 416-bis si applica anche a chi ottiene la promessa di voti prevista dal terzo comma del medesimo articolo 416-bis in cambio della erogazione di denaro.



 




 
Condividi post
Repost0
30 gennaio 2010 6 30 /01 /gennaio /2010 17:30
Sindaco Portobello ti faccio da stampella?



CGIL NAZIONALE
Per conoscenza al Segretario Nazionale
Guglielmo Epifani
Corso D’Italia 25
00198 ROMA RM
mailto http://www.cgil.it/

Nei giorni scorsi mi è stata recapitata una raccomandata r.r., da parte della segreteria territoriale di Isola delle Femmine della Confederazione Generale Italiana del Lavoro C.G.I.L., in cui mi si intima di astenermi a pubblicare una ipotetica missiva, i cui contenuti sarebbero falsi, tendenziosi, calunniosi, denigratori e diffamatori. Una eventuale mia decisione contraria alla volontà espressa dalla C.G.I.L. mi farebbe incorrere in denuncia legale.


Con la presente domando ufficialmente alla segreteria territoriale C.G.I.L. di Isola delle Femmine:



- Di quale missiva si parla nella raccomandata e quali sono i contenuti della stessa?

- Chi sarebbe eventualmente calunniato, denigrato e/o diffamato, da una missiva di cui non se ne conosce nemmeno l'esistenza?

Occorre qui menzionare che a diversi cittadini (ben selezionati) è arrivata la medesima raccomandata, si prefigura quindi, molto chiaramente una intenzionalità intimidatoria ricattatoria ed offensiva da parte dell'estensore della raccomandata, contro cittadini che hanno la sola colpa di essere impegnati politicamente e socialmente a difesa dei diritti della trasparenza e della denuncia delle lobby affaristiche e clientelari.
L’estensore della raccomandata aveva forse l’obiettivo di creare discussione e litigi nelle famiglie, intimorire mettere la museruola ai protagonisti della vita politica Isolana?
L’estensore della raccomandata aveva forse di lanciare una ben organizzata provocazione contro degli onesti cittadini?

In via cautelativa personalmente mi sono recato presso la stazione dei carabinieri per denunciare l'accaduto.


Il ricevimento della raccomandata mi ha creato un certo imbarazzo, mai, dico mai, mi sarei aspettato questa grande intimidazione: la C.G.I.L. che mette il bavaglio all'informazione! Vi è stato un corto-circuito della informazione tra la C.G.I.L. nazionale e la C.G.I.L. sezione territoriale di Isola delle Femmine?

Visto la situazione di crisi politica amministrativa a Isola delle Femmine, è forse ipotizzabile che C.G.I.L. di Isola delle Femmine si presti a fare da stampella alla giunta Portobello?



Conosco bene, se non altro per la mia provenienza politica (mio padre in famiglia ci faceva “mangiare” pane –quello che c’era- e Giuseppe Di Vittorio a iosa), la posizione della C.G.I.L. nazionale sulla libertà di stampa, sulla libera circolazione dell'informazione sui diritti sanciti dalla Costituzione.

Non vorrei che la cultura delle regole ad personam abbia ormai preso il sopravvento anche in Persone istituzionalmente stipendiate a difendere:

LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI

slogan urlato lungo tutto il corteo del 3 ottobre a Roma sulla libertà di informazione che vedeva tra i promotori DELLA MANIFESTAZIONE nazionale la CONDEDERAZIONE GENERALE ITALIANA DEL LAVORO.



Pino Ciampolillo

avevamo già documentato sul blog il grande successo della manifestazione

ROMA 3 OTTOBRE MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LA LIBERTA' DI STAMPA CORTEO DELLA CONFEDERAZIONE GENERALE ITALIANA DEL LAVORO







CGIL, daremo seguito a momenti di preparazione per un’iniziativa ancora più forte La CGIL conferma la propria

adesione e partecipazione

3 ottobre manifestazione a Roma per la libertà di informazione
» La firma di Epifani all'appello di Repubblica e la solidarietà al quotidiano l’Unità
» Intervista a Stefano Rodotà sulla manifestazione del 3 ottobre
Sul portale potrai seguire la diretta audio video

30/09/2009
La manifestazione nazionale a Roma per la difesa della libertà di informazione, inizialmente prevista per sabato 19 settembre, è stata rinviata al 3 ottobre dopo l’attentato di Kabul costato la vita a sei militari italiani. “Stiamo lavorando per organizzare la manifestazione a Roma il 3 ottobre con le stesse modalità”, ha riferito il segretario della FNSI, Franco Siddi. Confermata Piazza del Popolo a Roma così come l'orario (dalle 16 alle 19).

“Il rinvio è stato deciso per una ragione molto seria: la tragedia di Kabul”, ha detto Siddi nel sottolineare però che “la manifestazione non si archivia, perché i problemi non sono archiviati”, ha aggiunto spiegando che la decisione di spostare la data è stata concordata con le altre associazioni che avevano aderito, citando tra queste CGIL, ACLI, ARCI, Libertà e Giustizia, Articolo 21, Coordinamento precari della scuola, Associazione culturali e movimenti di pace.

Da parte sua la CGIL, ha fatto sapere il segretario confederale dell’organizzazione sindacale, Fulvio Fammoni, “darà seguito a una serie di azioni, in parte già programmate, che risulteranno momenti di preparazione per un'iniziativa ancora più forte".


http://www.cgil.it/DettaglioDocumento.aspx?ID=12267


48 'o muorto ca parla ... nel cimitero di Isola delle Femmine

Rinascita Isolana Pubblici I redditi degli amministratori


BENI SPROPORZIONATI RISPETTO AL REDDITO


Isola delle Femmine l’isola dei ricchi e dei poveri?


Porto Empedocle La Italcementi Potenzia l'impianto


Obbligo per i Comuni Albo Pretorio telematico da Luglio 2010

Mediatrade, indagine chiusa. Il premier rischia il processo

Cuffaro 7 ANNI Video


Cuffaro condannato a 7 anni di reclusione

Casa Giovani Costi Mutui e Risparmio Energetico




C’è un sistema infallibile per non essere accusati di mafia: non incontrare mafiosi, non andare a cena con loro né ai loro matrimoni e soprattutto non stipulare con loro “patti elettorali ferrei”. E’ dura, ma ce la si può fare.
Condividi post
Repost0
30 gennaio 2010 6 30 /01 /gennaio /2010 17:30
Sindaco Portobello ti faccio da stampella?



CGIL NAZIONALE
Per conoscenza al Segretario Nazionale
Guglielmo Epifani
Corso D’Italia 25
00198 ROMA RM
mailto http://www.cgil.it/

Nei giorni scorsi mi è stata recapitata una raccomandata r.r., da parte della segreteria territoriale di Isola delle Femmine della Confederazione Generale Italiana del Lavoro C.G.I.L., in cui mi si intima di astenermi a pubblicare una ipotetica missiva, i cui contenuti sarebbero falsi, tendenziosi, calunniosi, denigratori e diffamatori. Una eventuale mia decisione contraria alla volontà espressa dalla C.G.I.L. mi farebbe incorrere in denuncia legale.


Con la presente domando ufficialmente alla segreteria territoriale C.G.I.L. di Isola delle Femmine:



- Di quale missiva si parla nella raccomandata e quali sono i contenuti della stessa?

- Chi sarebbe eventualmente calunniato, denigrato e/o diffamato, da una missiva di cui non se ne conosce nemmeno l'esistenza?

Occorre qui menzionare che a diversi cittadini (ben selezionati) è arrivata la medesima raccomandata, si prefigura quindi, molto chiaramente una intenzionalità intimidatoria ricattatoria ed offensiva da parte dell'estensore della raccomandata, contro cittadini che hanno la sola colpa di essere impegnati politicamente e socialmente a difesa dei diritti della trasparenza e della denuncia delle lobby affaristiche e clientelari.
L’estensore della raccomandata aveva forse l’obiettivo di creare discussione e litigi nelle famiglie, intimorire mettere la museruola ai protagonisti della vita politica Isolana?
L’estensore della raccomandata aveva forse di lanciare una ben organizzata provocazione contro degli onesti cittadini?

In via cautelativa personalmente mi sono recato presso la stazione dei carabinieri per denunciare l'accaduto.


Il ricevimento della raccomandata mi ha creato un certo imbarazzo, mai, dico mai, mi sarei aspettato questa grande intimidazione: la C.G.I.L. che mette il bavaglio all'informazione! Vi è stato un corto-circuito della informazione tra la C.G.I.L. nazionale e la C.G.I.L. sezione territoriale di Isola delle Femmine?

Visto la situazione di crisi politica amministrativa a Isola delle Femmine, è forse ipotizzabile che C.G.I.L. di Isola delle Femmine si presti a fare da stampella alla giunta Portobello?



Conosco bene, se non altro per la mia provenienza politica (mio padre in famiglia ci faceva “mangiare” pane –quello che c’era- e Giuseppe Di Vittorio a iosa), la posizione della C.G.I.L. nazionale sulla libertà di stampa, sulla libera circolazione dell'informazione sui diritti sanciti dalla Costituzione.

Non vorrei che la cultura delle regole ad personam abbia ormai preso il sopravvento anche in Persone istituzionalmente stipendiate a difendere:

LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI

slogan urlato lungo tutto il corteo del 3 ottobre a Roma sulla libertà di informazione che vedeva tra i promotori DELLA MANIFESTAZIONE nazionale la CONDEDERAZIONE GENERALE ITALIANA DEL LAVORO.



Pino Ciampolillo

avevamo già documentato sul blog il grande successo della manifestazione

ROMA 3 OTTOBRE MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LA LIBERTA' DI STAMPA CORTEO DELLA CONFEDERAZIONE GENERALE ITALIANA DEL LAVORO







CGIL, daremo seguito a momenti di preparazione per un’iniziativa ancora più forte La CGIL conferma la propria

adesione e partecipazione

3 ottobre manifestazione a Roma per la libertà di informazione
» La firma di Epifani all'appello di Repubblica e la solidarietà al quotidiano l’Unità
» Intervista a Stefano Rodotà sulla manifestazione del 3 ottobre
Sul portale potrai seguire la diretta audio video

30/09/2009
La manifestazione nazionale a Roma per la difesa della libertà di informazione, inizialmente prevista per sabato 19 settembre, è stata rinviata al 3 ottobre dopo l’attentato di Kabul costato la vita a sei militari italiani. “Stiamo lavorando per organizzare la manifestazione a Roma il 3 ottobre con le stesse modalità”, ha riferito il segretario della FNSI, Franco Siddi. Confermata Piazza del Popolo a Roma così come l'orario (dalle 16 alle 19).

“Il rinvio è stato deciso per una ragione molto seria: la tragedia di Kabul”, ha detto Siddi nel sottolineare però che “la manifestazione non si archivia, perché i problemi non sono archiviati”, ha aggiunto spiegando che la decisione di spostare la data è stata concordata con le altre associazioni che avevano aderito, citando tra queste CGIL, ACLI, ARCI, Libertà e Giustizia, Articolo 21, Coordinamento precari della scuola, Associazione culturali e movimenti di pace.

Da parte sua la CGIL, ha fatto sapere il segretario confederale dell’organizzazione sindacale, Fulvio Fammoni, “darà seguito a una serie di azioni, in parte già programmate, che risulteranno momenti di preparazione per un'iniziativa ancora più forte".


http://www.cgil.it/DettaglioDocumento.aspx?ID=12267


48 'o muorto ca parla ... nel cimitero di Isola delle Femmine

Rinascita Isolana Pubblici I redditi degli amministratori


BENI SPROPORZIONATI RISPETTO AL REDDITO


Isola delle Femmine l’isola dei ricchi e dei poveri?


Porto Empedocle La Italcementi Potenzia l'impianto


Obbligo per i Comuni Albo Pretorio telematico da Luglio 2010

Mediatrade, indagine chiusa. Il premier rischia il processo

Cuffaro 7 ANNI Video


Cuffaro condannato a 7 anni di reclusione

Casa Giovani Costi Mutui e Risparmio Energetico




C’è un sistema infallibile per non essere accusati di mafia: non incontrare mafiosi, non andare a cena con loro né ai loro matrimoni e soprattutto non stipulare con loro “patti elettorali ferrei”. E’ dura, ma ce la si può fare.
Condividi post
Repost0
30 gennaio 2010 6 30 /01 /gennaio /2010 17:29
ISOLA DELLE FEMMINE IL SINDACATO STOPPA PONZIO PILATO
INCARICHI DIRIGENZIALI A LAVORATORI PRECARI

LA CGIL DIFFIDA IL PROFESSORE PORTOBELLO

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PERSONALE E SERVIZI



IL NEPOTISMO E' REATO.
Un sindaco o un assessore, non possono fare favoritismi a vantaggio di figli, nipoti, parenti e amici, non solo in maniera diretta, ma neppure indiretta, facendo - per esempio - vincere appalti a ditte, a patto che poi queste assumano chi vogliono loro.
La Suprema Corte, annullando una sentenza d'Appello, ha ordinato un nuovo rinvio a giudizio per tre amministratori, spiegando che ‘in tema di corruzione, l’atto d’ufficio, oggetto di mercimonio, non va inteso in senso formale, in quanto deve comprendere qualsiasi comportamento che comunque violi (anche se non in contrasto con specifiche norme giuridiche o con istruzioni di servizio) i doveri di fedeltà, imparzialità, onestà che devono essere osservati da chiunque eserciti una pubblica funzione’”
Sette gli indagati per abuso d’ufficio tra cui amministratori e consiglieri comunali
Il nucleo di valutazione dei dipendenti del comune non possedevano i titoli di studio, requisiti di legge e mancanti di esperienze professionali Requisiti richiesti: Esperti qualificati in MATERIE ECONOMICHE, Esperti in materia di ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DEL LAVORO-MATERIE IGIENICHE. INTERESSE IN ATTO PUBBLICO: I componenti del nucleo di valutazione non possono ricevere incarichi di CONSULENZA E/O COLLABORAZIONE dagli uffici diretti da dipendenti da essi valutati.
Tra i componenti del NUCLEO di valutazione vi sono anche parenti degli amministratori


ISOLA DELLE FEMMINE IL SINDACATO STOPPA PONZIO PILATO

Palermo 7 Dicembre 2007-12-17

Spett:le Comune Isola delle Femmine

Oggetto:Deliberazione di G.M. n 110 del 5.11.07 recante “Rideterminazione dotazione organica” e provvedimenti applicativi. Diffida

Con la presente la CGIL FP denuncia l’antisidacalità delle condotta tenuta dal Comune di isola delle Femmine e formula diffida a revocare, con effetto immediato, la deliberazione di G.M. 110 del 5.11.07, recante approvazione della rideterminazione della dotazione organica, nonché ogni atto applicativo della stessa.
In particolare, la predetta deliberazione 110/2007, di cui la scrivente O.S. non è mai stata informata, non è stata preceduta dalla “previa consultazione sindacale” obbligatoria sancita dall’art 6, comma 1 del D Lgs 165/2001, come recepito dall’art 7 comma 4 del CCNL di comparto del 1/4/1999, confermato dal vigente CCNL 2002/2005.
A quanto sopra si aggiunga che la predetta deliberazione, oltre a prevedere lo smembramento dei quattro originari settori, procedura che comporterà un aggravio finanziario ingiustificato in capo all’ente, dovendosi procedere alla nomina di nuovi capi settore con attribuzione della relativa indennità di posizione e di risultato, avrà indubbie ricadute sull’andamento generale dei processi occupazionali, materia, questa, oggetto di concertazione obbligatoria ai sensi dell’art 8 lettera d del CCNL 1/4/1999.
Con la presente pertanto, la scrivente OS nel formulare richiesta di concertazione ai sensi del comma 2 dell’art 8 citato, diffida Codesto Ente a sospendere senza indugio gli effetti della deliberazione emarginata in oggetto nonché di ogni atto eventualmente nelle more adottato in attuazione della medesima.
Con l’avvertenza che, in difetto di riscontro nei termini prescritti dalla contrattazione collettiva di comparto, la scrivente si vedrà costretta a tutelare le proprie prerogative gravemente pregiudicate dalla condotta del Comune di Isola delle Femmine avanti l’Autorità Giudiziaria competente.
Il Segretario della CGIL FP Michele Palazzotto

http://www.isolapulita.it


UIL PPL SEGRETERIA AZIENDALE COMUNE ISOLA DELLE FEMMINE
Prot 10 5. dicembre 2007-12-17
AL CAPO DEL 1° SETTORE AMMINISTRATIVO
E p.c. Al Signor Sindaco
Al Segretario Comunale-Direttore Generale
Alle OOSS Aziendali
Alla RSU
Ai Lavoratori Comunali
Alla UIL FPL Segreteria Provinciale di Palermo
Oggetto: Richiesta revoca delle deliberazioni del capo del 1° Settore amministrativo n 387-388 e 389 del 16.11.07 riguardanti la indizione di procedure selettive per progressioni verticali per posti diversi.
Con le determinazioni in oggetto si è proceduto alla indizione di selezioni ai sensi dell’art 4 del CCNL 31.3.1999 per il passaggio dalla categoria A alla B e dalla categoria C alla D, ma non anche per il passaggio dalla categoria B alla C, come previsto dalla deliberazione della GM 44 del 6.4.2007, modificata dalla deliberazione n 49 del 16.4.2007 che approva il programma dei fabbisogni del personale prescritto dall’art 39 della legge 449/97.
Si nota prioritariamente che il richiamo, contenuto nei rispettivi avvisi di selezione approvati ed allegati alle determine in oggetto, all’art 26 del CCDI approvato dalla D.T nella seduta del 7.12.1999, che regolamenta alcuni aspetti della procedura selettiva, invalida per ciò stesso il provvedimento dal momento che il CCDI/199 ha cessato di esistere a seguito dell’entrata in vigore del nuovo CCDI sottoscritto dalla D.T. del 5 maggio 2006 il quale al riguardo non prevede nulla se non che l’Ente deve prioritariamente concordare con le OO.SS. le procedure selettive per il passaggio dei dipendenti alla categoria immediatamente superiore, procedure che dovranno essere poi recepite con provvedimento dell’organo esecutivo, come infatti è stabilito dagli art 4 e 16 comma 2 lettera a del CCNL del 31.3.99 secondo cui i criteri generali della disciplina dello svolgimento delle selezioni per i passaggi tra categorie debbono essere adottati dal Comune previa espressa e specifica concertazione con le OO.SS.
Non risulta però che ciò sia mai compiutamente avvenuto né che sia stato adottato apposito Regolamento. Rimane in vigore il Regolamento degli Uffici e servizi che disciplina agli art 96 e seguenti soltanto concorsi interni per i titoli datati addirittura in epoca anteriore al CCNL del 31.3.99 norme rimaste pressoché invariate anche dopo le modifiche apportate nel 2002, alle quali tra l’altro non è stata data completa applicazione, e comunque da modificare per quanto sopra esposto.
Manca inoltre l’assunzione dell’impegno di spesa che deve essere obbligatoriamente previsto in quanto le selezioni fanno parte della priorità per l’anno in corso stabilite dal programma di fabbisogno del personale di cui alla deliberazione della G.M. suddetta procedura che viene invece rinviata ad un momento successivo, e cioè all’atto di inquadramento sulla base della disponibilità finanziarie dell’Ente.
Per questi motivi si invita la S.V. ai sensi dell’art 10 comma 3 del vigente CCDI a volere revocare gli atti indicati in oggetto ed a riproporli dopo concordati con le OO.SS i criteri di cui sopra e dopo il loro recepimento nell’ordinamento comunale
Il Segretario Aziendale

http://www.isolapulita.it

DELIBERAZIONE GIUNTA COMUNALE N 70 DEL 3.7.07 ESECUZIONE IMMEDIATA
Oggetto Bilancio 2007 Definizione degli indirizzi operativi per lo sviluppo dei provvedimenti gestionali relativi alle attività istituzionali del comune, individuazione dei capitoli di spesa affidati alla gestione dei responsabili dei settori.
Su disposizione del Sindaco il Direttore Generale sottopone alla Giunta Comunale la seguente proposta avente per oggetto: Bilancio 2007 Definizione degli indirizzi operativi per lo sviluppo dei provvedimenti gestionali relativi alle attività istituzionali del comune, individuazione dei capitoli di spesa affidati alla gestione dei responsabili dei settori.
IL DIRETTORE GENERALE
Vista la deliberazione consiliare 19 del 7.6.07 con la quale è stato adottato il bilancio di pervisione 2007, ed i relativi allegati;
Visto l’art 107 comma 1 del D.Lgs 18.8.2000 n 267 che prevede “Spetta ai dirigenti la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri e le norme dettati dagli statuti e dai regolamenti.. Questi si uniformano al principio per cui i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo spettano agli organi di governo, mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo.
Richiamato l’art 4 comma 2 del D Lgs 30.2.2001 n 165, laddove dispone: “Ai dirigenti spetta l’adozione degli atti e dei provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno, nonché la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Essi sono responsabili in via esclusiva dell’attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati.
Visto l’art 169 del D.Lgs 267/2000, secondo cui “1 Sulla base del bilancio di previsione annuale deliberato dal consiglio, l’organo esecutivo definisce, prima dell’inizio dell’esercizio, il pianon esecutivo di gestione, determinando gli obiettivi di gestione ed affidando gli stessi, unitamente alle dotazioni necessarie, ai responsabili dei Servizi. 2 Il piano esecutivo di gestione contiene una ulteriore graduazione delle risorse delle entrate in capitoli, dei servizi in centri di costi e degli interventi in capitoli. 3 L’applicazione dei commi 1 e 2 del presente articolo è facoltativa per gli enti locali con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti e per le comunità montane”;
Ritenuto necessario, seppure questo Comune consta di una popolazione inferiore ai 15.000 abitanti, avvalersi della facoltà di dotarsi del PEG, in quanto trattasi di uno strumento dei principi dell’ordinamento vigente in tema di enti locali;
Visto l’allegato Piano Esecutivo di Gestione, proposto dal Direttore Genrale ai sensi dell’art 108, comma 1 del D.Lgs 267/2000, predisposto ai sensi del successivo art 169, comprendente, per ogni centro di responsabilità, l’elenco dei relativi centri di costo, centri gestori, obiettivi gestionali, capitoli di spesa e di entrata, assegnazione delle risorse umane, attribuzione delle risorse strumentali e dei beni patrimoniali e livelli di attività previsti;
Dato atto che gli “obiettivi gestionali” contenuti nell’allegato PEG sono stati concordati con il Direttore Generale con i responsabili dei centri di responsabilità, e sono da ritenersi a tutti gli effetti validi quali “Piano dettagliato di obiettivi” ai sensi del conbinato disposto dell’art 108 comma 1 con l’art 197 comma 2 lettera a) del D.Lgs 267/2000;
Dato altresì atto che nel sopraccitato piano gli obiettivi sono individuati i risultati che l’amministrazione intende cogliere mediante l’opera di attuazione del PEG da parte dei responsabili dei servizi;
Preso atto della riforma generale relativa all’ordinamento contabile e finanziario, nonché all’ordinamento delle autonomie locali, con particolare riferimento al disegno di separazione dei ruoli tra organi politici (Giunta) ed organi tecnici (responsabili dei settori) e ritenuto quindi il Piano esecutivo di gestione strumento non unicamente finanziario, ma di programmazione;
Ritenuto, per quanto sopra evidenziato, di individuare quali responsabili della gestione del PEG e del conseguimento dei risultati previsti i seguenti responsabili di settori:
Sig Pirrone Nunzia responsabile del Settore 1° Amministrativo incaricato con D.S. n 13 del 28 giungno 2007;
Rag Biagio Fontanetta responsabile del 2° Settore Economico Finanziario incaricato con D.S. n 6 del 28 febbraio 2002;
Arch D’Arpa Sandro responsabile del 3° Settore Tecnico incaricato con D.S. n 32 del 16.11.2005;
Signor Croce Antonio responsabile del Settore 4° Polizia Municipale incaricato con D.S. 53 del 29.12.2003;
Dato atto che ai sensi dell’art 177 del già citato D.Lgs 267/2000 “1 Il responsabile del servizio, nel caso in cui ritiene necessaria una modifica della dotazione assegnata per sopravvenute esigenze successive all’adozione degli atti di programmazione, propone la modifica con modalità definite dal regolamento di contabilità;
Precisato che le spese continuative e ricorrenti, derivanti da delibere consiliari o di giunta e da contratti saranno effettuate dai responsabili dei servizi a valere sui fondi ad essi assegnati;
Visto il vigente regolamento di contabilità;
PROPONE
1)Di approvare il Piano Esecutivo di gestione allegato alla presente deliberazione definito per ciascuna risorsa ed intervento in capitoli e in articoli, in conformità con il bilancio di previsione 2007 (allegato A);
2)Di affidare ai responsabili dei servizi indicati in premessa la realizzazione degli obiettivi unitamente alle risorse necessarie;
3)Di autorizzare i responsabili dei settori adottare atti di gestione relativi ad attività istituzionali connesse a funzioni e compiti che il comune deve obbligatoriamente svolgere o che devono essere necessariamente sviluppate in modo continuativo, nel rispetto degli indirizzi individuati in premessa;
4)Di decidere che ciascun responsabile di servizio provvederà, altresì, all’attivazione delle procedure di acquisizione delle entrate di propria competenza, fornendo comunicazione al settore bilancio per la conseguente annotazione nelle scritture contabili;
5)Dare atto che le spese relative al personale ed all’ammortamento mutui allocate in ciascun centro di responsabilità vengono gestite per specifica competenza rispettivamente dal centro di responsabilità Personale e dal centro di responsabilità Bilancio e Programmazione Finanziaria;
6)Di stabilire che le variazioni contabili al bilancio ed al PEG e le relative modifiche agli stanziamenti sia in diminuzione che accrescitive costituiscono automatica modifica delle assegnazioni di fondi ai dirigenti;
7)Di riservarsi ulteriori integrazioni e puntualizzazioni qualora nel corso della gestione se ne verifichi la necessità.
Pareri ai asnsi degli art 151 art 153 c 4 del D.lgs 267/200
Ai sensi e per gli effetti dell’ art 151 si esprime parere favorevole sulla regolarità contabile, si attesta inoltre ai sensi dell’art 153 comma 4 la veridicità delle previsioni di entrata e la compatibilità delle previsioni di spesa, avanzate dai vari servizi iscritti nel bilancio di previsione anno 2007-12-12



AL SIGNOR Sindaco
E p.c. al Signor Direttore Generale
E p.c. Commissione di Garanzia per la Trasparenza Raccomandata Ric Rit
L’imparzialità delle Pubbliche Amministrazioni e la verifica
delle situazioni patrimoniali
Via generale Magliocco 46
90141 Palermo
E p.c.Alle OO.SS. Aziendali
E p.c. Alla U.I.L. F.P.L. Segreteria Provinciale di Palermo

Oggetto: Incarico di responsabile posizione organizzativa 1° Settore

La S.V. ponendo fine all’anomala situazione protrattasi dal 2002 ad oggi, dell’affidamento cioè della posizione di Capo del 1° Settore Amministrativo e delle relative funzioni dirigenziali al Direttore Generale, che l’Assessorato Regionale famiglia e politiche sociali in casi analoghi in latri Comuni ha giudicato sempre illegittimo e tale da comportare l’annullamento di tutti gli atti adottati, senza pensare minimamente a definire prioritariamente la situazione organizzativa dell’Ente con il ripristino almeno dei Settori originariamente istituiti negli anni 90, poi moltiplicati all’iverosimile ed infine in gran parte assurdamente cancellati con grave danno per l’efficienza dei servizi, ha posto in essere a parere della scrivente O.S. una altrettanta anomala situazione illegittima, e cioè quella di affidare il 1° megasettore amministrativo intuitu personae senza alcun rispetto delle regole di correttezza amministrativa e senza operare alcuna comparazione, fatto che mortifica la professionalità e le aspettative di tutti quei dipendenti che in passato analoga attività di capo Settore avendo anche maggiori titoli e requisiti professionali dell’attuale beneficiaria, così come già avvenuto in occasione della esemplare copertura del posto di Comandante VV.UU. e dell’attribuzione allo stesso delle funzioni dirigenziali.
Si rappresenta intanto che il vigente regolamento sull’ordinamento degli Uffici e dei servizi non è conforme a norma essendo stato modellato su un regolamento di grosse città dove, tanto per fare un esempio, le funzioni dei Capi Settori coincidono con quelle dei Dirigenti e non è pertanto applicabile a questo Comune ed è totalmente da ridefinire.
Si rappresenta inoltre che la S.V. non poteva nominare, come ha fatto, trattandosi di un atto di gestione, il Capo del 1° Settore, posto vuoto che andava coperto prima dell’attribuzione delle funzioni dirigenziali in base alle previste normali procedure e men che meno poteva nominare responsabile del 1° Servizio (posto anch’esso vuoto) lo stesso Capo del 1° Settore, intendosi assorbita la funzione di Capo Servizio da quella del capo Settore, finché il posto è vuoto o non assegnato, non potendosi concentrare nella stessa persona le funzioni di controllore e controllato od essere contemporaneamente capo e dipendente di se stessi.
Si evidenzia ancora la mancata determinazione del quantum e la mancata assunzione del relativo impegno di spesa.
Si fa presente infine che nei piccoli Comuni la normativa applicabile è soltanto quella derivante dall’art 11 del CCNL 31/3/199 e dall’art 15 del CCNL 22/1/2004 che consente l’affidamento delle funzioni dirigenziali esclusivamente ai titolari di posizioni apicali formalmente attribuite mediante regolari e formali coperture dei relativi posti ai sensi di legge.
Per quanto sopra evidenziato, si invita la S.V. a revocare la propria determinazione n 13 del 28.6.07 ed a concertare con le OOSS il ripristino dell’originario assetto organizzativo, composto da circa 6 settori, che si continua a ritenere molto equilibrato ed in linea con la maggior parte dei Comuni, compresi quelli viciniori, oppure l’adozione di un nuovo modello organizzativo con la copertura dei posti di Capo Settore che si andranno a prevedere e con l’attribuzione agli stessi delle funzioni dirigenziali.
Diversamente verranno intraprese tutte le iniziative volte all’annullamento dell’atto di che tratasi ed alla continua ed instancabile sensibilizzazione perché si pervenga in tempi brevi ad una nuova e razionale struttura organizzativa.




AL SIGNOR Sindaco 24.7.07
E p.c. al Signor Direttore Generale
E p.c. Commissione di Garanzia per la Trasparenza Raccomandata Ric Rit
L’imparzialità delle Pubbliche Amministrazioni e la verifica
delle situazioni patrimoniali
Via generale Magliocco 46
90141 Palermo
E p.c.Alle OO.SS. Aziendali
E p.c. Alla U.I.L. F.P.L. Segreteria Provinciale di Palermo

Oggetto: Determina del Sindaco n 18 del 5.7.07
Non comprendiamo perché la S.V., abbia adottato l’atto in oggetto indicato, atto di pura gestione amministrativa, non avendone la competenza e rendendolo nullo di pieno diritto.
La invitiamo pertanto a revocarlo e a farlo adottare a chi di competenza, previa definizione dei criteri generali per il conferimento delle mansioni superiori.
Si coglie l’occasione per ricordare che contestualmente alla nomina, e comunque entro novanta giorni dalla data in cui i dipendenti verranno adibiti a svolgere mansioni superiori, dovranno essere avviate le procedure per la copertura dei corrispondenti posti vacanti di organico, ai sensi dell’art 56 del D.Lgs 29/1993 e successive modificazioni e dell’art 8 del CCNL 14/9/2000, trasfusi nellart 12 del Regolamento degli Uffici e dei servizi comunali.




AL SIGNOR Sindaco 24.7.07
E p.c. al Signor Direttore Generale
E p.c. Commissione di Garanzia per la Trasparenza Raccomandata Ric Rit
L’imparzialità delle Pubbliche Amministrazioni e la verifica
delle situazioni patrimoniali
Via generale Magliocco 46
90141 Palermo
E p.c.Alle OO.SS. Aziendali
E p.c. Alla U.I.L. F.P.L. Segreteria Provinciale di Palermo

Oggetto: Determina del Sindaco n 16 del 3.7.07

Non comprendiamo perché la S.V., abbia adottato l’atto in oggetto indicato soltanto per il Capo 3°Settore Tecnico e non anche per i capi degli altri Settori, che ci risultano anch’essi privi di supplenti “pro-tempore”.
La invitiamo pertanto a provvedere.






AL SIGNOR Sindaco 24.7.07
E p.c. al Signor Direttore Generale
E p.c. Commissione di Garanzia per la Trasparenza Raccomandata Ric Rit
L’imparzialità delle Pubbliche Amministrazioni e la verifica
delle situazioni patrimoniali
Via generale Magliocco 46
90141 Palermo
E p.c.Alle OO.SS. Aziendali
E p.c. Alla U.I.L. F.P.L. Segreteria Provinciale di Palermo

Oggetto: Deliberazione G.M. 69 del 29.6.2007 Indirizzi gestionali per la stabilizzazione del personale precario (Legge 296/2006-Finanziaria 2007)


Non comprendiamo perché la G.M.., abbia adottato l’atto in oggetto indicato, dal momento che nel Comune non vi è personale precario subordinato o parasubordinato, riconducibile alla fattispecie prevista dalla normativa in oggetto, da stabilizzare.
A meno che non si voglia fare riferimento ai n 2 professionisti tecnici legati al Comune da rapporti professionali. Ma essi non rientrano assolutamente nella ipotesi prevista dalla legge, non possedendo i requisiti richiesti per la stabilizzazione.
Il loro infatti è soltanto un rapporto professionale, non di lavoro flessibile.
Da liberi professionisti esercitano infatti una propria attività professionale, contestualmente al rapporto che li lega al Comune, sulla base della loro iscrizione a specifici ABI PROFESSIONALI, essendo titolari di partita IVA e rilasciando per la loro attività e prestazioni regolari fatture.
Si invita pertanto la S.V. a fare revocare l’atto suddetto.

Comitato Cittadino Isola Pulita


Postato da Gregory, zannelli.gregorio.gregorio06@gmail.com al fine di ulteriormente arricchire e completare l’informazione per una correta opportunità di valutazione degli avvenimenti e dei protagonisti politici del paese.



http://www.isolapulita.it
Condividi post
Repost0
30 gennaio 2010 6 30 /01 /gennaio /2010 17:25
Sindaco Portobello ti faccio da stampella?



CGIL NAZIONALE
Per conoscenza al Segretario Nazionale
Guglielmo Epifani
Corso D’Italia 25
00198 ROMA RM
mailto http://www.cgil.it/

Nei giorni scorsi mi è stata recapitata una raccomandata r.r., da parte della segreteria territoriale di Isola delle Femmine della Confederazione Generale Italiana del Lavoro C.G.I.L., in cui mi si intima di astenermi a pubblicare una ipotetica missiva, i cui contenuti sarebbero falsi, tendenziosi, calunniosi, denigratori e diffamatori. Una eventuale mia decisione contraria alla volontà espressa dalla C.G.I.L. mi farebbe incorrere in denuncia legale.


Con la presente domando ufficialmente alla segreteria territoriale C.G.I.L. di Isola delle Femmine:



- Di quale missiva si parla nella raccomandata e quali sono i contenuti della stessa?

- Chi sarebbe eventualmente calunniato, denigrato e/o diffamato, da una missiva di cui non se ne conosce nemmeno l'esistenza?

Occorre qui menzionare che a diversi cittadini (ben selezionati) è arrivata la medesima raccomandata, si prefigura quindi, molto chiaramente una intenzionalità intimidatoria ricattatoria ed offensiva da parte dell'estensore della raccomandata, contro cittadini che hanno la sola colpa di essere impegnati politicamente e socialmente a difesa dei diritti della trasparenza e della denuncia delle lobby affaristiche e clientelari.
L’estensore della raccomandata aveva forse l’obiettivo di creare discussione e litigi nelle famiglie, intimorire mettere la museruola ai protagonisti della vita politica Isolana?
L’estensore della raccomandata aveva forse di lanciare una ben organizzata provocazione contro degli onesti cittadini?

In via cautelativa personalmente mi sono recato presso la stazione dei carabinieri per denunciare l'accaduto.


Il ricevimento della raccomandata mi ha creato un certo imbarazzo, mai, dico mai, mi sarei aspettato questa grande intimidazione: la C.G.I.L. che mette il bavaglio all'informazione! Vi è stato un corto-circuito della informazione tra la C.G.I.L. nazionale e la C.G.I.L. sezione territoriale di Isola delle Femmine?

Visto la situazione di crisi politica amministrativa a Isola delle Femmine, è forse ipotizzabile che C.G.I.L. di Isola delle Femmine si presti a fare da stampella alla giunta Portobello?



Conosco bene, se non altro per la mia provenienza politica (mio padre in famiglia ci faceva “mangiare” pane –quello che c’era- e Giuseppe Di Vittorio a iosa), la posizione della C.G.I.L. nazionale sulla libertà di stampa, sulla libera circolazione dell'informazione sui diritti sanciti dalla Costituzione.

Non vorrei che la cultura delle regole ad personam abbia ormai preso il sopravvento anche in Persone istituzionalmente stipendiate a difendere:

LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI

slogan urlato lungo tutto il corteo del 3 ottobre a Roma sulla libertà di informazione che vedeva tra i promotori DELLA MANIFESTAZIONE nazionale la CONDEDERAZIONE GENERALE ITALIANA DEL LAVORO.



Pino Ciampolillo

avevamo già documentato sul blog il grande successo della manifestazione

ROMA 3 OTTOBRE MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LA LIBERTA' DI STAMPA CORTEO DELLA CONFEDERAZIONE GENERALE ITALIANA DEL LAVORO







CGIL, daremo seguito a momenti di preparazione per un’iniziativa ancora più forte La CGIL conferma la propria

adesione e partecipazione

3 ottobre manifestazione a Roma per la libertà di informazione
» La firma di Epifani all'appello di Repubblica e la solidarietà al quotidiano l’Unità
» Intervista a Stefano Rodotà sulla manifestazione del 3 ottobre
Sul portale potrai seguire la diretta audio video

30/09/2009
La manifestazione nazionale a Roma per la difesa della libertà di informazione, inizialmente prevista per sabato 19 settembre, è stata rinviata al 3 ottobre dopo l’attentato di Kabul costato la vita a sei militari italiani. “Stiamo lavorando per organizzare la manifestazione a Roma il 3 ottobre con le stesse modalità”, ha riferito il segretario della FNSI, Franco Siddi. Confermata Piazza del Popolo a Roma così come l'orario (dalle 16 alle 19).

“Il rinvio è stato deciso per una ragione molto seria: la tragedia di Kabul”, ha detto Siddi nel sottolineare però che “la manifestazione non si archivia, perché i problemi non sono archiviati”, ha aggiunto spiegando che la decisione di spostare la data è stata concordata con le altre associazioni che avevano aderito, citando tra queste CGIL, ACLI, ARCI, Libertà e Giustizia, Articolo 21, Coordinamento precari della scuola, Associazione culturali e movimenti di pace.

Da parte sua la CGIL, ha fatto sapere il segretario confederale dell’organizzazione sindacale, Fulvio Fammoni, “darà seguito a una serie di azioni, in parte già programmate, che risulteranno momenti di preparazione per un'iniziativa ancora più forte".


http://www.cgil.it/DettaglioDocumento.aspx?ID=12267


48 'o muorto ca parla ... nel cimitero di Isola delle Femmine

Rinascita Isolana Pubblici I redditi degli amministratori


BENI SPROPORZIONATI RISPETTO AL REDDITO


Isola delle Femmine l’isola dei ricchi e dei poveri?


Porto Empedocle La Italcementi Potenzia l'impianto


Obbligo per i Comuni Albo Pretorio telematico da Luglio 2010

Mediatrade, indagine chiusa. Il premier rischia il processo

Cuffaro 7 ANNI Video


Cuffaro condannato a 7 anni di reclusione

Casa Giovani Costi Mutui e Risparmio Energetico




C’è un sistema infallibile per non essere accusati di mafia: non incontrare mafiosi, non andare a cena con loro né ai loro matrimoni e soprattutto non stipulare con loro “patti elettorali ferrei”. E’ dura, ma ce la si può fare.
Condividi post
Repost0

Presentazione

Link