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26 ottobre 2009 1 26 /10 /ottobre /2009 13:02
LICENZA EDILIZIA IN SANATORIA GAMBINO GIOVANNI AGOSTO/09
COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE PROVINCIA DI PALERMO

SANATORIA – ABUSIVISMO E CONTROLLO DEL TERRITORIO


CONCESSIONE EDILIZIA IN SANATORIA N.17 DEL 10 agosto 2009


IL RESPONSABILE DEL I I I SETTORE


Vista l’istanza prot. 2461 del 28/02/1995 nome di Gambino Giovanni,


omissis ai sensi D.Lgs n. 196/03 sulla tutela dei dati personali, nella qualità di


proprietario dell’immobile sito nel Comune di Isola delle Femmine, passaggio dello Scoiattolo n. 11, tendente ad ottenere il rilascio della concessione edilizia in sanatoria si sensi della L. 734/94, per le opere realizzate abusivamente;


Accertato che le opere abusive consistono in:


realizzazione in assenza di concessione edilizia di un corpo ad unica elevazione fuori terra con volume complessivo pari a mc. 97,91 e superficie coperta di circa mq. 52,70;


Vista la concessione edilizia in sanatoria n. 11 del 13 maggio 2009, rilasciata ai sensi della L. 47/85 per realizzazione in assenza di concessione edilizia di un corpo a due elevazioni fuori terra con volume complessivo pari a circa mc. 750 e superficie coperta pari a circa mq. 124,12;


Accertato che il sig. Gambino Giovanni sopra generalizzato ha titolo per richiedere la concessione edilizia in sanatoria per la qualità di proprietario come risulta dall’atto di vendita del 22/10/1975, notaio Salvatore Orlando di Cinisi n. rep. 100752 racc. 25101 trascritto a Palermo il 11/11/1975 al n. 17713;


Vista la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà resa in data 26/02/1999 dal Sig. Gambino Giovanni, dalla quale si evince che le opere abusive sono state realizzate prima dell’anno 1993;


Visti la relazione tecnica e gli elaborati grafici relativi alla richiesta di cui alla L 724/94, redatti dall’Ing. Mario Sanfilippo, iscritto all’Albo degli Ingegneri della Provincia di Palermo al n° 3133;


Vista la richiesta di parere presentata alla Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo il parere reso dalla Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Palermo il 25/02/1999;


vista la successiva nota prot. 12753 del 03/11/2004 con la quale la ditta comunica alla Soprintendenza l’intendimento ad avvalersi del parere reso favorevole col silenzio ai sensi dell’art. 17 della L. R. 04/2003


Visto il parere dal punto di vista igienico-sanitario espresso dal Responsabile d’Igiene Pubblica del D.S.B. di Carini il 25/02/2009 prot. n. 298/IP assunto al protocollo del Comune di Isola delle Femmine al n 1802/3454 del 26/02/2009 favorevole a condizione che l’immobile venga adibito esclusivamente a locale di sgombero e box e che il piccolo wc venga provvisto di impianto di aerazione forzata;


Vista la perizia giurata dall’ing Mario Sanfilippo, iscritto all’ordine degli ingegneri della Provincia di Palermo al n. 2133, introitato al protocollo di questo Comune in data 04/03/1999 n. 2969, attestante lo stato e la consistenza delle opere abusive;


Vista la relativa documentazione catastale (relativa sia al corpo ad unica elevazione fuori terra che al copro principale a due elevazioni fuori terra oggetto di concessione edilizia in sanatoria n. 11/09), da cui si evince che l’immobile di che trattasi risulta censito al N.C.E.U. di Isola delle Femmine al foglio di mappa 3 particella 595 sub 1 categoria A/7 cl. 3;


Visto il certificato di idoneità sismica redatto dall’ing Mario Sanfilippo, iscritto all’ordine degli ingegneri della Provincia di Palermo al n. 2133, introitato al protocollo di questo Comune in data 04/03/1999 n. 2969;


Vista la documentazione fotografica;


Accertato che la ditta ha provveduto ad effettuare il pagamento delle somme dovute a titolo di oblazione e oneri di concessione (richieste con note dell’U.T.C. prot. 10639 del 11/09/1998), come risulta dalla ricevute di versamento agli atti dell’U.T.C., e che le somme sono da ritenersi congrue;


Viste le leggi 47/85, 724/94 L. R. 04/2003° successive modifiche ed integrazioni e L.R. 37/85 e successive modifiche ed integrazioni;


Visto il comma 1 dell’art.39 della L. 724/94 con le modifiche introdotte dall’art. 2 comma 37 lett. B della L. 662/96 e riscontrato che nulla osta al rilascio della concessione edilizia in sanatoria.


R I L A S C I A


Al sig. Gambino Giovanni, omissis ai sensi D.Lgs n. 196/03 sulla tutela dei dati personali, nella qualità di proprietario dell’immobile sito nel Comune di Isola delle Femmine, passaggio dello Scoiattolo n. 11, la concessione edilizia in sanatoria ai sensi della L. 724/94, per le opere realizzate abusivamente consistenti nella realizzazione in assenza di concessione edilizia di un corpo ad unica elevazione fuori terra con volume complessivo pari a mc. 97,91 e superficie coperta di circa mq. 52,70 censito al N.C.E.U. al foglio di mappa 3 particella 595 sub 1 categoria A/7 classe 3, ricadente in zona “E” del P.R.G. vigente del Comune di Isola delle Femmine (Pa) il tutto come riportato negli elaborati grafici che allegati alla presente, ne fanno parte integrante e sostanziale.


La presente concessione edilizia in sanatoria viene rilasciata fatti salvi i diritti dei terzi.


A norma dell’art. 36 della L.R. 71/78 la presente Concessione Edilizia in Sanatoria sarà trascritta presso la Conservatoria dei RR.II. di Palermo, con carico della spesa al concessionario.


Il Responsabile del Settore


Arch. Sandro D’Arpa


SI CERTIFICA


Su conforme relazione del messo comunale, che la presente concessione è stata pubblicata all’albo pretorio, ai sensi dell’art.37 della L.R. 71/78 per 15 giorni consecutivi, dal ___________ al _____________ e che contro la stessa _____ sono stati presentati opposizioni o reclami.


Isola delle Femmine_________


Il Segretario Comunale


Dr. Manlio Scafidi


 


Cristiano Bevilacqua: L’urbanistica nella sua evoluzione


http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/05/lurbanistica-nella-sua-evoluzione.htm


 


CONDONO EDILIZIO CORTE COSTITUZIONALE SENT 54/2009


http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/03/condono-edilizio-corte costituzionale_04.html



MONITORAGGIO ABUSIVISMO EDILIZIO


http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/09/monitoraggio-abusivismo-edilizio.html


 


LICENZA EDILIZIA LA FATA MARIA ANTONIA TOIA


http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/01/licenza-edilizia-la-fata-maria-antonia.html


 


LICENZA EDILIZIA POMIERO


http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/05/licenza-edilizia-pomiero-maria-grazia.html


 


LICENZA EDILIZIA BRUNO ROSARIO GRECH


http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/05/le-dimissioni-di-marcello-cutino.html


 


LICENZA EDILIZIA IN SANATORIA GAMBINO GIOVANNI


http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/05/acquario-marino-isola-delle-femmine.html



LICENZA EDILIZIA IN SANATORIA VASSALLO ANTONIETTA


http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/05/licenza-edilizia-in-sanatoria-vassallo.html


 


LICENZA EDILIZIA IN SANATORIA RIZZO PROVVIDENZA


http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/01/licenza-edilizia-in-sanatoria-rizzo.html



LICENZA EDILIZIA IN SANATORIA DI LORENZO PIETRO


http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/07/commissione-edilizia.html



LICENZA EDILIZIA IN SANATORIA RIZZO ROSALIA


http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/03/amaro-per-i-dipendenti-it.html



LICENZA EDILIZIA IN SANATORIA DI LORENZO EMANUELE


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LICENZA EDILIZIA IN VARIANTE CARDINALE ORAZIO


http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/03/undifettonelladonna.html


 


LICENZA EDILIZIA SCALICI GIUSEPPE


http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/03/oggetto-autorizzazione-integrata-amb.html


 


LICENZA EDILIZIA TINNIRELLO


http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/05/la-battaglia-navale-di-portobello.html


 


LICENZA EDILIZIA GIAMBONA


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LICENZA EDILIZIA LO BELLO /RALLO


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26 ottobre 2009 1 26 /10 /ottobre /2009 12:58
FAS O POR TUTTO VA BENE, PURCHE' SI POSSA SPRECARE
FAS o POR, tutto va bene, purché si possa sprecare. Ecco come è possibile spendere 480 mila euro per … nulla




Mamma Regione !

17 AGOSTO 2009

Mamma Regione !

La grande battaglia dell’autonomia del governo regionale si è conclusa con l’ottenimento degli agognati FAS. Tutto il can can messo in piedi aveva un fine meno nobile di quello dell’autonomia politica della Sicilia. Svenduta ancora una volta e questa volta da un governo a guida autonomista!

Come si spenderanno i FAS lo sapremo presto, anzi, qualcosa già sappiamo e la vasta paltea di forestali comincia a sfregarsi le mani per la contentezza.

Il problema quindi era racimolare ancora soldi per poter continuare a sperperare senza un vero progetto economico, politico e infrastrutturale.

I soldi in Sicilia si spendono così, senza motivo e come scusa, nel caso che vi andiamo a sottoporre : “…i soldi ce li hanno assegnati, parte sono comunitari e parte regionali, o li spendiamo oppure li dobbiamo restituire” Cosa che sarebbe eticamente ed amministrativa corretta. ” …. Ma così l’anno successivo la Regione rischia di vedersi ridurre i finanziamenti comunitari” . Perchè sarebbe evidente che la Regione è incapace di attuare progetti seri… E qui sarebbe interessante che qualcuno indicasse le singole spese ed i singoli progetti per capire quanti soldi pubblici si sarebbero buttati al mare.

La risposta è dell’Assessorato Cooperazione e Pesca che nel 2009 ha assegnato al Comune di Marsala ben 593 mila, per “scorrimento della graduatoria” con l’obbligo di “chiudere” entro il 30 giugno 2009, su un progetto presentato nel 2004 dall’amministrazione di Marsala, dal Consorzio Universitario di Trapani e dal GAL Lylibeo (disciolto per costituire un soggetto a capitale unico che vede ne di Marsala, per realizzare il progetto “promuovere i prodotti della pesca dell’area del comune di Marsala e azioni di supporto alle aziende di trasformazione dei prodotti ittici per la certificazione di qualità”.

Logica e sana amministrazione avrebbe dovuto suggerire all’amministrazione di Marsala di “restituire al mittente” i soldi specificando che Marsala non ha una flotta peschereccia e non ha una industria ittica tale da giustificare una spesa di un miliardo delle vecchie lire per promuoverle. E qui viene spontanea una domanda perché questi finanziamenti vengono valutati da una commissione: ”possibile che nessuno dei membri leggendo le tre paginette inviate come progetto si siano resi conto che a Marsala non esiste una vera flotta peschereccia e che il poco pescato è già insufficiente per il mercato cittadino?

Ma tant’è …

Eppure, ci risulta che il Sindaco della città di Palma di Montichiaro abbia restituito all’assessorato l’intero finanziamento per un progetto analogo a quello di Marsala perché: ” …la città ha economia a prevalentenza “agricola”". Esattamente come Marsala …

Del progetto di Marsala ne abbiamo parlata prima dello spreco (vedi (http://www.osservatorio-sicilia.it/2009/6119/480-mila-euro-per-promuovere-il-pesce-all,) oggi, ritorniamo sull’argomento con una analisi approfondita di come sono stati spesi i soldi pubblici e quanti enti, tra cui il Consorzio Universitario della Provincia di Trapani che vede Presidente del CDA il Senatore Antonio D’ALI’ (PDL) e come consigliere con diritto di voto l’avv. Stefano Pellegrino (Commissario UDC per Marsala) e aziende hanno beneficiato di “incarichi” quali quello relativo all’acquisto di un libretto della Almond Tree dal titolo “La pesca artigianale nella fascia costiera del comune di Marsala”, e di un libro della Officinae s.r.l. dal titolo “Vi piace il mare?” , per cercare di capire come si spreca il denaro pubblico in Sicilia

Cominciamo subito col dire che una manifestazione di questo tipo, di norma, prevede una spesa di circa 80% in azioni reali e 20& di organizzazione e studi tecnici. Nel caso della manifestazione di Marsala ci troviamo di fronte ad una spesa complessiva di 453 mila euro quasi interamente utilizzati per “teorie” discutibili, molte delle quali assolutamente non necessarie considerato che non esiste una flotta peschereccia e che tutte le aziende di trasformazione del pescato di Marsala (due in tutto) hanno in funzione il sistema di tracciabilità del prodotto e sono già abbondantemente certificate ISO (14001) e non necessitano certo di linee guida per certificazioni o varie che peraltro sono obbligatorie per legge.

Spese che appaiono assolutamente inutili anche in considerazione della notevole letteratura di settore reperibile, tra l’altro, anche in internet.

Degli incarichi esterni l’unico che appare avere una logica, anche se non in prospettiva per il tipo di missione svolta, è quello assegnato all’Università di Messina che ha realizzato una “Analisi chimica e biochimica” di quattro tipologie di pesce, tra i quali la razza, il sauro e il pesce spada, presenti nello specchio di mare antistante Marsala.

La parte promozione (?) appare svolta in due fasi, la prima con due missioni istituzionali all’estero dal costo complessivo di 41.181,80 euro di cui 18 mila per onorari all’agenzia Koinè per l’organizzazione di una missione all’estero ed incontri con buyers di cui non è dato di sapere chi e quali società di import rappresentavano, etc., e di cui non è dato di sapere né i contenuti del servizio reso e soprattutto non è disponibile alcun programma della missione stessa; la seconda, con una missione di incoming di tre giorni organizzata dalla società Lattanzio & Associati dal costo complessivo a pacchetto (cioè senza dimostrazione delle spese) di 120 mila euro.

Per 120 mila euro, secondo il programma reso noto dall’Amministrazione comunale di Marsala, Lattanzio & Associati ha organizzato l’invito ai quindici operatori (?), i trasferimenti e la logistica per un costo presumibile di 1.500 euro a persona complessivamente. Quindi organizzare una cena di Gala e due pranzi, uno presso il ristorante TIBURUN e l’altro San Carlo (80 invitati alla cena per un costo presumibile di 100 euro a persona) mentre al ristorante non è dato di sapere quante persone erano presenti ma si presume siano state solo quelle relative al progetto, una cinquantina compresi gli operatori (?) e al costo medio di circa 50 euro a persona. Una conferenza stampa, due visite agli stabilimenti di trasformazione di Marsala (Eurofish ed Euroittica), ed infine visita al mercatino del pesce ((circa 6/7 stalli di vendita in tutto nelle migliori occasioni (vedasi foto)), pomposamente chiamato “mercato” del pesce, che si trova proprio adiacente al Municipio. Spesa complessiva , 22,500 per logistica e trasporti operatori, 8 mila euro per cena di gala, 5 mila euro per i due pranzi, 1.000 euro per la conferenza, 5 mila euro per trasporti e varie, e circa 1.000 euro per gli assaggi di pesce offerti al mercatino del pesce per circa 500 persone. TOTALE 42.500 euro di spese vive ipotizzate. Volendo prevedere costi per la ricerca degli importatori, circa 7.500 euro per un costo/persona di 500 euro, il costo complessivo delle spese vive si aggirerebbe sui 50.000 euro., e da qui ad andare a 120 mila ce ne passa. Bene ha fatto la Società Lattanzio & Associati che ha proposto una sua collaborazione ed ha fatto la sua offerta, era l’amministrazione a dover pretendere una analitica scheda dei costi per poter opportunamente valutare la rispondenza dei costi e l’effettivo servizio reso. Lattanzio & Associati complessivamente, si può ipotizzare, ha incassato qualcosa come 70 mila euro per compreso della propria prestazione professionale, a fronte di un costo missione, ipotizzato, di 50 mila euro, per un totale di 120 mila euro.

Lattanzio & Associati è una società di servizi che ha i suoi costi. Ha regolarmente risposto con una proposta al Comune di Marsala che l’ha accettata e quindi nulla si può eccepire alla società. Ogni professionista è libero di stabilire il suo onorario. Sta alla controparte accettare o meno!

A completare il quadro spese, la realizzazione di un sito internet “costruito” da quella strana società Lylibeo Marsala nata, ancora non è chiaro con quale procedura, dalle ceneri del Consorzio Lylibeo. Costo sostenuto per la realizzazione del sito 26 mila euro, e l’onorario di 15 mila euro per una persona chiamata per l’assistenza tecnica alla progettazione esecutiva, questo malgrado la manifestazione fosse stata realizzata inhouse (cioè direttamente dal Comune con a capo il Dirigente del SUAP) tanto che alla fine si contano ben 30 mila euro per onorari aggiuntivi al personale interno al comune, al quale bisogna aggiunge altri 16.500 euro per prestazioni occasionali svolte da persone non dipendenti dal Comune.

Come già detto, chi ha realizzato la manifestazione ha speso, quasi obbligato pena la restituzione alla Regione Siciliana, i soldi pubblici obbedendo al sistema istituzionale siciliano, cercando di creare quanto più fumo possibile avendo pochi elementi su cui lavorare e soprattutto, non avendo assolutamente nulla da promuovere e da supportare per le aziende del pescato che come già detto, a Marsala sono solo due!.

L’unica logica per una attività promozionale del poco pescato marsalese poteva essere una manifestazione a livello locale per l’autoconsumo. Ma si sarebbe speso molto ma molto meno. Si potrebbe ipotizzare circa 5 mila euro, tanto è stato il costo sostenuto dall’amministrazione di Marsala per la manifestazione di promozione del pescato locale realizzata l’anno scorso dall’ex assessore alla Pesca, Giacomo Dugo e che ha visto la partecipazione di oltre 3.500 persone.

Oltre 40 mila euro per missioni istituzionali all’estero senza costrutto, portandosi dietro il pesce “acquistato” presso una delle due aziende cui le azioni di supporto e promozioni erano dirette appare come un insulto all’intelligenza, appaiono come un insulto alla sana e corretta amministrazione. Incredibile è notare che l’azienda O2ggetto” di promozione, non sarebbe stata chiamata neanche a sopportare il costo di qualche chilo di pesca da inviare in Germania. La cosa è tutto da ridire se non si fossero utilizzati fondi pubblici.

Ma sempre all’estero, come già sopra detto, non è stato possibile rilevare dalla documentazione in archivio al SUAP quale attività avrebbe svolto la società Koinè perché manca qualsiasi relazione della presunta attività svolta. Dalla consultazione si è potuto risalire all’offerta ed alla fatturazione, ma cosa avrebbe fatto appare un mistero.

La missione di incoming. Se l’organizzazione è stata curata dagli uffici comunali (costo circa 30 mila euro per compensi a 20 dipendenti comunali) a cui si aggiunge il costo per l’assistenza tecnica di un esterno (15 mila euro) e 5 euro per support tecnico al RUP (Arch. Canale) che cosa avrebbe organizzato la Lattanzio & Associati?

Si dice la ricerca dei buyers, il loro invito comprensivo di logistica, e due cene di gala. Non abbiamo notato interpreti in occasione delle cene di gala e chi scrive, si è trovato al tavolo alcuni ospiti stranieri che non parlavano assolutamente italiano e non avevano alcuna assistenza.

Buyers. Chi sono ? Di norma in qualsiasi missione all’estero o di incoming l’azienda che organizza la missione redige per singolo stato un scheda paese e una scheda azienda, così che ogni operatore italiano e straniero possa avere tutti gli elementi di informazione relativi al paese ove si intende commercializzare e soprattutto conoscersi, l’un altro, cioè buyers e produttori, attraverso la lettura di una analitica situazione dell’azienda della controparte.

Nel caso di Marsala, non sarebbero stati realizzati questi due importanti documenti e la cosa lascia molto perplessi perché non appare chiaro come si sarebbe inteso commercializzare un prodotto senza avere elementi del mercato, del paese e del buyer. Una cosa che non sta né in cielo né in terra. Ma tant’è, paga mamma Regione.

Non avendo trovato alcun documento del genere nell’archivio del SUAP di Marsala, abbiamo chiesto direttamente alla Lattanzio & Associati queste schede paese ma ci hanno inviato soltanto un elenco nominativo con l’indicazione del nome dell’azienda e della località, e quindi sarebbe confermato che nessuna scheda paese e nessuna scheda azienda sia stata redatta da Lattanzio & Associati per la specifica esigenza.

Anche sulle persone che sono state invitate a Marsala pesano alcune perplessità.

Dalla Svizzera sono arrivate 5 persone. Due rappresentanti della Società Divina Food che sede a Dietikon ma non sembra commercializzare prodotti ittici. Della Molino Gastronomia di Spreitenbach, non siamo riusciti a trovare alcuna informazione e non risulta alcuna indicazione nell’elenco telefonico generale svizzero né sulle pagine gialle. Stessa cosa per la ditta Made in Sicily genericamente indicata a Zurigo , dove l’unica similare appare Casa Sicilia e sappiamo tutti cosa sono e chi le sponsorizza ma non sembra commercializzino pesce. Certamente non di settore può definirsi il giornalista Antonio Campanile genericamente indicato come Media Press Zurigo che risulta essere direttore della rivista Italian News della casa editrice Media Presse Gmbh.

Per il Belgio una situazione quasi analoga. Vengono presentati come buyers di ittico Aldo Teston - Ristoratore, Anne Marie Vaes di una società di catering non meglio specificata, Isidoro Caravella Anverse - Importatore Agroalimentare, quindi Felice Belfiore Giornalista (non è dato di sapere di che testata, da informazioni che abbiamo ricevuto dal Belgio risulterebbe un docente che svolgerebbe la sua attività in Egitto) ed infine Pina De Winter dell’Associazione “Cour Des Arts.

Ed in ultima la Germania. Alberto Da Ros, ditta Moby Dick GmbH, Monaco (La ditta Moby Dick) che ha ringraziato per l’invito che ha molto gradito ma che non comprerà mai il pesce, per sua stessa ammissione, perché la Sicilia non è nelle condizioni di far arrivare “just in time” il prodotto in Germania, quindi, Rainero Esposito, ditta Fein Fisch, Neu-Ulm (La ditta Fein Fisch definito un importante importatore e grossista specializzato in pesce che tratta anche carne, vino ed altri prodotti ma che appare come un centro di vendita ON LINE, quindi Thomas Fischer-Fabian, del portale internet Gourmet Globe, Monaco e Peter Zöls, Presidente Food Editors Club, Monaco, un Club di giornalisti del settore enogastronomico ed infine, Carolin Wohlhöfner (Funzionario Camera di Commercio Italiana Monaco di Baviera). In tutto quindici persone ma l’unico buyer di settore appare solo il delegato della Moby Dick di Monaco.

Nell’organizzazione della missione di incoming, ma in questo caso di potrebbe parlare di inviti e coordinamento logistico degli invitati, che comprendeva una immancabile serata di gala per 80 con la partecipazione di 80 persone, il Comune di Marsala ha pagato, o ha messo in pagamento, 120 mila euro sull’unghia senza alcuna pezza giustificativa dei costi. E questo appare come una anomalia considerato che la Regione Siciliana, almeno è dato di sapere, pretende che i costi delle missioni promozionali vengano documentate e le fatture avere le pezze giustificative allegate.
Passiamo al sito internet. Un sito assolutamente normale per il quale sono stati pagati alla Società Lilybeo di Marsala, 26 mila euro.

Uno sproposito che può avere una logica solo derivante dal fatto che a pagare è mamma Regione.

Noi abbiamo fatto una ricerca di mercato mirata ed abbiamo indicato il sito realizzato dalla società Lilybeo come base di quello che avevamo in mente di realizzare. Ebbene, il prezzo massimo richiestoci, compreso i costi della realizzazione del logo, dell’indicizzazione sui motori di ricerca, dell’acquisto del dominio, e dell’aggiornamento per il primo anno (in questo caso si tratta di un sito dedicato), è stato di circa 3 mila euro iva compresa.
Viene da sé che con l’importo pagato alla società Lylibeo potevano essere realizzati ben 8 siti e non uno solo .

E passiamo ai soggetti coinvolti nella manifestazione:

Soggetti/Enti/Privati
Importo in euro
Note
Lattanzio & Associati
120.000
Organizzazione missione incoming
Rimborso taxi
135

Opera Italiana Ristorante
1.400
(?)
Varie spese
320,80

Eurofish
1.624,80
X Pesce inviato a Berlino
Koinè
18.000
(?)
Missione istituzionale Berlino
5.350
Viaggi Di Girolamo
Missione istituzionale Bruxelles
14.672
Ambizione Viaggi
Consorzio Universitario di Trapani:
46.000
Tracciatura prodotto trasformato - identificazione specie
Università di Messina
31.000
Tracciatura prodotto fresco
Penta Ingegneria Sistemi Tecnologi Snc
76.000
Linee guida disciplinare x redazione disciplinare qualità fresco e lavorato
Lilybeo Marsala
26.000
Sito web
Almond Tree
30.000
(1)
Officinae srl
6.500,00
Acquisto libro “Vi piace il Mare?”
TELE 8
4.600,00

Mauro Girolamo
900
per lavoro occasionale
Ferro Alessio Giuseppe
900

M/B Luana di Spalla Andrea
900

Piccione Giuseppe Fabio
900

Valenza Simona Tommasa
1.050

Raciti Nicoletta
1.050

Tramati Cecilia
1.050

Messina Andrea Dario
1.050

Martinico Vita Fabiola
1.050

Crimi Maurizio
900

Monteleone Manuela
1.050

Barsalona Salvatore
900

Gerardi Francesco
900

Gerardi Lorenzo
900

Tramati Giuseppe
900

Tramati Marco
900

Giuseppe Cammarata
1.050

Centro Stampa Rubino
250
Divulgazione e sensibilizzazione scuole
M.G. Electronics Service
600
” e convegno
Pasticceria Lilibeo
880
(?)
Personale interno al Comune
10.000
(*)
Dr. Edgardo Tobino
15.000
Assistenza tecnica alla progettazione
Personale interno al Comune
20.000
(*)
Dr. Maltese Ignazio
5.000
Supporto tecnico al RUP
Stefania Benatti
?
SUAP
Giuseppina
?
SUAP
Baldassare Morsello
?
SUAP
Anna Basile
?
SUAP
Vincenzo Galfano
?
SUAP
Petronilla Culicchia
?
SUAP
Filippo Angileri
?
SUAP
Isabella Lo Giudice
?
SUAP
Antonino Sciacca
?
SUAP
Antonina Graffeo
?
SUAP
Angela Angileri
?
SUAP
Gaspare Buscemi
?
SUAP
Antonino Angileri
?
SUAP
Gabriella Abrignani
?
LL.PP
Giuseppe Pipitone
?
LL.PP
Anna Chiaramonte
?
LL.PP
Gianfranco Panicola
?
Risorse Interne
Mariella Marciante
?
Risorse Interne
Girolamo Angileri
?
Risorse Interne
Martino Pomelli
?
Risorse Interne
(*) Sono 20 persone che si aggiungono a consulenti e tecnici
e ad altri che hanno prestato opera occasionale. Circa una quarantina di persone impiegate quando generalmente per l’organizzazione di una manifestazione si utilizzano non più di 5/6 persone! Ma appare quantomeno anomalo che la spesa indicata “genericamente in 30 mila euro per il personale interno, non sia stata opportunamente suddivisa entro il 30 giugno. Ciò potrebbe creare problemi di rimborso in quanto le spese vanno documentate con le relative pezze di ogni singolo incaricato.
  •  

  • (1) 1000 copie del libretto “La pesca artigianale della fascia costiera di Marsala”; Su questa particolare spesa viene da chiedersi come sia stato possibile far stampare un libretto promozionale contenente foto che gettano discredito alla situazione infrastrutturale portuale di Marsala(vedere foto). Si fa promozione presentando l’abbandono di strutture e barche che non dovrebbero essere neanche in mare. Più che promozione della pesca si è fatta una promozione sulla incapacità politica di gestire il territorio e le attività economiche. Così non si fa certo promozione…

     

    Promozione della decadenza!

    Promozione della decadenza!

Questa progetto (?) sembra dimostrare con sufficiente chiarezza il sistema della promozione dei prodotti tipici siciliani. Spese pazze, inutili per centinaia di migliaia di euro, come nel caso del Fancy Fish buttati letteralmente a … mare.
E’ il sistema regionale che permette ed alimenta tutto ciò perché ai costi milionari della promozione non viene mai “contrapposto” una relazione analitica del reale export e del ritorno economico che risulta, da statistiche ufficiali, irrisorio rispetto ai costi.
Ma la promozione ha creato un sistema clientelare ed il sistema deve essere alimentato. Costi quel che costi.
E a Marsala il sistema ha inghiottito 453 mila euro, di cui 70 mila per prestazioni professionali Lattanzio, 41 mila per spese di missioni , 80 mila per spese personale interno ed esterno (compreso sito del valore di 3 mila euro), 153 mila per redazioni linee guida e 36 mila per libretti “promozionali”.
Più libri, libretti e tutti contenti.
Abbiamo chiesto in data 4 agosto una dichiarazione all’Assessore alla Cooperazione e al Direttore Generale del Dipartimento della Pesca dell’Assessorato. Nessuno dei due ha ritenuto di risponderci.

Avrà mai torto la Lega Nord ?

2 commento


Nello Russo ha scritto il 17 Agosto 2009 20:44

Ritengo che ci sia poco da commentare in merito all’articolo: FAS o POR, tutto va bene, purché si possa sprecare. Ecco come è possibile spendere 480 mila euro per … nulla, così ben dettagliato e minuzioso in ogni particolare.
E’ il frutto di una vera e propria inchiesta giornalistica attenta e coraggiosa - sul modello di “REPORT” (a mo’ di esempio) - e come tale, a questo punto, visti i dati riportati, credo che la magistratura marsalese non possa non avviare una sua indagine sulla modalità di utilizzo del pubblico denaro. Di questi tempi bisogna avere tanto coraggio nello scrivere, di tutto ciò che riguarda la politica e la gestione delle risorse pubbliche, allorquando con esse, erettesi a “massimi sistemi” di governo, la Pubblica Amministrazione si occupa prioritariamente di scialacquare risorse, per legittimare il suo potere, mettendo in campo precise operazioni con le quali intende propalare un profilo (diversamente) alto di gestione della cosa pubblica, che in verità alle persone più accorte appare, invece, solo decadente, mentre certfica il segno tangibile dello scadimento qualitativo di quella attenzione pubblica, che doverosamente va rivolta verso i bisogni colletivi e diffusi del popolo di Sicilia.
Ciò che accade a Marsala, non è tanto diverso da quello che accade in altri Comuni della Sicilia, dove le amministrazioni locali impiegano indisturbatamente denaro pubblico, per finanziare sagre paesane e progetti, di dubbia utilità, con lo scopo occulto di sponsorizzare in maniera subliminale l’immagine di sindaci e presidenti del consiglio.
Bisogna sostenere quei bisogni che corrispondono all’occupazione ed alla stabilità, all’implementazione delle attività produttive legate al territorio, agevolata dalle tecnologie avanzate, che possono fare leva nei diversi settori di intervento. Bisogna tutelare il territorio e garantire lo sviluppo reale delle sue risorse, escludendo ogni sorta di sfruttamento sfrenato e dissociato, favorendone dunque l’integrazione tra ambiente e popolazione.
Ma se la politica non vuole tutto questo, sta alla gente lottare per ottenere il conseguimento reale della soddisfazione di questi bisogni, contrastando la “cattiva amministrazione” e fare in modo che essa non soggioghi l’uomo, quale “cittadino” tenutario del diritto di esercitare il controllo sull’operato nefasto di quei soggetti, i quali, una volta ottenuta la delega di rappresentanza nei parlamenti nazionale e regionale, volgono lo sguardo altrove, seguendo solo la scia del loro “principe”, comportandosi asetticamente e privi di ogni personale convinzione.
Ho motivo di ritenere che la democrazia contemporanea sia la tomba della libertà e della autodeterminazione dei popoli, poiché ottunde il diritto di cittadinanza e di socialità, in quanto con essa è stato concesso troppo spazio alla delega. Delegare in assoluto vuol significare precludere la partecipazione diretta dell’individuo al processo di sviluppo delle sue pulsioni, le quali nascono nell’esperienza creativa della personalità umana, all’interno dei molteplici contesti sociali, culturali ed economici. Tuttavia, giacchè oggi la democrazia è il solo luogo in cui si intrigano passioni vere ed interessi biechi, nel quale l’uomo vive l’esperienza sensibile e quella reale, sta in essa la necessità di ricercare gli strumenti idonei a definire i percorsi più congrui e corretti, attraverso i quali abbattere la logica del profitto e progredire alla luce dello sviluppo concreto nel rispetto dei bisogni e delle necessità.

 

Il SINDACO DI ISOLA DELLE FEMMINE GASPARE PORTOBELLO NOMINA GLI “ESPERTI” Nuova Commissione Edilizia Conflitto di Interesse?

Il sindaco Portobello, dopo pochi giorni dall’insediamento, ha nominato i Suoi esperti che lo collaboreranno nel’espletamento delle funzioni amministrative.


Di solito, gli Esperti sono professionisti che operano nell’amministrazione per la realizzazione di progetti e programmi per lo sviluppo locale. Il Sindaco si avvale della Loro collaborazione, o perché all’interno del personale dipendente non si riscontra quella specifica professionalità, oppure perché in dipendenti sono talmente oberati di lavoro che non possono seguire ulteriori pratiche.


Gli Esperti nominati dal Sindaco Portobello, con Sua delibera n 20 e 21 del 06 Luglio 2009, sono il geom Impastato Giovanni ed il tecnico Antonio Catania. Entrambi hanno accettato l’incarico a titolo gratuito. I nostri Amministratori dovrebbero prendere esempio da questi nostri concittadini che lavorano per lo sviluppo del nostro paes4e a titolo gratuito, mentre Loro, appena insediati, hanno ripristinato la loro indennità di carica.


Il geom Impastato è stato nominato con il seguente incarico “supportare l’amministrazione e gli uffici comunali in materia di vivibilità umana, arredo urbano, piani strategici territoriali”.


Il tecnico Catania è stato nominato con il seguente incarico: “Informatizzare la rete comunale”.


IL geom Impastato, Assessore uscente della precedente Amministrazione Portobello, che nella competizione elettorale Giugno 2009 non è stato candidato, è stato nominato Esperto del Sindaco con gli stessi incarichi che ricopriva precedentemente ed in più con l’ulteriore compito di occuparsi dei piani strategici territoriali. Perché il geom Impastato che ha riscosso tanta fiducia e stima da parte del Sindaco Portobello non è stato candidato?


Eppure il geom Impastato è stato nominato Assessore nella giunta Portobello anno 2006/2009, con la convinzione che dovesse rilanciare l’operato dell’Amministrazione, anche se lo stesso aveva subito la sconfitta elettorale del 2004 come candidato delle lista Nuova Torre con candidato Sindaco V.zo Di Maggio.


Problematica molto complessa. Giochi di alleanze politiche e compromessi per garantirsi il successo elettorale. Sappiamo benissimo che il geom Impastato, per la Sua attività professionale, è molto vicino ad imprenditori edili locali. Forse la chiave di lettura della strategia poltica di Portobello va letta in questa ottica: il geometra è l’anello di congiunzione dell’Amministrazione con gli interessi degli imprenditori edili locali e non solo. Riteniamo che la collettività isolana ha bisogno di aree a verde pubblico, di parcheggi, di edifici per le attività pubbliche, come previsto dal nuovo Piano regolatore Generale approvato. Speriamo che i piani strategici sul territorio siano indirizzati alla realizzazione di opere di interesse pubblico e non consistano nell’edificare per civile abitazione gli ultimi appezzamenti di terreno per l’interesse di pochi.


Il tecnico signor Catania, nella passata amministrazione 2004/2009, era stato nominato “Esperto del Sindaco” da Portobello con un’indennità di Euri 1.500,00 mensili, con il compito di realizzare il progetto di informatizzazione dell’attività della Pubblica Amministrazione. Il progetto non è stato realizzato, a quanto sembra, per mancanza di fondi, però il signor Catania per un lungo periodo ha percepito l’indennità di rapporto. Alla scadenza contrattuale del 2008, il Sindaco Portobello non ha ritenuto opportuno rinnovare il contratto, forse perché sotto campagna elettorale. Nella nuova amministrazione Portobello, il signor Catania ritrova la sua nomina di Esperto del Sindaco con ,lo stesso progetto di prima. Evviva la fiducia ritrovata! Sull’aspetto del trattamento economico “a titolo gratuito” abbiamo forti perplessità , ma aspettiamo l’approvazione del Bilancio di Previsione anno 2009.


Facciamo i complimenti ai signori Impastato e Catania per l’attaccamento alla causa “PORTOBELLIANA” e porgiamo sinceri auguri di buon lavoro sempre nell’interesse della collettività isolana

La redazione de “il Notiziario 2004” Gruppo “insieme per il rinnovamento”

http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/08/il-sindaco-di-isola-delle-femmine.html


http://www.osservatorio-sicilia.it/2009/6847/fas-o-por-tutto-va-bene-purche-si-possa-sprecare-ecco-come-e-possibile-spendere-480-mila-euro-per-%e2%80%a6-nulla/
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26 ottobre 2009 1 26 /10 /ottobre /2009 12:56
Il SINDACO DI ISOLA DELLE FEMMINE GASPARE PORTOBELLO NOMINA GLI “ESPERTI"


A Isola delle Femmine il fenomeno mafioso?
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Il SINDACO DI ISOLA DELLE FEMMINE GASPARE PORTOBELLO NOMINA GLI “ESPERTI”








Il sindaco Portobello, dopo pochi giorni dall’insediamento, ha nominato i Suoi esperti che lo collaboreranno nel’espletamento delle funzioni amministrative.

Di solito, gli Esperti sono professionisti che operano nell’amministrazione per la realizzazione di progetti e programmi per lo sviluppo locale. Il Sindaco si avvale della Loro collaborazione, o perché all’interno del personale dipendente non si riscontra quella specifica professionalità, oppure perché in dipendenti sono talmente oberati di lavoro che non possono seguire ulteriori pratiche.

Gli Esperti nominati dal Sindaco Portobello, con Sua delibera n 20 e 21 del 06 Luglio 2009, sono il geom Impastato Giovanni ed il tecnico Antonio Catania. Entrambi hanno accettato l’incarico a titolo gratuito. I nostri Amministratori dovrebbero prendere esempio da questi nostri concittadini che lavorano per lo sviluppo del nostro paes4e a titolo gratuito, mentre Loro, appena insediati, hanno ripristinato la loro indennità di carica.

Il geom Impastato è stato nominato con il seguente incarico “supportare l’amministrazione e gli uffici comunali in materia di vivibilità umana, arredo urbano, piani strategici territoriali”.

Il tecnico Catania è stato nominato con il seguente incarico: “Informatizzare la rete comunale”.

IL geom Impastato, Assessore uscente della precedente Amministrazione Portobello, che nella competizione elettorale Giugno 2009 non è stato candidato, è stato nominato Esperto del Sindaco con gli stessi incarichi che ricopriva precedentemente ed in più con l’ulteriore compito di occuparsi dei piani strategici territoriali. Perché il geom Impastato che ha riscosso tanta fiducia e stima da parte del Sindaco Portobello non è stato candidato?

Eppure il geom Impastato è stato nominato Assessore nella giunta Portobello anno 2006/2009, con la convinzione che dovesse rilanciare l’operato dell’Amministrazione, anche se lo stesso aveva subito la sconfitta elettorale del 2004 come candidato delle lista Nuova Torre con candidato Sindaco V.zo Di Maggio.

Problematica molto complessa. Giochi di alleanze politiche e compromessi per garantirsi il successo elettorale. Sappiamo benissimo che il geom Impastato, per la Sua attività professionale, è molto vicino ad imprenditori edili locali. Forse la chiave di lettura della strategia poltica di Portobello va letta in questa ottica: il geometra è l’anello di congiunzione dell’Amministrazione con gli interessi degli imprenditori edili locali e non solo. Riteniamo che la collettività isolana ha bisogno di aree a verde pubblico, di parcheggi, di edifici per le attività pubbliche, come previsto dal nuovo Piano regolatore Generale approvato. Speriamo che i piani strategici sul territorio siano indirizzati alla realizzazione di opere di interesse pubblico e non consistano nell’edificare per civile abitazione gli ultimi appezzamenti di terreno per l’interesse di pochi.

Il tecnico signor Catania, nella passata amministrazione 2004/2009, era stato nominato “Esperto del Sindaco” da Portobello con un’indennità di Euri 1.500,00 mensili, con il compito di realizzare il progetto di informatizzazione dell’attività della Pubblica Amministrazione. Il progetto non è stato realizzato, a quanto sembra, per mancanza di fondi, però il signor Catania per un lungo periodo ha percepito l’indennità di rapporto. Alla scadenza contrattuale del 2008, il Sindaco Portobello non ha ritenuto opportuno rinnovare il contratto, forse perché sotto campagna elettorale. Nella nuova amministrazione Portobello, il signor Catania ritrova la sua nomina di Esperto del Sindaco con ,lo stesso progetto di prima. Evviva la fiducia ritrovata! Sull’aspetto del trattamento economico “a titolo gratuito” abbiamo forti perplessità , ma aspettiamo l’approvazione del Bilancio di Previsione anno 2009.

Facciamo i complimenti ai signori Impastato e Catania per l’attaccamento alla causa “PORTOBELLIANA” e porgiamo sinceri auguri di buon lavoro sempre nell’interesse della collettività isolana

La redazione de “il Notiziario 2004” Gruppo “insieme per il rinnovamento”

 




Povera Isola delle Femmine
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IL SINDACO DI ISOLA DELLE FEMMINE NOMINA LA COMMISSIONE EDILIZIA





Il sindaco Portobello con sua determina ha istituito la nuova Commissione Edilizia Comunale, organo istituzionale che deve essere composto da professionisti esperti del settore edilizio.

La Commissione ha come compito istituzionale la verifica delle pratiche, progetti per nuova edificazione o ristrutturazione di edifici, presentati dai cittadini, per il rilascio delle concessioni edilizie.

La Commissione controlla il rispetto delle norme in vigore, del regolamento comunale e delle norme di attuazione, esprimendo un parere che può essere favorevole a condizione o negativo.

Il parere espresso dalla Commissione non è vincolante, ma rimane un punto di riferimento per i responsabili dell’Ufficio Tecnico Comunale che possono, con riferimento al parere, iniziare l’iter di approvazione e rilascio della concessione edilizia o rigettare la pratica o chiedere modifiche alla progettazione.

Il Sindaco ha nominato per la nuova Commissione Edilizia tutte persone qualificate e di massima fiducia. Inoltre, solo l’ING Riso Pietro è stato ripescato dalla precedente Commissione Edilizia.

I Componenti della nuova Commissione Edilizia Comunale sono:

-Presidente IL Sindaco Portobello Professore Gaspare

-Responsabile UTC Arch D’Arpa Sandro

-Ingegnere Spanò Giuseppe - amico e grande sostenitore dell’eletto Sindaco Portobello

-Geometra Dionisi Santo – fratello del Vicepresidente del CC Dionisi Vincenzo

- Esperti delle varie materie inerenti l’edilizia:

Ingegnere Riso Pietro - fratello dell’Assessore Riso Napoleone

Ingegnere Navarra Nicolò

Signor Di Maggio Costantino – amico e socio in affari dell’Assessore Aiello paolo

Signor Giucastro Giuseppe – padre del Presidente del CC Signor Giucastro A.

Signor Graziano Giuseppe – padre del dipendente comunale dell’UTC di Isola Graziano Maurizio.

Il Sindaco Portobello nella formulazione della nuova Commissione Edilizia ha nominato persone e professionisti di grande spessore morale e civile, ma soprattutto persone affidabili. Ci permettiamo solo qualche piccola osservazione. Non ci formalizziamo sul grado di parentela che lega i componenti della Commissione con Assessori e Consiglieri comunali in carica, in quanto la legge in vigore non lo vieta. Riteniamo, però, che il Sindaco potesse nominare anche qualche professionista o persona al di sopra della contrapposizione politica interna al nostro Paese, dimostrando, in tal modo, grande rispetto per la democrazia e per la libertà di opinione di tutti i cittadini di Isola delle Femmine.

Un’ulteriore osservazione va fatta per i componenti della commissione edilizia. Riteniamo che molti di Loro siano incompatibili con il loro ruolo per i forti interessi che hanno sul territorio:

L’ingegnere Spanò è proprietario di diversi appezzamenti di terreno ed, inoltre, da anni cerca di realizzare un villino nell’area di Sua proprietà sita nella zona Torre; Il Signor Dionisi Santo è fratello del geometra Enzo, libero professionista nel settore edilizio; l’ingegnere Riso Pietro, nel recente passato, ha avuto alcuni incarichi dall’Amministrazione Comunale ed, inoltre, ha seguito diversi lavori per conto dell’imprenditore edile Lucido Antonino, suocero del fratello Assessore Riso Napoleone; il signor Di Maggio Costantino è socio in affari dell’Assessore Aiello, con il quale ha realizzato diversi edifici abitativi ed altri ancora ne hanno in programma; il Signor Graziano Giuseppe, imprenditore locale, è padre del geometra Maurizio, dipendente comunale presso l?Ufficio Tecnico pratiche edilizie.

Auguriamo buon lavoro a tutti i componenti della Commissione edilizia Comunale, consapevoli che faranno gli interessi di tutti i cittadini, perché anche Loro vogliono il bene del paese!!!

La redazione de “il Notiziario 2004” Gruppo “insieme per il rinnovamento”



Gli articoli di cui sopra sono stati pubblicati da ........

http://www.agoravox.it/ll-sindaco-di-Isola-delle-femmine.html

http://www.agoravox.it/spip.php?page=article&id_article=8776

http://www.girodivite.it/Isola-delle-Femmine-Analisi-sul.html

http://www.girodivite.it/Nominata-la-Commissione-Edilizia.html

http://isolapulita.myblog.it/archive/2009/09/02/il-sindaco-di-isola-delle-femmine-gaspare-portobello-nomina.html

http://www.diggita.it/story.php?title=NuovaIsoladelleFemmine_Il_SINDACO_DI_ISOLA_DELLE_FEMMINE_GASPARE_PORTOBELLO_NOMINA_GLI_ldquoESPERTI

http://www.guidasicilia.it/ita/main/news/detail.jsp?IDForum=0000008235&IDForumParent=0

 

http://ilvespro.it/visualizza_news.asp?id_news=256

http://www.reportonline.it/2009082228222/politica/il-sindaco-di-isola-delle-femmine-gaspare-portobello-nomina-gli-esperti.html



http://www.wikio.it/article/122888543#news122888543

 



http://www.reportonline.it/2009082328386/politica/il-sindaco-di-isola-delle-femmine-nomina-la-commissione-edilizia.html

 



http://www.guidasicilia.it/ita/main/news/detail.jsp?IDForum=0000008236&IDForumParent=0



http://www.comunicati-stampa.net/com/cs-66940/Il_sindaco_di_isola_delle_femmine_gaspare_portobello_nomina_gli_esperti_

http://forum.panorama.it/viewtopic.php?pid=301837#p301837



http://www.girodivite.it/Il-Sindaco-di-Isola-Delle-Femmine.html



http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=CommentiFrase&op=leggi&id=0


http://www.freeonline.org/cs/com/cs-67064/Il_sindaco_di_isola_delle_femmine_nomina_la_commissione_edilizia


http://www.lastampa.it/forum/Forum3.asp?chiuso=False&pg=1&IDmessaggio=90303&IDforum=622

 

http://www.ilvespro.it/visualizza_news.asp?id_news=258

http://www.lastampa.it/forum/Forum3.asp?chiuso=False&pg=1&IDmessaggio=90789&IDforum=622

http://standingforest.wordpress.com/2009/01/07/control-mafia/


http://www.siciliainformazioni.com/giornale/politica/63369/raccontiamo-dettaglio-piano-segreto-risanare-conti-dellamia-lazienda-condiziona-futuro-della-politica-palermitana-regionale.htm


http://www.megachip.info/modules.php?name=Journal&file=display&jid=92


http://www.menfivive.it/2009/menfi-approvato-lo-sbilancio-comunale/#comment-1223


http://toscana.indymedia.org/openwire

 

http://mauriziomarello.wordpress.com/2009/08/01/alba-costituite-le-commissioni-consiliari-permanenti/#comment-240

http://www.ketchup.it/regione/news/ok_com.asp?rg=sic&regione=Sicilia&prov=

 

http://www.interno18.it/politica/9829/progetto-sicurezza-oltre-50-telecamere-garantire-la-sicurezza#comment-1499


http://www.comunicati-stampa.net/com/cs-66940/Il_sindaco_di_isola_delle_femmine_gaspare_portobello_nomina_gli_esperti_

http://www.comunicati-stampa.net/stampapdf/cs-66940/

 

 



http://www.comunicati-stampa.net/com/cs-67064/Il_sindaco_di_isola_delle_femmine_nomina_la_commissione_edilizia

 

 



http://www.comunicati-stampa.net/stampapdf/cs-67064/


http://www.interno18.it/politica/9499/aggressione-al-consigliere-rauso-la-maggioranza-minimizza-e-le-associazioni-cittadine-#comment-1498


http://www.guidasicilia.it/ita/main/news/detail.jsp?IDForum=0000008240&IDForumParent=0

http://www.reportonline.it/2009082728708/politica/isola-delle-femmine-analisi-sulle-elezioni-amministrative.html




DELIBERA DI GIUNTA 76 del 29.8.08 Nomina al Responsabile del III Settore, arch. Sandro D'Arpa, a rappresentare il Comune di Isola delle Femmine per la stipula dell'atto relativo alla cessione a titolo gratuito delle aree, censite al catasto terreni al fg. n. 3, p.lla n. 1790, per la reali

LOTTIZZAZZIONE DI MATTEO

Il Sindaco, Gaspare prof. Portobello sottopone all’approvazione della Giunta Comunale la seguente proposta di deliberazione:
Nomina al Responsabile del III Settore, arch. Sandro D’Arpa, a rappresentare il Comune di Isola delle Femmine per la stipula dell’atto relativo alla cessione a titolo gratuito delle aree, censite al catasto terreni al fg. n. 3, p.lla n. 1790, per la realizzazione delle quali è stato ottenuto lo scorporo degli oneri di urbanizzazione primaria relativi agli immobili realizzati con C.E. n. 09/02, prospicienti su detta strada;

LA GIUNTA COMUNALE

Premesso che:
· Che in data 14/05/2002 veniva rilasciata dal Comune di Isola delle Femmine la Concessione Edilizia n. 09/02, al Sig. Arena Giovanni, nato a Palermo il 15.06.1931, per la realizzazione di un insediamento residenziale su un’area sita in località “Quattro Vanelle” Via Passaggio della Tortora, identificata al N.C.T. al foglio di mappa 3 particella 1791 (ex 248/249 e 256), successivamente volturata al nuovo proprietario in data 01/09/2003 sig. Billeci Salvatore, nato a Capaci il 29/05/1937 e residente in Isola delle Femmine, Passaggio del Cedro n. 6, codice fiscale BLL SVT 37E29 B645L, in forza dell’Atto di Permuta stipulato il 16/07/2003 presso il Notaio Francesco Rizzuto, Rep. n. 64703, registrato in Palermo il 29/07/2003 al n. 75925;
· Che ai fini edificatori del lotto identificato al catasto - foglio n. 3 particella n. 1791, l’Ufficio Tecnico Comunale con nota p.llo n. 14137 del 12.11.2001 esprimeva la necessità della realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, relative alla viabilità previste nel Piano Particolareggiato
· Che in data 16.02.2007- veniva rilasciata dall’U.T.C., la concessione edilizia n. 3, ai sensi della L.N. 10/1977 art. 9 lettera “f”, per l’esecuzione di opere di urbanizzazione primaria consistenti nella “realizzazione della rete di distribuzione idrica, della rete fognante, della rete di distribuzione dell’energia elettrica, dell’impianto di illuminazione della rete stradale nonché della realizzazione della rete stradale nel lotto di terreno sito in Isola delle Femmine, Passaggio delle Tortore censito al N.C.T. al foglio 3 particella n. 1790;

Considerato che :
· che il sig. Billeci Salvatore, nuovo proprietario intende ottemperare a quanto disposto dall’Ufficio Tecnico comunale, con nota p.llo n. 14137 del 12.11.2001, e procedere alla cessione a titolo gratuito delle aree, censite al catasto terreni al fg. n. 3, p.lla n. 1790, per la realizzazione delle quali è stato ottenuto lo scorporo degli oneri di urbanizzazione primaria relativi agli immobili realizzati con C.E. n. 09/02, prospicienti su detta strada;
· che tale cessione deve avvenire in presenza di un Notaio;

Delibera

Autorizzare il responsabile del III Settore, arch. Sandro D’Arpa, a rappresentare il Comune di Isola delle Femmine per la stipula dell’atto relativo alla cessione a titolo gratuito delle aree, censite al catasto terreni al fg. n. 3, p.lla n. 1790, per la realizzazione delle quali è stato ottenuto lo scorporo degli oneri di urbanizzazione primaria relativi agli immobili realizzati con C.E. n. 09/02, prospicienti su detta strada;
http://www.comune.isoladellefemmine.pa.it/download/oggetto_atti/DGM00076.DOC


DELIBERA DI GIUNTA n 84 19 9 2008 Pianta Organica Approvazione programma triennale di copertura posti vacanti, triennio 2008/2010 - Recepimento accordo della delegazione trattante dell'11.9.2008"

http://www.comune.isoladellefemmine.pa.it/download/oggetto_atti/DGM00084.DOC


DELIBERA GIUNTA 89 29.9.08 Nomina Comitato Tecnico Scientifico nell'ambito del Progetto "ONDA BLU". CHI SI RIVEDE IL DOTTOR MINAGRA (si ricorderà certamente Signor Sindaco Portobello!)

Su disposizione del Sindaco il Responsabile del settore Amministrativo ha predisposto la seguente proposta di deliberazione avente per oggetto: “Nomina Comitato Tecnico Scientifico nell’ambito del Progetto “ONDA BLU”.

LA GIUNTA MUNICIPALE
Viste le proprie delibere n.120 del 20/7/2004 con la quale si è proceduto all’approvazione del progetto “Onda Blu” a favore della pesca finanziato dalla Regione Siciliana a valere sui fondi Europei misura 4.17 P.O.R. Sicilia – 2000-2006, e n.75 del 29/8/2008 con la quale a seguito della concessione del finanziamento regio nale si è proceduto alla costituzione di un’associazione temporanea di scopo tra quest’Amministrazione e la società Kasba Comunicazioni per l’esecuzione del progetto di che trattasi;
Rilevato che nella succitata ATS è prevista la costituzione di un comitato tecnico cui risulta demandata ogni decisione strategica e la concertazione degli interventi istituzionali;
Ritenuto di dover provvedere alla costituzione di detto organismo chiamandone a farne parte il Dr. Minagra Vincenzo Biologo e la Dr.ssa Eleonora Chiti;

DELIBERA

1) Di procedere alla costituzione del comitato tecnico scientifico che dovrà assicurare la piena attuazione degli interventi facenti parte del progetto denominato “Onda Blu” nelle persone dei signori Minagra Dr. Vincenzo, Biologo, e Chiti Dr.ssa Eleonora;
2) Dare atto che agli stessi verrà corrisposto il compenso previsto nella specifica voce progettuale nei limiti della stessa e secondo quanto oggetto di finanziamento.
3) Subordinare ogni attività alle previsioni del decreto di finanziamento.

Si attesta la regolarità tecnica della superiore proposta ai sensi del Decreto legislativo n.267/2000.

Il Responsabile del Settore Amministrativo F.to Pirrone Nunzia

DETERMINA SINDACO N 17 24 GIUGNO 2009 Proroga del contratto del contratto a tempo parziale con il rag. Domenico Orifici per il Settore Economico-Finanziario.

IL SINDACO
Premesso che con determinazione sindacale n.11 del 15 maggio 2009, è stata autorizzata la stipula di un contratto a tempo parziale (12 ore settimanali) con il Rag.
Domenico Orifici, nato a Casteldaccia il 24.4.1949 e residente a Belmonte Mezzagno in Via Kennedy n.175, per lo svolgimento delle funzioni di Capo Settore Economico-
Finanziario, in assenza del titolare Rag. Biagio Fontanetta, all’epoca in aspettativa
elettorale;
Che nella stessa data è stato stipulato apposito contratto di lavoro a tempo determinato fino all’8 giugno 2009 con il predetto professionista con i contenuti di cui allo stesso, per lo svolgimento dell’incarico di Capo Settore Economico-Finanziario, attribuendo allo stesso le funzioni dirigenziali;
Considerato che in data odierna il Rag. Biagio Fontanetta, rientrato in servizio in data 10 giugno 2009, a conclusione dell’aspettativa per motivi elettorali, ha richiesto un periodo di ferie a valere sul congedo ordinario dell’anno 2008;
Rilevato che questo Comune non ha altro personale di pari qualifica che possa sostituire il Funzionario in questione;
Ravvisata la urgente e improcrastinabile necessità di provvedere in merito al funzionamento del Settore dotandolo di un soggetto che ne assuma la direzione al fine di garantire lo svolgimento delle attività di competenza;
Considerato che il Rag. Domenico Orifici, appositamente contattato, si è dichiarato disponibile ad una proroga del precedente contratto, alle stesse condizioni
Ritenuto all'uopo, nelle more dell'assunzione di determinazioni in merito, avvalersi
della possibilità vigente di assegnare la titolarità di uffici e servizi a personale assunto con contratto a tempo parziale ai sensi dell’art.110 del D.Lgs.vo n.267/2000 e con le procedure di competenza del Sindaco di cui all'attuale D.Lgs.vo;
Visto l'art.110 del D.Lgs.vo 267/2000;
Visto il vigente Statuto Comunale;
Visti il Regolamento degli Uffici e dei Servizi;
Vista la circolare della Presidenza del Consiglio dei Ministri n.3 del 2008 in forza
della quale, in deroga alla disposizione contenuta nella Legge 244/2007 (Finanziaria 2008) è consentito alle Amministrazioni ricorrere alla stipula di contratti ex art.110 D.Lgs.vo 267/2000 per ricoprire vuoti in organico in assenza di analoghi professionalità all'interno dell'Ente.
DETERMINA
1. Per i motivi espressi in narrativa, in assenza del ragioniere capo Biagio Fontanetta,
titolare, e nelle more di apposite determinazioni in merito, di autorizzare la proroga del
contratto a tempo parziale (12 ore settimanali), già stipulato con il rag. Domenico Orifici, in premessa meglio generalizzato ed in possesso dei requisiti richiesti, decorrenti dalla data odierna, alle stesse condizioni economiche e di diritto.
2. Trasmettere copia della determina al Responsabile del Settore Affari Generali che
provvederà all'impegno della relativa spesa ai sensi dell'art. 107 D.Lgs.vo 267/00, dopo
l’approvazione del Bilancio di previsione del corrente esercizio finanziario.
IL SINDACO
Prof. Gaspare Portobello


http://www.comune.isoladellefemmine.pa.it/download/oggetto_atti/DETERMINA%20N.%2017.pdf


Determina sindacale 18 1.7.09 Rinnovo incarico all'Avv. Saverio Lo Monaco "Esperto del Sindaco" per il periodo giugno/dicembre 2009.

Rinnovo incarico all’Avv. Saverio Lo Monaco “Esperto del Sindaco” per il periodo giugno/dicembre 2009.
IL SINDACO
VISTO l’art. 51 della legge 8 giugno 1990, n.142, recepita con modifiche dall’art. 1 della L.R. 11.12.1991, n. 48 nel testo sostituito dall’art. 12 della L.R. 30/2000;
VISTO il D.Lgs. 30.03.2001, n.165;
VISTE le leggi regionali n.7 del 26/08/92, n.26 del 01/09/93;
VISTO l’art.11 della L.R. 06/04/96, n.22 e l’art.12 L.R. 4/96;
RITENUTA la propria competenza in merito all’oggetto, ai sensi della normativa sopra richiamata;
VISTO l’art.13 della L.R. n.7/92, come modificato dall’art. 41 della L.R. n.26/93, secondo il quale il Sindaco nomina il responsabile degli uffici e dei servizi, attribuisce e definisce incarichi dirigenziali, quelli di collaborazione esterna secondo le modalità ed i criteri dell’art.51, comma 7 della legge n. 142/90, così come recepito dall’art.1, comma 1, lettera h, della legge regionale n.48/91;
VISTO l’art.9 della L.R. n.48 dell’11/12/1991, che attribuisce al Sindaco tutti gli atti di Amministrazione che dalla legge o dallo Statuto non siano specificatamente attribuiti alla competenza di altri organi del Comune;
Vista la determinazione del Sindaco n°08 dell’08 marzo 2007 con la quale, l’avv. Saverio Lo Monaco, è stato nominato Esperto del Sindaco, nella materia del Diritto Amministrativo, a sostegno dell’attività complessa del Sindaco;
Vista la successiva determinazione n.3 del 12.2.2009 con la quale è stato rinnovato per il periodo dall’01/01/2009 al 31/05/2009 detto incarico al predetto professionista;
Rilevato che l’utilità delle prestazioni rese evidenzia l’opportunità di rinnovare l’incarico, al predetto avvocato, per l’attività di “Esperto del Sindaco”, a norma dell’art1.14 della L.R. n.7/92;
Visto l’art.14 L.R. 26 agosto 1992 n.7, che prevede il compenso annuo per l’attività di Esperto del Sindaco in misura pari a quello globale previsto per i dipendenti in possesso della seconda qualifica dirigenziale, ma che d’accordo tra le parti si è deciso di derogare a detta disposizione fissando in € 1.500,00 mensili di compenso da corrispondere oltre IVA e CPA come
per legge;
DETERMINA
1) Di conferire per il periodo dall’15/06/2009 al 31/12/2009, all’Avv. Saverio Lo Monaco, con
studio in Palermo, Via Dei Biscottari n. 17, l’incarico di “ESPERTO del SINDACO” con i contenuti di cui alla convenzione allegata alla presente, che dovrà essere sottoscritta dal professionista e dal rappresentante legale di questo Ente.
2) Di stabilire in € 9.750,00 oltre IVA e CPA, il compenso per le prestazioni di cui al presente incarico.
3) Di stabilire che detto compenso sarà corrisposto in rate mensili.
4) Di stabilire che il presente incarico si risolverà automaticamente alla cessazione della carica del Sindaco.
5) Incaricare il Capo Settore competente dell’assunzione dell’apposito impegno di spesa successivamente con determinazione a seguito dell’approvazione del Bilancio di previsione del corrente esercizio finanziario.
Il Sindaco
Prof. Gaspare Portobello
http://www.comune.isoladellefemmine.pa.it/download/oggetto_atti/DETERMINA%20N.%2018.pdf

DETERMINA SINDACO 21 DEL 6.7.09 Conferimento incarico di consulenza a titolo gratuito al Sig. Antonino Catania.

http://www.comune.isoladellefemmine.pa.it/download/oggetto_atti/DETERMINA%20N.%2021.pdf

DETERMINA SINDACO 20 DEL 6.7.09 Conferimento incarico di consulenza a titolo gratuito al GEOM GIOVANNI iMPASTATO

http://www.comune.isoladellefemmine.pa.it/download/oggetto_atti/DETERMINA%20N.%2020.pdf

DETERMINA SINDACO 25 15.7.09 Conferimento delega compiti al Cons. Capitano Lucido Salvatore.

Conferimento delega compiti al Cons. Capitano Lucido Salvatore.
IL SINDACO
Premesso che in questo Comune la locale marineria riveste un ruolo di particolare rilevanza
per l’economia locale;
Che l’Amministrazione ha posto sempre la massima attenzione alle tematiche ed alle
problematiche connesse alla pesca ed alla protezione dell’ambiente marino;
Considerato che, al fine di continuare nel percorso già intrapreso di dialogo con la
marineria, si rende necessario procedere alla nomina di un Consigliere che si occupi in maniera
prevalente delle tematiche inerenti alla pesca, intrattenendo, in rappresentanza di questa
Amministrazione i rapporti con i pescatori, facendosi carico delle loro istanze e proposte da
sottoporre all’A.C. e alle autorità competenti;
Considerato, altresì, che con Decreto del Ministero dell’Ambiente del 24 luglio 2002, è stata
istituita l’Area Marina Protetta denominata “Capo Gallo – Isola delle Femmine” che viene gestita da questo Comune in consorzio con il Comune di Palermo e la Capitaneria di Porto di Palermo, giusto protocollo d’intesa sottoscritto il 09 settembre 2003;
Rilevato che lo scrivente non ha conferito a nessuno degli Assessori nominati la delega alla Pesca;
Ritenuto, pertanto, di poter conferire al Consigliere Capitano Lucido Salvatore, che già nel
passato ha svolto tale compito con professionalità conseguendo proficui e soddisfacenti risultati, la delega in rappresentanza di questa amministrazione presso la marineria locale e presso tutti gli Enti, Assessorati e Ministeri relativamente alle tematiche della marineria e della pesca.
DETERMINA
Conferire al Consigliere Capitano Lucido Salvatore, nato a Isola delle Femmine il 22.6.1964, la
delega a rappresentare questa Amministrazione in tutte le sedi istituzionali e in particolare a
intrattenere i rapporti con il Ministero dell’Ambiente, Ministero delle Politiche Agricole – Direzione Pesca e Assessorato Regionale Cooperazione, commercio, Artigianato e Pesca e con la
marineria locale, facendosi carico di sottoporre a questa Amministrazione le istanze, le proposte e i suggerimenti in ordine ai provvedimenti da adottarsi per la soluzione delle problematiche
prospettate.
Dare atto che il Cons. Cap. Lucido dovrà relazionare allo scrivente sull’attività svolta, concordando preventivamente le eventuali iniziative da intraprendere
IL SINDACO
Prof. Gaspare Portobello
http://www.comune.isoladellefemmine.pa.it/download/oggetto_atti/DETERMINA%20N.%2025.pdf

DELIBERA GIUNTA 24 15.7.09
Incarico al Rag. Domenico Orifici di "Esperto del Sindaco" per l'anno 2009

VISTO L’art. 51 della legge 8 giugno 1990, n.142, recepita con modif iche dall’art. 1 della L.R. 11.12.1991, n. 48 nel testo sost ituito dall’art. 12 della L.R. 30/2000;
VISTO il D.Lgs. 30.03.2001, n.165;
VISTE le leggi regionali n.7 del 26/08/92, n.26 del 01/09/93;
VISTO l’art.11 della L.R. 06/04/96, n.22 e l’art.12 L.R. 4/96;
RITENUTA la propria competenza in merito all’oggetto, ai sensi della normativa sopra r ichiamata;
VISTO l’art.13 della L.R. n.7/92, come modif icato dall’art. 41 della L.R. n.26/93, secondo il quale il Sindaco nomina il responsabile degli uf f ici e dei servizi, attribuisce e def inisce incarichi dirigenziali, quelli di collaborazione esterna secondo le modalità ed i criteri dell’art.51, comma 7 della legge n. 142/90, così come recepito dall’art.1, comma 1, lettera h, della legge regionale n.48/91;
VISTO l’art.9 della L.R. n.48 dell’11/12/1991, che attribuisce al Sindaco tutt i gli atti di Amministrazione che dalla legge o dallo Statuto non siano specif icatamente attr ibuit i alla competenza di altri organi del Comune;
Premesso che si rende necessar io per il Comune avvalersi di una f igura professionale nelle materie economico f inanziarie, a supporto dell’attività dell’Ente e nella ricerca di nuove fonti di finanziamento;
Che, a tal f ine, si è venuti nella determinazione di nominare, a norma dell’art. 14 della L.R. n.7/92, un Esperto che possa collaborare con gli Uf f ici Comunali per il reperimento di nuove ent rate, di ulteriori fonti di f inanziamento e, in generale, in tutta la materia economico-f inanziaria;
Rilevato che tale incarico può essere aff idato al Rag.Domenico Orif ici, nato a Casteldaccia il 24.4.1949 e residente a Belmonte Mezzagno in Via Kennedy n.175, il quale ha già dimostrato le proprie doti professionali, in occasione dell’incar ico svolto in occasione della sostituzione dell’allora Responsabile del Settore Economico Finanziario, allora assente per aspettativa e per ferie;
Visto l’art.14 L.R. 26 agosto 1992 n.7, che prevede il compenso annuo per l’attività di Esperto del Sindaco in misura pari a quello globale previsto per i dipendenti in possesso della seconda qualif ica dir igenziale, ma che d’accordo tra le part i si è deciso di derogare a detta disposizione f issando in € 1.500,00 compresa IVA mensili il compenso da corrispondere;
DETERMINA
1) Di conferire per il periodo dal 13 luglio 2009 al 31 dicembre 2009, al Rag. Domenico Or if ici, nato a Casteldaccia il 24.4.1949 e residente a Belmonte Mezzagno in Via Kennedy n.175, l’incarico di “ESPERTO del SINDACO” nelle materie del settore economico-f inanziario, con i contenuti di cui alla convenzione allegata alla presente, che dovrà essere sottoscritta dal professionista e dal rappresentante legale di questo Ente.
2) Di stabilire in € 1.500,00 compresa IVA , il compenso per le prestazioni di cui al presente incarico.
3) Di stabilire che detto compenso sarà corrisposto in rate mensili.
4) Di stabilire che il presente incar ico si risolverà automaticamente alla cessazione della car ica del Sindaco.
5) Trasmettere copia della presente all' interessato e al Responsabile del Settore Af fari Generali che provvederà all'impegno della relativa spesa ai sensi dell'art. 107 D.Lgs.vo 267/00, con successivo provvedimento a seguito dell’approvazione del Bilancio di previsione.
IL SINDACO
Prof. Gaspare Portobello

DETERMINAZIONE DEL SINDACO N.23 DEL 15 luglio 2009

OGGETTO: “Conferimento incarichi di Responsabile di Servizio.
Albert Giovanni – Responsabile “Igiene ambientale e sanatorie”- 3° Settore;
Giambruno Monica - Responsabile “Lavori Pubblici”- 3° Settore
IL SINDACO
Visto il Regolamento degli Uffici e dei servizi comunali, come rielaborato con deliberazione della G.C. n. 29 del 14/02/2002;
Considerato che, con il medesimo Regolamento, la struttura organizzativa del Comune è articolata in n. 8 settori di cui alla deliberazione della G. C. n. 110 del 5/11/2007;
Visti gli articoli 20, 22, 23 e 26 del medesimo Regolamento che disciplinano le modalità e i criteri per il conferimento dell’incarico di responsabile di Settore e di Servizio;
Ritenuto,
pertanto, di dover conferire ai dipendenti sotto elencati l’incarico di Responsabile di Servizio:
Albert Giovanni – Responsabile “Igiene ambientale e sanatorie”- 3° Settore;
Giambruno Monica - Responsabile “Lavori Pubblici”- 3° Settore
D E T E R M I N A
CONFERIRE
per i motivi espressi in narrativa, ai sensi degli artt. 20, 22, 23 e 26 del Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi comunali, approvato con deliberazione della G.C. n.29 del 14/02/2002, gli incarichi di Responsabile del Servizio ai dipendenti sotto elencati:
Albert Giovanni – Responsabile “Igiene ambientale e sanatorie”- 3° Settore;
Giambruno Monica - Responsabile “Lavori Pubblici”- 3° Settore
REMUNERARE i dipendenti sopra elencati, con il compenso per specifiche responsabilità previsto dall’art. 17, c.2, lett.f), del CCNL 01.04.09, nell’importo stabilito dalla D.T. nella seduta del 06.03.09.
DARE ATTO che, l’impegno di spesa per il pagamento dell’indennità di cui sopra è stato assunto per l’anno 2009 con Determinazione del Responsabile del 1° Settore n.76 del 27.02.2009.
IL SINDACO
Prof. Gaspare Portobello
http://www.comune.isoladellefemmine.pa.it/download/oggetto_atti/DETERMINA%20N.%2023.pdf

DELIBERA DI GIUNTA 61 23 7.09
“Conferimento incarico all’avv. Immordino per recupero somme non versate dalla serit sicilia spa”.

Premesso che dal conto di gestione dei ruoli reso dalla SERIT SICILIA SpA si evince che questoComune vanta un residuo da riscuotere relativo al periodo 2000-2008 pari ad € 2.551.063,58;
Ritenuto che detta mancata riscossione risulta estremamente dannosa per questo Ente che si trova nella conseguente necessità di ricorrere ad anticipazioni di tesoreria, che comportano aggravi di interessi passivi e talora ingenerano procedure esecutive;
Ritenuto di dover attivare ogni utile iniziativa per addivenire all’integrale riscossione dei crediti anche mediante il ricorso ad apposito incarico;
Ritenuto di dover conferire, ad uno studio legale, apposito incarico per la valutazione delle azioni necessarie, per il recupero delle somme non versate dalla SERIT SICILIA SpA;



ABBIAMO PARLATO di...........

COSA BOLLE IN PENTOLA? albo pretorio isola delle femmine
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/07/determine-e-delibere-12-luglio-2009.html

Calabria al veleno - Un’area radioattiva
http://isolapulita.blogspot.com/2009/08/lottizzazione-casabianca-sandro.html

Il SINDACO DI ISOLA DELLE FEMMINE GASPARE PORTOBELLO NOMINA GLI “ESPERTI" Nuova Commissione Edilizia Conflitto di Interesse? http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/08/il-sindaco-di-isola-delle-femmine.html

 

 

AMBIENTE SINDACO & SALUTE TAR Puglia (LE) Sez. I n. 1786 del 7 luglio 2009
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/07/italcementi-incontro-per-contrattazi.html

MAFIA Carini Capaci Isola delle Femmine e dintorni http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/07/ato-raccolta-rifiuti_16.html

FERNANDA PIVANO è morta
http://isoladellefemminecittadelladonna.blogspot.com/2009/08/fernanda-pivano-e-morta.html

SIBERIA DISASTRO ECOLOGICO
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/08/siberia-disastro-alla-centrale-idroe.html

Woodstock Una generazione che voleva cambiare il mondo
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/08/woodstock-fantasia-pace-socialita_14.html


PORTOBELLO ZITTI TUTTI PARLO IO
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/08/arduo-commentare-lintervista-del-pro.html

INNSE VINCE LA LOTTA DEGLI OPERAI
http://isolapulita.blogspot.com/2009/08/nissen.html#links



SELVAGGIA AGGRESSIONE AL CANDIDATO SINDACO RUBINO ANTONINO
http://isolapulita.blogspot.com/2009/08/borsellino-parlando-della-necessita-di.html#links

PORTOBELLO CUTINO PALazzotto E IL GRUPPO Progetto destinano il bene confiscato
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/08/ieri-il-gruppo-di-maggioranza-progett.html

Rifiuti urbani/ Solo 27 Comuni rispettano la legge, tutti …………
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/08/saracen-sicileas.html



SELVAGGIA AGGRESSIONE AL CANDIDATO SINDACO RUBINO ANTONINO


LE RONDE GIOSIOSE di Portobello Cutino PALazzotto e c………
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APPELLO DAL C.C. di Borgetto ai Comuni limitrofi: No alla privatizzazione dell’acqua
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TRASPARENZA COMUNICAZIONE CONOSCENZA




ATO RIFIUTI GESTIONE COSTI E DEBITI
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/05/ato-rifiuti-gestione-costi-e-debiti.html

SANGUE all’arsenico per gli abitanti di GELA
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TURISTI A ISOLA DELLE FEMMINE
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Nuove speranze nella cura alle malattie del sangue
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TERRIBILE INCIDENTE FERROVIARIO A VIAREGGIO
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LOMBARDO FORMA LA NUOVA GIUNTA
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NINO RUBINO A TELEJATO FENOMENO MAFIOSO A ISOLA?
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Nino Rubino: Elezioni Amministrative Come la pensiamo
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Stefano Bologna: LE PAROLE SONO PIETRE
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Pino Rubino:LIBERE ELEZIONI A ISOLA DELLE FEMMINE?
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Isola delle Femmine: Radar meteo o acquario marino?
http://isoladifuori.blogspot.com/2009/07/isola-delle-femmine-radr-meteo-o.html

La trasparenza come strumento di controllo legge 15 marzo 2009
http://isolapulita.blogspot.com/search?q=legge+15+marzo+2009

ITALCEMENTI: CRISI ECONOMICA E CONSEGUENZE OCCUPAZIONALI
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/06/muccillial-fianco-dello-stabilimento.html

RIFIUTI POLITICA E SERVIZI SEGRETI
http://isoladellefemminelibera.blogspot.com/2009/07/torretta-chieste-le-condanne-per-il.html


Commissione Edilizia Comunali Sentenze
http://isolapulita.blogspot.com/2007/07/decine-di-atti-di-concessioni-edilizie.html

 

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26 ottobre 2009 1 26 /10 /ottobre /2009 12:21
Calabria al veleno - Un’area radioattiva


Calabria al veleno - Un’area radioattiva
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Vicenda Jolly Rosso. Il Tg1 nella edizione delle 20 di domenica 31 agosto parla di "collina radioattiva"

GUARDA IL SERVIZIO DEL TG1 (CLICCA QUI) [se non riesci a vedere il video scaricalo dal qui in wmv]Una collina radioattiva in Calabria. La conferma arriva dalle analisi svolte. Ed è mistero su cosa sia sepolto in una zona dove si registra un allarmante aumento di tumori. Servizio di Alessio Zucchini e Alessandra Di Tommaso dall'edizione delle 20.00 del 31 agosto 2009
Ecco alcuni scatti dei luoghi di cui ha parlato l'Espresso del 20 agosto scorso ed il Tg1 di domenica 31 agosto, edizione delle 20.


Testo completo
· Amantea, migliaia in piazza"Via i veleni dalla Calabria"

· Calabria al veleno - Un’area radioattiva

· "Senza scorta contro i boss dei veleni"Il pentito Fonti alla procura: lasciato solo

· Rifiuti tossici, screening a Crotonesul numero di tumori tra gli abitanti

· "Portatevi via quelle navi prima possibile"Il grido d'allarme dell'assessore calabrese

· Navi dei veleni, ora si cerca anche a terraRifiuti radioattivi nel greto del fiume Oliva

· Rotta verso la nave dei veleni"In 3 giorni sveleremo il mistero"

· Acque avvelenate, pesca proibitaMa il divieto viene ritirato

· Navi geostazionarie in cerca dei veleniinabissati con i cargo nel mare di Calabria

· Quei misteriosi tumori di Paoladove i giovani si ammalano di più

· Nave dei veleni, allarme di Veltroni"Verificare inquinamento di terra e acqua"

· Le 30 navi che avvelenanoil mar Mediterraneo

· Nave dei veleni, l'allarme all'Ue"Il pericolo va oltre la Calabria"

· Nave dei veleni, bidoni sospetti anche a terraUna task force a caccia dei rifiuti tossici

· Dal plutonio alle polveri di marmoil "cimitero" delle navi radioattive

· Nave dei veleni, l'appello del procuratore"Non abbiamo risorse, ora tocca al governo"

· Trovata la nave dei rifiuti radioattivil'hanno inabissata al largo della Calabria

· Caccia al relitto dei rifiuti radioattiviLa verità è sui fondali del Mar Tirreno

mercoledì 2 settembre 2009

Aiello Calabro - Scorie radioattive la procura in allerta.



La Procura di Paola e’ molto preoccupata per i forti sospetti sulla presenza di scorie radioattive nel torrente Oliva e nella zona di Aiello Calabro, nel basso tirreno cosentino.


Il capo degli uffici di Procura, Bruno Giordano chiede aiuto alle istituzioni per procedere alla bonifica del sito. ”Al momento non sappiamo quanti elementi tossici ci sono -dice- ne’ se sono contenuti in fusti o sono stati sversati nel terreno. Io non posso mandare nessuno a scavare perche’ metterei in grave pericolo la salute degli operai, sarebbe una condanna a morte”.


Il dato oggettivo, confermato dalle analisi dell’Arpacal, dal Noe e dai vigili del fuoco, e’ che c’e’ un valore radioattivo da 3 a 6 volte superiore alla norma e sono stati individuati alcuni radionuclidi di natura artificiale, come il celsio e lo stronzio. Gli elementi sospetti si trovano alla base di una cava che e’ stata chiusa agli inizi degli anni ‘90. Si pensa che proprio da quel momento i rifiuti tossici abbiano fatto ingresso nella zona. Il proprietario pero’ e’ morto. Alla base del sito sono stati eseguiti altri carotaggi che hanno rilevato la presenza di altri elementi non radioattivi ma comunque altamente inquinanti come il mercurio. Negli anni passati c’e’ stato un aumento statistico di morti per cancri e leucemie. Un dato che secondo la Procura di Paola e’ collegabile alla presenza delle scorie tossiche nella zona.

Fonte:L'Altro



 



Calabria al veleno

Un'area radioattiva a pochi chilometri dal luogo del naufragio della motonave Rosso. Il sospetto di altri traffici di sostanze tossiche via mare. Con una grave minaccia per la salute

Le ultime scoperte degli investigatori.

UNA COLLINA RADIOATTIVA IN CALABRIA. LA CONFERMA ARRIVA DALLE ANALISI SVOLTE. ED E' MISTERO SU COSA SIA SEPOLTO IN UNA ZONA DOVE SI REGISTRA UN ALLARMANTE AUMENTO DI TUMORI Il mistero della motonave Rosso e lintreccio di veleni sulla costa calabrese.


Alla fine è emerso il peggio del peggio. Si è trovata un’area collinare, a pochi chilometri dal litorale cosentino, contaminata dalla radioattività. Si è scoperto che in quella stessa zona è avvenuto lo smaltimento di rifiuti tossici provenienti dalle lavorazioni industriali. Sono spuntate testimonianze che collegano questi ritrovamenti a traffici, via mare, di scorie pericolose. E soprattutto, si è riscontrato nei comuni limitrofi l’aumento dei tumori maligni, con un pericolo a tutt’oggi incombente sulla popolazione.

VIDEO Gli intrecci dei veleni sulle coste calabresi

Una vicenda terribile che parte il 14 dicembre 1990 dalla spiaggia di Formiciche, Calabria, mezz’ora di macchina a nord di Lamezia Terme. Pochi ombrelloni sparsi, turismo familiare e l’azzurro tenue del mare costeggiato dalla ferrovia. Qui, 19 anni fa, si è arenata davanti agli occhi perplessi dei residenti la motonave Rosso.

Secondo l’armatore Ignazio Messina, si trattò di un incidente provocato dal mare in burrasca. Ai magistrati, invece, venne il dubbio che a bordo ci fossero sostanze tossiche o radioattive: bidoni che avrebbero dovuto essere smaltiti sui fondali marini, e che causa maltempo sarebbero finiti sulla costa, per poi sparire nell’entroterra.

A lungo, come riferito in numerosi articoli da “L’espresso”, gli investigatori hanno cercato di scoprire la verità. Sia sul carico della Rosso, sia sulle altre carrette del mare: imbarcazioni in condizioni pietose, mandate a picco nel Mediterraneo colme di scorie. Un lavoro segnato da mille ostacoli e costanti minacce.

Il 13 dicembre 1995, dentro questo scenario, è morto in circostanze più che sospette il capitano di corvetta Natale De Grazia, consulente chiave della procura di Reggio Calabria. E intanto, dall’intreccio tra Italia e altre nazioni (europee e non, comunque disposte a tutto per smaltire pattume tossico) sono uscite le figure di agenti segreti, politici ai massimi livelli, faccendieri massoni e onorati membri della ‘ndrangheta.

Ma nonostante le migliaia di verbali, di indizi, di indicazioni sui presunti luoghi di occultamento, non si è raggiunta per anni la certezza. Ancora il 13 maggio scorso, il gip Salvatore Carpino si è trovato ad archiviare il sospetto di affondamento doloso e truffa pendente sugli armatori Messina. E loro hanno festeggiato: dichiarando che quest’atto chiude una stagione di “accuse infondate, calunnie, subdole diffamazioni e campagne stampa fondate sul nulla”.

Tutto a posto dunque? Nessuno ha trafficato via mare in rifiuti nucleari? Nessuno, soprattutto, è più autorizzato a ipotizzare retroscena inconfessabili per il caso “Rosso”? La risposta è no, purtroppo: niente è ancora tranquillo in Calabria.

Poco è stato definitivamente chiarito, in questa storia, e il primo a riconoscerlo è il procuratore capo di Paola, Bruno Giordano: il quale non soltanto sta continuando a indagare, ma ha trovato quello che si sospettava da anni: appunto la presenza, a pochi chilometri dalla spiaggia di Formiciche, sulla strada provinciale 53 che sale in collina, di un’area radioattiva.

“Prudenza e determinazione”, sono comunque le parole d’ordine. “Anzi: ancora più prudenza che determinazione”, si corregge Giordano. Teme si scateni il panico, in quest’angolo di campagna che prende i nomi di Petrone-Valle del Signore e Foresta, e che è incastrato tra i comuni di Aiello Calabro e Serra d’Aiello, lungo il greto del fiume Oliva.

Già nel 2004, l’Arpacal (Agenzia regionale protezione ambiente calabrese) aveva qui scoperto metalli pesanti e granulato di marmo, utilizzato dalla malavita per schermare la radioattività.

Allora, il perito Ornelio Morselli certificò la presenza eccedente di rame e zinco, ma anche di policlorobenzeni (Pcb) con “caratteristiche tossicologiche analoghe alle diossine”.

Se a questo si somma che un funzionario dell’ex genio civile, ha ammesso di avere visto un fusto nella briglia del fiume Oliva, si capisce perché l’ex pm di Paola, Francesco Greco, abbia ipotizzato un nesso tra il ritrovamento dei rifiuti e la motonave Rosso; e più in generale, un legame tra le sostanze tossiche e i traffici marittimi.

Una tesi che qualcuno ha cercato di catalogare come azzardata, ma che oggi, con il ritrovamento di un documento inedito, assume tutt’altro spessore. Nel 2005, infatti, un investigatore della procura di Paola ha accompagnato al fiume Oliva Amerigo Spinelli, poliziotto municipale di Amantea (paesino accanto alla spiaggia di Formiciche).

E nella sua relazione finale, ha scritto: “Spinelli indicò un’area che (…) corrisponde al greto della località Valle del Signore ed aree adiacenti “. Di più: Spinelli ha riferito “che un’ampia zona compresa tra la predetta zona e almeno 200 metri a ovest (…) era stata interessata dal deposito di rifiuti/materiali derivanti dallo smantellamento della motonave Rosso”.

In seguito, la magistratura ha indagato tra Aiello Calabro e Serra d’Aiello, Amantea e San Pietro in Amantea. Ha cercato riscontri, materiali, tutto pur di inquadrare la situazione. E infatti, nel 2007, è arrivato il secondo colpo di scena, anch’esso sconosciuto fino a questo momento.

Due ufficiali hanno notato dei camion che prelevavano terreno dai torrenti Catocastro e Valle del Signore (affluente dell’Oliva) per il ripascimento delle coste. E quando hanno ispezionato le spiagge interessate, hanno trovato svariati oggetti ferrosi, tra i quali un “coperchio (…) presumibilmente appartenente a un fusto”, pezzi di lamiera e “quattro tubi di diverso diametro” che “possono essere ricondotti, verosimilmente, a parte delle protezioni in uso sui traghetti Ro-Ro”: navi come la Rosso, con lo sportello ad hoc per imbarcare i carichi su ruote.

A questo punto, l’ispettore che due anni prima aveva accompagnato Spinelli al fiume Oliva, è tornato in azione: ha svolto un nuovo sopralluogo, ha confrontato quel panorama con le fotografie scattate dagli ufficiali, e ha messo nero su bianco: “Con certezza posso dire che i due siti coincidono, e (che il perimetro) è individuato in agro di Aiello Calabro, località Valle del Signore e aree adiacenti”.

In altre parole, è probabile che i rifiuti tossico-radioattivi abbiano viaggiato per mare, e siano stati occultati qui. La stessa conclusione, d’altronde, suggerita da altri indizi concordanti. Il primo, a cavallo tra il 2007 e il 2008, è che l’Arpacal e il perito Morselli hanno riscontrato in profondità a Foresta agro di Serra d’Aiello, la presenza di Cesio 137 (lo stesso fuoriuscito da Chernobyl).

Il secondo indizio, datato novembre 2008, è che grazie ai carotaggi “nelle immediate adiacenze della briglia del fiume Oliva”, si è trovato un sarcofago (di dimensioni ancora ignote) in cemento a circa 10 metri di profondità. E all’interno, scrivono i consulenti della procura, “c’erano concentrazioni elevate di mercurio”, presente anche in altri campioni.

Da qui, parte l’ultima svolta di questo incubo. Dalla testardaggine con cui il procuratore Giordano insegue reati che vanno dal disastro ambientale all’avvelenamento delle acque.

“Questioni fondamentali sotto il profilo della pubblica tranquillità “, le definisce. Per questo, a fine 2008, ha incaricato l’università della Calabria e il Cnr di sondare, con cartografie satellitari, eventuali anomalie termiche nell’entroterra calabro (segno di radioattività). E il 17 febbraio è arrivata la risposta: positiva.

Le anomalie ci sono, addirittura “evidenti ” a Serra d’Aiello: proprio nella zona “prospiciente al fiume Oliva”. Tanta è la delicatezza del problema, da richiedere un controllo diretto sul terreno, con il supporto del reparto Nbcr (Nucleare batterico chimico radiometrico) dei Vigili del fuoco di Cosenza e Catanzaro.

E gli esiti sono tanto gravi quanto inequivocabili: “Il monitoraggio ha permesso di individuare limitate seppur significative anomalie di radioattività”. Il 2 marzo seguente, l’Arpacal ha trasmesso alla procura “l’esito delle analisi radiometriche campali” attorno al fiume Oliva. Ed è giunta l’ennesima conferma, supportata dai rilievi in una vecchia cava che “si estende per 200-300 metri dalla provinciale 53, al chilometro sei”, di fianco all’Oliva.

Il risultato è che ci sono tracce di contaminazione. Non solo: ci sono “radionuclidi artificiali” che “non dovrebbero normalmente essere presenti nel terreno”. Ma sono stati rilevati. Ecco perché, sempre Arpacal, ha suggerito ai magistrati di svolgere ancora accertamenti, per “escludere un qualsiasi aumento del rischio alla popolazione, soprattutto di inalazione e/o ingestione”.

Ed ecco perché, in questo contesto, assume speciale rilevanza la consulenza di Giacomino Brancati, dirigente del settore prevenzione nel Dipartimento calabrese per la tutela della salute. Il quale, in un documento di 300 pagine, segnala espressamente “l’esistenza di un pericolo attuale per la popolazione residente nei territori dei comuni di Amantea, San Pietro in Amantea e Serra d’Aiello, circostante al letto del fiume Oliva a sud della località Foresta (centri di Campora San Giovanni, Coreca e Case sparse, comprese tra il mare e Foresta)”. Un allarme, dice Brancati, “dovuto alla presenza di contaminanti ambientali capaci di indurre patologie tumorali e non”, a cui va sommato “un consistente danno ambientale”.

Possibile, con queste premesse, infilare la vicenda in un faldone e seppellirla in archivio? Ha senso trascurare i segnali che rievocano il mistero della motonave Rosso? Risponderanno nel merito la Protezione civile, i carabinieri del Noe e il ministero dell’Ambiente: tutti consultati dal procuratore Giordano.

Nel frattempo, è il caso di ricordare un ultimo dettaglio. Il 9 giugno 2005, “L’espresso” ha pubblicato il dossier di un ex boss della ‘ndrangheta che si accusò di avere affondato, d’accordo con il clan Muto, carrette del mare zeppe di sostanze tossiche.

Tra le navi, ne indicava tre che transitavano “al largo della costa calabrese, in corrispondenza di Cetraro, provincia di Cosenza”. E proprio in questo tratto di mare, a 487 metri di profondità, l’Arpacal ha individuato il 14 dicembre scorso un “rilievo di forma ellittico/circolare”, lungo “circa 80 metri e largo non più di 50, che si eleva rispetto alle profondità medie circostanti di circa 4 metri”.

Guarda caso, agli investigatori risulta che il titolare della vecchia cava accanto al fiume Oliva (oggi defunto) fosse taglieggiato dagli ‘ndranghetisti Muto. «L’ennesima traccia del meccanismo di smaltimento illegale “, dicono. “L’ennesimo passo verso una verità scomoda”.

di Riccardo Bocca

Ha collaborato Paolo Orofino

espresso.repubblica.it

Cortese e Saccomanno, Cpr PRC-SE Calabria: VICENDA VERGOGNOSA E SPORCA QUELLA DELLA "JOLLY ROSSO"!


Pubblichiamo il comunicato di Cortese e Saccomanno apparso su Facebook qualche ora fa:
Speriamo vivamente che, questa volta, la Procura di Paola faccia sul serio e possa finalmente andare fino in fondo. Quella della "Jolly Rosso" è una vicenda davvero vergognosa e assai sporca. La sporcizia di questa storia, consiste nel fatto che lo smaltimento illecito di materiale tossico e radioattivo, delle scorie di quelle produzioni di morte che, già di per se stesse, andrebbero soppresse immediatamente in un mondo che volesse definirsi "giusto", è in realtà un affare gigantesco dove, pure essendo le consorterie del malaffare a farla da padrone, si accomunano pezzi interi di servizi segreti, di capitalismo predone e, addirittura, di governi di tutte le parti del mondo. Questa della "Jolly Rosso" è solo la più eclatante delle rappresentazioni del ginepraio inestricabile che sono gli affondamenti, presenti, passati e futuri, delle cosiddette carrette del mare e dei loro carichi di morte scaricati in acqua, a volte persino insabbiati nei fondali e, alla bisogna, tranquillamente anche sulla terraferma. In realtà, chissà quante di questi bastimenti velenosi sono stati affondati solo nel nostro tirreno cosentino, con conseguente, ed esponenziale, aumento delle patologie tumorali e letali in genere. Siamo di fronte ad un vero e proprio caso emblematico in cui, per fare soldi, non si guarda più in faccia nessuno, non ci si cura della qualità della vita della gente onesta e per bene, soprattutto da parte di quegli stessi poteri forti che già condizionano pesantemente la nostra esistenza e, continuamente, vorrebbero piegare, e piegano la nostra stessa coscienza. Che indaghi, dunque, la procura di Paola, che riesca, magari, a sollevare il velo, non solo sulle consorterie criminali che, spesso e volentieri, sono coloro che compiono il lavoro sporco, ma anche su quei livelli, di borghesia mafiosa e di istituzioni deviate che lucrano sulla morte altrui, e su quei pezzi di servizi segreti che hanno coperto, e coprono, questo vergognoso e immenso affare. E che affronti anche le responsabilità etiche e penali di quella mala-politica che anziché spingere per il raggiungimento della verità si è sempre maggiormente preoccupata per la presunta salvaguardia dell'economia turistica locale salvo passare poi all'incasso in termini clientelari ed elettorali. Lo faccia, la Procura, anche per il rispetto e la considerazione che tutti i cittadini per bene hanno di quel movimento di lotta, spontaneo e generoso che, negli anni passati, con encomio, ma contro mille diversi ostacoli e interessi, si è battuto e, siamo certi, è ancora disposto a battersi. Per quanto ci riguarda, con umiltà ma anche con determinazione, come abbiamo dimostrato di esserci, come organizzazione ma anche personalmente, in passato, ci saremo ancora senza nessun indugio.

Paola (CS) Lucio Cortese e Francesco Saccomanno - Comitato politico regionale Prc- Se

http://www.aiellocalabro.net/expo/notiziario/notizie-dal-tirreno/il-ritorno-della-jolly-rosso/cortese-e-saccomanno-sulla-vicenda-jolly-rosso.aspx
COSA BOLLE IN PENTOLA? albo pretorio isola delle femmine
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/07/determine-e-delibere-12-luglio-2009.html

Calabria al veleno - Un’area radioattiva
http://isolapulita.blogspot.com/2009/08/lottizzazione-casabianca-sandro.html

 

Il SINDACO DI ISOLA DELLE FEMMINE GASPARE PORTOBELLO NOMINA GLI “ESPERTI" Nuova Commissione Edilizia Conflitto di Interesse? http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/08/il-sindaco-di-isola-delle-femmine.html

BILANCI DI PREVISIONE CONSUNTIVI e COMUNI IN DECADENZA
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/09/bilanci-di-previsione-e-consuntivi.html

RACCOLTA DIFFERENZIATA UN MODELLO
http://isoladifuori.blogspot.com/2009/09/raccolta-differenziata-un-modello.html

BERLUSCONI POVERA ITALIA
http://iltimone.blogspot.com/2009/09/berlusconi-povera-italia.html

MAFIA Carini Capaci Isola delle Femmine e dintorni http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/07/ato-raccolta-rifiuti_16.html

AMBIENTE SINDACO & SALUTE TAR Puglia (LE) Sez. I n. 1786 del 7 luglio 2009
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/07/italcementi-incontro-per-contrattazi.html


FERNANDA PIVANO è morta
http://isoladellefemminecittadelladonna.blogspot.com/2009/08/fernanda-pivano-e-morta.html



 

SIBERIA DISASTRO ECOLOGICO
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/08/siberia-disastro-alla-centrale-idroe.html

Woodstock Una generazione che voleva cambiare il mondo
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/08/woodstock-fantasia-pace-socialita_14.html


PORTOBELLO ZITTI TUTTI PARLO IO
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/08/arduo-commentare-lintervista-del-pro.html

INNSE VINCE LA LOTTA DEGLI OPERAI
http://isolapulita.blogspot.com/2009/08/nissen.html#links



SELVAGGIA AGGRESSIONE AL CANDIDATO SINDACO RUBINO ANTONINO
http://isolapulita.blogspot.com/2009/08/borsellino-parlando-della-necessita-di.html#links

PORTOBELLO CUTINO PALazzotto E IL GRUPPO Progetto destinano il bene confiscato
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Rifiuti urbani/ Solo 27 Comuni rispettano la legge, tutti …………
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SELVAGGIA AGGRESSIONE AL CANDIDATO SINDACO RUBINO ANTONINO


LE RONDE GIOSIOSE di Portobello Cutino PALazzotto e c………
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APPELLO DAL C.C. di Borgetto ai Comuni limitrofi: No alla privatizzazione dell’acqua
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TRASPARENZA COMUNICAZIONE CONOSCENZA




ATO RIFIUTI GESTIONE COSTI E DEBITI
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SANGUE all’arsenico per gli abitanti di GELA
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TURISTI A ISOLA DELLE FEMMINE
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NASCE L'ATO DELL'ACQUA DEL PALERMITANO
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Nuove speranze nella cura alle malattie del sangue
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LOMBARDO FORMA LA NUOVA GIUNTA
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NINO RUBINO A TELEJATO FENOMENO MAFIOSO A ISOLA?
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Nino Rubino: Elezioni Amministrative Come la pensiamo
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Stefano Bologna: LE PAROLE SONO PIETRE
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Pino Rubino:LIBERE ELEZIONI A ISOLA DELLE FEMMINE?
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Isola delle Femmine: Radar meteo o acquario marino?
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La trasparenza come strumento di controllo legge 15 marzo 2009
http://isolapulita.blogspot.com/search?q=legge+15+marzo+2009

ITALCEMENTI: CRISI ECONOMICA E CONSEGUENZE OCCUPAZIONALI
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RIFIUTI POLITICA E SERVIZI SEGRETI
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Commissione Edilizia Comunali Sentenze
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26 ottobre 2009 1 26 /10 /ottobre /2009 12:20
BILANCI DI PREVISIONE CONSUNTIVI e COMUNI IN DECADENZA




 



Palermo, 11 settembre 2009



ENTI LOCALI: BILANCI NON APPROVATI, AVVIATO SCIOGLIMENTO COMUNE USTICA





 



PALERMO - L’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici ha firmato il decreto che avvia l’iter per lo scioglimento del Consiglio comunale di Ustica, in provincia di Palermo. Alla base del provvedimento la mancata approvazione del Bilancio di previsione del 2009. In attesa del decreto di scioglimento, che dovrà essere firmato dal presidente della Regione, l’assessore Chinnici ha disposto la sospensione del Consiglio comunale, provvedendo a nominare, in sostituzione come commissario, Angelo Sajeva.



“Il mio - spiega l’assessore - è solo un atto dovuto a un automatismo della norma che prevede lo scioglimento del Consiglio comunale, in caso di inadempienza. E quindi non posso che adeguarmi. Tra l’altro, la legge prevedeva che i bilanci di previsione andassero approvati entro il 31 dicembre, data prorogata al 31 marzo e successivamente al 31 maggio. A fine luglio, l’assessorato è stato costretto a commissariare oltre 300 comuni dell’Isola ancora inadempienti. La mancata approvazione del bilancio - prosegue - ha pesanti ricadute sugli stessi comuni perché la spesa viene di fatto bloccata anche per i servizi minimi essenziali e, quindi, a pagarne le conseguenze sono soprattutto i cittadini”.



Attualmente sono 3 le amministrazioni comunali dell’Isola nelle quali ad approvare gli strumenti contabili sono stati i commissari inviati dalla Regione e quindi sono stati già avviati i relativi provvedimenti di scioglimento: Erice in provincia di Trapani, Catenanuova in provincia di Enna e adesso Ustica







http://www.regione.sicilia.it/presidenza/ufficiostampa/

http://radiomosaici.blogspot.com/2009/09/enti-locali-bilanci-non-approvati.html


DECRETI Sospensione consigli comunali nomina del commissario regionale.

http://gurs.pa.cnr.it/gurs/Gazzette/g09-43/g09-43-p7.html

http://gurs.pa.cnr.it/gurs/Gazzette/g09-43/g09-43-p8.html

ENTI LOCALI. Firmato lo scioglimento del Consiglio Comunale di Ustica

commenta! 11 Settembre 2009 Invia l'articolo Stampa


L'assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici ha firmato il decreto che avvia l’iter per lo scioglimento del Consiglio comunale di Ustica, in provincia di Palermo. Alla base del provvedimento la mancata approvazione del Bilancio di previsione del 2009. In attesa del decreto di scioglimento, che dovrà essere firmato dal presidente della Regione, l’assessore Chinnici ha disposto la sospensione del Consiglio comunale, provvedendo a nominare, in sostituzione come commissario, Angelo Sajeva.


Attualmente sono 3 le amministrazioni comunali dell’Isola nelle quali ad approvare gli strumenti contabili sono stati i commissari inviati dalla Regione e quindi sono stati già avviati i relativi provvedimenti di scioglimento: Erice in provincia di Trapani, Catenanuova in provincia di Enna e adesso Ustica.



http://www.osservatorio-sicilia.it/2009/7215/enti-locali-firmato-lo-scioglimento-del-consiglio-comunale-di-ustica/#comments





Ustica
Manca il Bilancio, Regione avvia iter per lo scioglimento del Consiglio comunale


PALERMO - L'assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici ha firmato il decreto che avvia l'iter per lo scioglimento del Consiglio comunale di Ustica, in provincia di Palermo. Alla base del provvedimento la mancata approvazione del Bilancio di previsione del 2009. In attesa del decreto di scioglimento, che dovrà essere firmato dal presidente della Regione, l'assessore Chinnici ha disposto la sospensione del Consiglio comunale, provvedendo a nominare, in sostituzione come commissario, Angelo Sajeva.

"Il mio - spiega l'assessore - è solo un atto dovuto a un automatismo della norma che prevede lo scioglimento del Consiglio comunale, in caso di inadempienza. E quindi non posso che adeguarmi. Tra l'altro, la legge prevedeva che i bilanci di previsione andassero approvati entro il 31 dicembre, data prorogata al 31 marzo e successivamente al 31 maggio. A fine luglio, l'assessorato è stato costretto a commissariare oltre 300 comuni dell'Isola ancora inadempienti. La mancata approvazione del bilancio - prosegue - ha pesanti ricadute sugli stessi comuni perchè la spesa viene di fatto bloccata anche per i servizi minimi essenziali e, quindi, a pagarne le conseguenze sono soprattutto i cittadini".

Attualmente sono 3 le amministrazioni comunali dell'Isola nelle quali ad approvare gli strumenti contabili sono stati i commissari inviati dalla Regione e quindi sono stati già avviati i relativi provvedimenti di scioglimento: Erice in provincia di Trapani, Catenanuova in provincia di Enna e adesso Ustica

11.9.09

http://santagata.lasiciliaweb.com/index.php?id=27276&template=lasiciliaweb

DECRETI Sospensione consigli comunali nomina del commissario regionale.

http://gurs.pa.cnr.it/gurs/Gazzette/g09-43/g09-43-p7.html

http://gurs.pa.cnr.it/gurs/Gazzette/g09-43/g09-43-p8.html








Nei comuni siciliani se il bilancio non è approvato è previsto lo scioglimento

Autore: Direttore Alle: 19:45, 2 Settembre





“In caso di mancata approvazione del bilancio, la legge prevede che il consiglio comunale venga sospeso e poi sciolto. Mi rendo conto che si tratta di un atto che ha ricadute sicuramente sul piano politico, ma la legge mi impone di intervenire, avviando l’iter per lo scioglimento dell’assemblea”.


Lo afferma l’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici, commentando la decisione di alcuni componenti del Consiglio comunale di Ustica di occupare l’aula consiliare per protestare contro il possibile scioglimento dell’assemblea municipale, a seguito della mancata approvazione del bilancio di previsione del 2009.


Ad oggi sono 3 le amministrazioni comunali dell’Isola nelle quali gli strumenti contabili sono stati approvati dai commissari inviati dalla Regione: Erice in provincia di Trapani, Catenanuova in provincia di Enna e Ustica in provincia di Palermo. Nei primi 2 casi l’assessorato ha già provveduto alla sospensione dei Consigli comunali e alla nomina dei commissari. Per Ustica, invece, il relativo iter è ancora all’inizio.


“La legge - riprende l’assessore - prevedeva che i bilanci di previsione andassero approvati entro il 31 dicembre, data prorogata al 31 marzo e successivamente al 31 maggio. A fine luglio, l’assessorato è stato costretto a commissariare oltre 300 Comuni dell’Isola ancora inadempienti. La mancata approvazione del bilancio - prosegue - ha pesanti ricadute sugli stessi comuni perché la spesa viene di fatto bloccata anche per i servizi minimi essenziali e, quindi, a pagarne le conseguenze sono soprattutto i cittadini. La legge è chiara: in caso di inadempienza, lo scioglimento del Consiglio Comunale è un atto dovuto"

http://www.reteiblea.it/?p=5517



USTICA: La Regione avvia procedimento di scioglimento del Consiglio Comunale

commenta! 2 Settembre 2009

”In caso di mancata approvazione del bilancio, la legge prevede che il consiglio comunale venga sospeso e poi sciolto. Mi rendo conto che si tratta di un atto che ha ricadute sicuramente sul piano politico, ma la legge mi impone di intervenire, avviando l’iter per lo scioglimento dell’assemblea”.

Lo afferma l’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici, commentando la decisione di alcuni componenti del Consiglio comunale di Ustica di occupare l’aula consiliare per protestare contro il possibile scioglimento dell’assemblea municipale, a seguito della mancata approvazione del bilancio di previsione del 2009.

Ad oggi sono 3 le amministrazioni comunali dell’Isola nelle quali gli strumenti contabili sono stati approvati dai commissari inviati dalla Regione: Erice in provincia di Trapani, Catenanuova in provincia di Enna e Ustica in provincia di Palermo. Nei primi 2 casi l’assessorato ha già provveduto alla sospensione dei Consigli comunali e alla nomina dei commissari. Per Ustica, invece, il relativo iter è ancora all’inizio.

“La legge - riprende l’assessore - prevedeva che i bilanci di previsione andassero approvati entro il 31 dicembre, data prorogata al 31 marzo e successivamente al 31 maggio. A fine luglio, l’assessorato è stato costretto a commissariare oltre 300 Comuni dell’Isola ancora inadempienti. La mancata approvazione del bilancio - prosegue - ha pesanti ricadute sugli stessi comuni perché la spesa viene di fatto bloccata anche per i servizi minimi essenziali e, quindi, a pagarne le conseguenze sono soprattutto i cittadini. La legge è chiara: in caso di inadempienza, lo scioglimento del Consiglio Comunale è un atto dovuto”.

http://www.osservatorio-sicilia.it/2009/7100/ustica-la-regione-avvia-procedimento-di-scioglimento-del-consiglio-comunale/

DECRETI Sospensione consigli comunali nomina del commissario regionale.

http://gurs.pa.cnr.it/gurs/Gazzette/g09-43/g09-43-p7.html

http://gurs.pa.cnr.it/gurs/Gazzette/g09-43/g09-43-p8.html

SICILIA/COMUNE USTICA: CHINNICI, LEGGE PREVEDE SCIOGLIMENTO



Palermo, 2 set - ''In caso di mancata approvazione del bilancio, la legge prevede che il consiglio comunale venga sospeso e poi sciolto. Mi rendo conto che si tratta di un atto che ha ricadute sicuramente sul piano politico, ma la legge mi impone di intervenire, avviando l'iter per lo scioglimento dell'assemblea''. Lo afferma l'assessore regionale siciliano della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici, commentando la decisione di alcuni componenti del Consiglio comunale di Ustica di occupare l'aula consiliare per protestare contro il possibile scioglimento dell'assemblea municipale, a seguito della mancata approvazione del bilancio di previsione del 2009.

Ad oggi sono 3 le amministrazioni comunali dell'Isola nelle quali gli strumenti contabili sono stati approvati dai commissari inviati dalla Regione: Erice in provincia di Trapani, Catenanuova in provincia di Enna e Ustica in provincia di Palermo. Nei primi 2 casi l'assessorato ha gia' provveduto alla sospensione dei Consigli comunali e alla nomina dei commissari.

Per Ustica, invece, il relativo iter e' ancora all'inizio.

''La legge - riprende l'assessore - prevedeva che i bilanci di previsione andassero approvati entro il 31 dicembre, data prorogata al 31 marzo e successivamente al 31 maggio. A fine luglio, l'assessorato e' stato costretto a commissariare oltre 300 Comuni dell'Isola ancora inadempienti. La mancata approvazione del bilancio - ricorda - ha pesanti ricadute sugli stessi comuni perche' la spesa viene di fatto bloccata anche per i servizi minimi essenziali e, quindi, a pagarne le conseguenze sono soprattutto i cittadini. La legge e' chiara: in caso di inadempienza, lo scioglimento del Consiglio Comunale e' un atto dovuto''.


dod/rus/alf


http://www.asca.it/regioni-SICILIA_COMUNE_USTICA__CHINNICI__LEGGE_PREVEDE_SCIOGLIMENTO-422423-sicilia-16.html


Sospeso il Consiglio Comunale di Erice. Dura reazione di D'Alì

Sabato 29 Agosto 2009 17:17

L'assessorato regionale agli Enti Locali ha sospeso il Consiglio comunale di Erice, dopo la bocciatura del bilancio di previsione 2009 avvenuta nella seduta dello scorso 11 agosto. Il provvedimento regionale anticipa lo scioglimento dell'assemblea che sara' formalizzato solo dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione di un apposito decreto. Il bilancio di previsione e' stato approvato di recente da un commissario ad acta nominato dalla Regione, Giovanni Dionisio, che non avrebbe rilevato motivazioni di carattere tecnico-contabile nella bocciatura da parte del Consiglio comunale. Lo stesso commissario ha approvato anche il bilancio triennale 2009/2011. Nella prossima seduta consiliare, che era stata fissata per il primo settembre, l'assemblea avrebbe dovuto riunirsi per discutere una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco, Giacomo Tranchida: un documento di quattro pagine con una serie di contestazioni mosse al primo cittadino e che, se approvato da 13 consiglieri, avrebbe portato alla decadenza del sindaco e a nuove elezioni il prossimo anno.Sulla vicenda è intervenuto il Senatore Antonio D'Alì:«Per i funzionari dell'Assessorato Regionale agli Enti Locali la democrazia, in provincia di Trapani, pare sia un optional. La proposta di sospensione, per l’eventuale consequenziale scioglimento del Consiglio Comunale di Erice, al di là degli artifizi formali nel susseguirsi delle varie notifiche che non mancheranno di essere posti in rilievo in un eventuale giudizio amministrativo, evidenzia una interpretazione della norma che risulta completamente opposta all’analogo caso verificatosi lo scorso anno al Comune di Favignana. Qui l'interpretazione della norma investe, per altro, una realtà politica di notevoli dimensioni e di ben nota contrapposizione tra maggioranza consiliare ed il sindaco e la decisione non può che impegnare profili politici più complessivi e più complessi. Se leggerezza vi è stata da parte di alcuni consiglieri comunali nel bocciare il bilancio (…e non vogliamo pensare ad atteggiamenti maliziosi!), certamente essa è stata indotta da procedure anomale all'interno del comune e per comportamento dei funzionari (bisognerà capirne le motivazioni!). Riteniamo che, superata la fase della sospensione, sulla quale l’assessore agli Enti Locali ha ritenuto di dover procedere in osservanza letterale della norma, prima di giungere al definitivo scioglimento di esclusiva competenza del Presidente della Regione, Salvatore Lombardo, che deve firmare il relativo decreto, occorra una più profonda riflessione sui fatti e sulle conseguenze. Il Presidente Lombardo sono certo non vorrà prendersi la responsabilità di sospendere la democrazia in un comune come Erice; è evidente che la norma non aveva previsto casi di questa eclatante conseguenza. Occorre considerare la possibilità di una modifica perchè in caso di scioglimento del consiglio si possa tornare al voto al primo turno utile, così come già prevede la legge nazionale. Una riflessione, dunque, che dovrà avere anche un valore politico e che vada oltre l’interpretazione dei funzionari degli Enti Locali: la permanenza in carica di un sindaco senza contraltare politico nel consiglio comunale, limita la democrazia e non può essere consentita in maniera meccanicistica senza considerare i riflessi nell'azione amministrativa per un lungo periodo su un territorio di grande rilevanza demografica e urbanistica. Riteniamo che il periodo dei podestà sia terminato 65 anni fa e non ci siano le motivazioni per reintrodurlo ma, anzi, tutte le preoccupazioni per evitarlo ed esorcizzarlo».

http://www.marsala.it/index.php?option=com_content&view=article&id=8086:sospeso-il-consiglio-comunale-di-erice-dura-reazione-di-dali&catid=38:notizie-dalla-provincia&Itemid=174

Bilanci Consuntivi: Controlli di legittimità dei Coreco sui rendiconti della gestione- annullamenti-esercizio dei poteri sostitutivi – Commissari ad Acta – Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione. Legge Costituzionale 18 ottobre 2001 n° 3 ( pubblicata sulla G.U. n° 248 del 24/10/2001) – Effetti – Sentenza Tar Puglia sezione II n° 5749 del 20/12/2001 - ius superveniens




Commento Nota di Giuseppe Terracciano


La vicenda culminata nella tempestiva sentenza n° 5749/2001 del T.A.R. PUGLIA, Seconda sezione definisce, per la prima volta, la posizione della magistratura amministrativa sugli effetti delle recenti modifiche costituzionali rispetto alla formazione degli atti di approvazione dei rendiconti della gestione degli enti locali. Nella sentenza viene affermato il principio giuridico generale in tema di ius superveniens, secondo il quale, anche al di fuori di espressa previsione di diritto intertemporale, la nuova norma trova immediata applicazione e costituisce la regola anche del procedimento amministrativo sorto sotto la precedente disciplina e in situazione di pendenza alla data di entrata in vigore della nuova norma incompatibile con la precedente (cfr. Cons. St., VI, 7 aprile 1999, n°401).


La posizione del giudice amministrativo avrà senz’altro degli strascichi dottrinari visto che attualmente in Italia esistono svariate correnti di pensiero che rendono l’applicazione delle norme da parte degli operatori ancora più incerte e capziose. Si è affermato che la legge 3/2001 ha abrogato solo i controlli sugli atti da parte del Coreco ma non anche i controlli sugli organi ma a dire il vero il Decreto legge n° 13 del 22 febbraio 2002 pubblicato sulla G.U. n° 47 del 25/02/2002

–art. 1
a), ha determinato una nuova fattispecie che sconvolge ulteriormente il già collassato Tuel 267 del 18/08/2000 specie per i riflessi che dovrebbero conseguire sulle nomine dei commissari ad acta per i consuntivi . Infatti fino ad oggi per il combinato disposto dagli artt. 133 comma 4 e 136 comma 1 e 141 comma 2 del Tuel 18/08/2000 n° 267

b) i Coreco avevano competenza per la nomina del commissario ad acta nel caso di mancata adozione del bilancio di previsione o delle modificazioni a seguito di annullamento del rendiconto della gestione da parte dell’organo tutorio, mentre il Difensore Civico Regionale nella sola evenienza del ritardato adempimento o della mancata adozione del rendiconto della gestione - atto obbligatorio per legge. Ora il decreto-legge 22 febbraio 2002, n.13 art. 1 sposta i poteri del Coreco, di nomina del commissario ad acta per la predisposizione dello schema di bilancio della giunta o per l’approvazione del bilancio in caso di mancata adozione da parte del Consiglio Comunale, in capo al Prefetto se non diversamente disciplinato dallo Statuto dell’Ente. Senza alcun dubbio sia il novellato provvedimento governativo decreto-legge 22 febbraio 2002, n.13 art. 1 e sia la sentenza n° 5749/2001 del T.A.R. PUGLIA produrranno consistenti innovazioni nella peculiare gestione dei poteri sostitutivi anche in riferimento ai conti consuntivi degli enti locali. Per comprendere meglio gli effetti che deriveranno dall’applicazione della nuova disciplina è necessario prima definire compiutamente :


Conto Consuntivo e suo impianto normativo


ü Fin dagli antichi tempi, sono stati istituiti, presso tutti i popoli, organi per l’ordinata gestione dei conti dello Stato e dei Comuni e per il controllo delle erogazioni dei fondi stessi risultanti da un documento obbligatorio: il rendiconto.


ü Nel rendere i conti, si estrinseca quindi una delle funzioni più importanti dell’Amministrazione Pubblica, quella cioè intesa ad indicare il cammino percorso a rilevare i mezzi adoperati per compierlo ed a stabilire i risultati conseguiti.


ü Il rendiconto è, pertanto, quel documento che ha lo scopo di fare conoscere i risultati di una data gestione considerati in se stessi e nelle cause che li hanno prodotti. Esso può considerarsi “uno strumento” di controllo consecutivo e susseguente destinato ad esporre gli effetti delle operazioni compiute in relazione al bilancio di previsione finanziaria , al patrimonio dell’ente ed alla gestione economica.


ü La resa del conto assume nelle Pubbliche Amministrazioni grande importanza perché secondo il diritto comune chi ha ricevuto un mandato deve dar conto del suo operato indicando quale uso sia stato fatto del pubblico denaro in ordine ai servizi ed ai bisogni pubblici che dovevano essere soddisfatti.


ü La materia del conto per gli enti locali era disciplinata dagli artt. 302 del T.U. Legge Comunale e Provinciale 1934 e art. 184 del regolamento del 1911 e riguardava anche la compilazione di ufficio e la successiva approvazione. La circolare Ministero dell’Interno n° 15200-10 del 14 ottobre 1901 punto 3 delle avvertenze chiariva: << I consigli comunali devono discutere e deliberare i conti (…) >>


ü La vigente disciplina per l’approvazione del conto consuntivo (rendiconto della gestione) è principalmente racchiusa, salvo norme residuali di alcune leggi sfuggite nel Tuel 18/08/2000 n° 267 e nel DPR 194/1996. In particolare il Titolo VI del Tuel “ Rilevazione e dimostrazione dei risultati della gestione ” disciplina le fasi di approvazione del rendiconto della gestione:

- art. 227 – rendiconto della gestione

- art. 151 comma 6 – relazione dell’organo esecutivo.

- Art. 239 comma 1 lettera d – relazione dei revisori dei conti .

- Art. 228 conto del bilancio

- Art. 229 conto economico

- Art. 230 conto patrimoniale

- Art. 231 relazione al rendiconto della gestione

- Art. 232 contabilità economica

- Art. 233 conto degli agenti contabili

- Art. 133 comma 1 e 4 – controllo di legittimità e redazione del conto da parte del commissario ad acta

- Art. 136 poteri sostitutivi per omissione o ritardi di atti pubblici



Ma cosa succede oggi se non si approva il conto consuntivo ovvero nel caso il commissario ad acta nominato in base alla previgente normativa approvi negativamente le risultanze del conto?



Ai fini di inquadrare giuridicamente tale evenienza è bene tenere presente che:


ü La eventuale “irrituale non approvazione del rendiconto ” che in diritto consiste in un “non facere” è espressione di “non azione di amministrazione attiva” e quindi non è contemplata nel vigente ordinamento giuridico a carico degli organi della P.A. né soprattutto a carico del Commissario ad Acta chiamato dal Tuel, prima della modifica della costituzione intervenuta con il decreto legge n° 13 del 22 febbraio 2002, a sostituirsi all’amministrazione elettiva per provvedere alla redazione ed approvazione del conto consuntivo nel termine di sessanta giorni dal conferimento dell’incarico. (secondo il diritto comune chi ha ricevuto un mandato deve dar conto del suo operato indicando quale uso sia stato fatto del pubblico denaro in ordine ai servizi ed ai bisogni pubblici che dovevano essere soddisfatti).


ü la normativa di cui all’art. 136 del Tuel 267, ma soprattutto i principi illustrati dalla sentenza 164/72 della Corte Costituzionale in relazione alla necessità di dover garantire attraverso l’emanazione di atti e interventi il funzionamento dell’ente , ricorrono qualora quest’ultimo per qualsiasi motivo non garantisse l’amministrazione ordinaria e/o dei suoi organi.


ü le delibere del commissario ad acta possono discostarsi dai risultati contabili presenti nel conto consuntivo, previa giustificazione delle modifiche apportate alle poste attive e/o passive iscritte nel bilancio consuntivo, ma certamente non possono tradursi in un disconoscimento del conto non ammettendo al discarico il conto del tesoriere. A parere di chi scrive infatti il “Commissario ad Acta al rendiconto della gestione” non può esimersi dall’approvare “il Conto del Tesoriere” almeno nelle risultanze di cassa attestate dal Collegio dei Revisori dei Conti. Può stabilire poi, ricorrendone i presupposti di legge, di non approvare la gestione dei residui o magari assumere i provvedimenti conseguenti ai rilievi gestionali del Collegio dei Revisori. Si rammenta a tale proposito che anche il cassiere in quanto tale assume la qualifica di agente contabile nonostante il "nomen" attribuitogli di "servizio di cassa". ben poco si distingue infatti da quella tipica del "servizio di tesoreria". ( C.Conti reg. Sardegna sez. giurisd., 9 ottobre 1997, n. 1312)


ü La riformanda legge 241/90 prevede l’onere per le P.A. di dover indicare le ragioni di fatto e di diritto poste alla base delle relative deliberazioni, anche, allo scopo di poter consentire al destinatario del provvedimento l’esatta conoscenza ai fini della puntuale valutazione e per apportare le debite difese.


ü già il T.A.R. Basilicata con sentenza del 23/04/1986 n° 51 precisava che il controllo di legittimità, non può riguardare i controlli riservati all’amministrazione attiva.


ü L’abrogazione dell’art. 130 della costituzione elimina i controlli, all’espresso fine di esaltare l’autonomia degli enti locali. Appare ,allora, del tutto chiaro che le leggi ordinarie disciplinanti i controlli sugli atti degli enti locali siano divenute incompatibili con una normazione costituzionale che li abroga.


ü Il principio giuridico generale in tema di “ius superveniens”, secondo il quale, anche al di fuori di espressa previsione di diritto intertemporale che ciò disponga,la nuova norma trova immediata applicazione e costituisce la regola anche del procedimento amministrativo sorto sotto la precedente disciplina e in situazione di pendenza alla data di entrata in vigore della nuova norma incompatibile con la precedente (cfr. Cons. St. VI, 7 aprile 1999,n.401).


ü Oggi così come stabilito dall’art. 134 della Costituzione secondo la formulazione apportata dall’art. 1 della richiamata legge costituzionale n° 3/2001 , “I Comuni, le Province, le Città Metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione”. Tale norma costituzionale statuisce pertanto che gli enti locali da un punto di vista ordinamentale, sono in posizione paritaria con le Regioni. Merita approfondimento la nomina dei commissari ad acta da parte del difensore civico regionale, ancorché avvenute prima delle modifiche costituzionali. Possono oggi legittimamente residuare, rispetto all’ex dettato dell’art. 130 e 134 della Cost. i poteri di nomina del commissario ad acta in capo al difensore civico regionale (organo della Regione oggi in posizione paritaria con i Comuni) , soprattutto in considerazione che il Difensore civico non nasce, a differenza del CORECO dalla normativa costituzionale e che il d.l. 22/2/2002 n.13 ha rimesso allo statuto dell’Ente e solo in via residuale al Prefetto, e non al Difensore Civico regionale, l’eventuale nomina di un commissario ad acta per l’approvazione del bilancio?



Tanti interrogativi forse troppi in un campo delicato e vitale per la permanenza dell’Italia in Europa : quello delle autonomie locali . Il Tar Puglia con la sentenza in questione ha messo un punto fermo ma urge una inequivocabile chiarificazione del legislatore agli attuali troppi spunti dottrinari che si susseguono qua e là seminando confusione e disordine.


Pino Terracciano Ragioniere Capo di Marigliano


Note:

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a) Art. 1 DECRETO-LEGGE 22 febbraio 2002, n.13


1. Ai soli fini dell'approvazione del bilancio di previsione degli enti locali per l'esercizio finanziario 2002, l'ipotesi di scioglimento di cui all'articolo 141, comma 1, lettera c), del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, è disciplinata dalle disposizioni del presente articolo.


2. Trascorso il termine entro il quale il bilancio deve essere approvato senza che sia stato predisposto dalla giunta il relativo schema, il prefetto nomina un commissario affinché lo predisponga d'ufficio per sottoporlo al consiglio. In tale caso e comunque quando il consiglio non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla giunta, il prefetto assegna al consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a venti giorni per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all'amministrazione inadempiente e inizia la procedura per lo scioglimento del consiglio.


3. Fermo restando, per le finalità previste dal presente decreto, che spetta agli statuti degli enti locali disciplinare le modalità di nomina del commissario per la predisposizione dello schema e per l'approvazione del bilancio, nell'ipotesi di cui all'articolo 141, comma 2, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, alla predetta nomina provvede il prefetto nei soli casi in cui lo statuto dell'ente non preveda diversamente.



b) - art. 133 comma 4del Tuel 18/08/2000 n° 267 << Nel caso di mancata adozione delle modificazioni entro il termine di cui al comma 3, o di annullamento della deliberazione di adozione del rendiconto della gestione da parte del comitato di controllo, questo provvede alla nomina di uno o più commissari per la redazione del conto stesso. (…) >>


- art. 136 comma 1 del Tuel 18/08/2000 n° 267 <<Qualora gli enti locali, sebbene invitati a provvedere entro congruo termine, ritardino o omettano di compiere atti obbligatori per legge, si provvede a mezzo di commissario ad acta nominato dal difensore civico regionale, ove costituito, ovvero dal comitato regionale di controllo. Il commissario ad acta provvede entro sessanta giorni dal conferimento dell'incarico”. >>


- art. 141 comma 2. << Nella ipotesi di cui alla lettera c) del comma 1, trascorso il termine entro il quale il bilancio deve essere approvato senza che sia stato predisposto dalla giunta il relativo schema, l'organo regionale di controllo nomina un commissario affinché lo predisponga d'ufficio per sottoporlo al consiglio. In tal caso e comunque quando il consiglio non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla giunta, l'organo regionale di controllo assegna al consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a 20 giorni per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all'amministrazione inadempiente. Del provvedimento sostitutivo è data comunicazione al prefetto che inizia la procedura per lo scioglimento del consiglio. >>


http://www.diritto.it/materiali/amministrativo/terracciano.html
http://www.parlamento.it/parlam/leggi/03116l.htm






Consiglio Provinciale: necessario approfondire la questione della Serit


Martedì 01 Settembre 2009 15:42


Quello del pagamento e della riscossione dei tributi è un problema di primaria importanza perché se le modalità non sono eque può incidere negativamente sull’attività delle aziende economiche ma anche sulla vita di ogni semplice cittadino-contribuente. Dai documenti acquisiti risulta che i rapporti fra la Serit ed i contribuenti sono sensibilmente migliorati. Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio Provinciale di Trapani, Peppe Poma, tirando le somme della seduta straordinaria ed aperta protrattasi per l’intera mattinata di ieri e nel corso della quale sono state dibattute le problematiche derivanti dall’attività della Serit Sicilia s.p.a. in materia di riscossione dei tributi. Alla riunione ha assistito una cinquantina di cittadini fra piccoli imprenditori, artigiani, agricoltori che, in particolare attraverso la Confederazione Sindacale Lavoratori “Nuova Tutela”, da diverso tempo (2004) sollecitano la modifica dell’attuale normativa e di ritornare al precedente metodo di pagamento

 

I documenti improvvisati – ha aggiunto il Presidente Poma – sono da escludere perché non servono a niente. La possibile soluzione passa invece attraverso l’attivazione di un tavolo di approfondimento che sia propedeutico ad un apposito protocollo d’intesa, con il coinvolgimento del Prefetto e la partecipazione dei sindacati di categoria e di tutte le altre parti in causa a cominciare dalla nostra deputazione di Parlamentari regionali e nazionali, oggi purtroppo assenti, ma che sono gli unici ad avere potestà di proposizione legislativa per cambiare la normativa attualmente in vigore. Al di là dei nostri compiti istituzionali – ha concluso Peppe Poma – la Provincia Regionale di Trapani, sia come Consiglio che come Amministrazione, non si tirerà indietro e fin dai prossimi giorni attiverò la Conferenza dei Capigruppo per un incontro operativo con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali ed i parlamentari eletti nel nostro territorio.
Si ricorda che secondo la Confederazione Sindacale Lavoratori “Nuova Tutela”, in rappresentanza della quale è intervenuto Angelo Di Girolamo, l’operato l’Ente di Riscossione Tributi “Serit Sicilia”, avendo cambiato le modalità di notifica delle cartelle esattoriali (sulla base dell’ultimo Decreto nazionale anticrisi), avrebbe causato la vera e propria rivolta dei cittadini-contribuenti, tanto che è stata avviata una petizione popolare per chiedere al Ministro delle Finanze, Tremonti, l’abolizione della stessa Serit Sicilia e degli altri Enti di riscossione tributi e di ritornare al precedente metodo di pagamento.
Infatti, il passaggio dalla tradizionale notifica, fatta dal messo incaricato presso le abitazioni dei contribuenti, alla notifica fatta attraverso la pubblicazione all’albo pretorio del Comune di residenza, avrebbe fatto sì che gli interessati non vengano più a conoscenza dell’avviso di scadenza che li riguarda con la conseguenza che, in pochissimo tempo, il ritardato o mancato pagamento di una somma anche non ingente si trasforma in espropriazione e ipoteca sull’azienda, sull’abitazione o su altri beni per un valore di gran lunga superiore al dovuto. Ciò avrebbe già provocato centinaia di pignoramenti con forti ripercussioni sull’intera economia locale, tanto che i responsabili di circa 200 ditte sarebbero pronti a consegnare le chiavi delle loro aziende alla Camera di Commercio di Trapani.

Di Girolamo, inoltre, a sostegno delle richieste di “Nuova Tutela”, ha citato diverse sentenze, compresa una di quest’anno della Corte dei Conti, che metterebbero pesantemente in discussione il regolare comportamento della Serit Sicilia.
Oltre al Presidente del Consiglio Provinciale e all’esponente di “Nuova Tutela”, hanno preso parte al dibattito, nell’ordine, il capogruppo del PD, Salvatore Daidone, il Consigliere Giuseppe Angileri dell’MPA, Giuseppe Amodeo in rappresentanza dell’ADOC e di CGIL, CISL e UIL di categoria, Giuseppe Giammarinaro, Presidente della Commissione Finanze della Provincia, Giovanni Robino dell’Adiconsum, il Consigliere Enzo Chiofalo dell’MPA, Salvatore D’Angelo dell’ACU, il capogruppo dell’MPA Matteo Angileri, il Consigliere Giovanni Angelo (gruppo UDC), Martino Morsello di “Sicilia Libera”, l’Avv. Andrea Lentini di “Nuova Tutela”, Michele Angileri del Comitato Liberi Agricoltori, Giovanna Benigno, Consigliere del gruppo PDL, Ignazio Adragna (Movimento Agricolo Europeo), Paolo Ruggieri, Consigliere del PDL, ed il Vice Presidente della Provincia, On. Enzo Culicchia.
Da tutti gli interventi, anche se con considerazioni e giudizi più o meno pesanti, è praticamente emersa l’inderogabile necessità di giungere al più presto alla modifica delle modalità di riscossione dei tributi che in atto appaiono veramente vessatorie. Fortemente stigmatizzata anche l’assenza degli esponenti dei Governi nazionale e regionale e soprattutto dei Parlamentari nazionali e regionali eletti nella nostra provincia, dei quali il solo Livio Marrocco ha fatto pervenire un messaggio di giustificazione perché impegnato in altra sede. Pienamente condivisa ed elogiata, invece, l’iniziativa del Presidente Poma portata avanti in raccordo con la Conferenza dei Capigruppo.
Alla riunione odierna, ma senza intervenire, ha preso parte anche il Direttore Provinciale della Serit di Trapani, Dott. Salvatore Ciaravino.

Intanto, il Presidente Poma ha notificato oggi l’ordine del giorno della nuova sessione di lavori consiliari le cui sedute sono fissate, com’è noto, per i giorni 7 e 9 settembre, con inizio alle ore 10,30, e poi 15, 21 e 23 settembre, con inizio alle ore 16,30. Fra i punti più rilevanti, una delibera di variazione al bilancio di previsione per l’esercizio 2009, al bilancio pluriennale e alla relazione revisionale e programmatica per il triennio 2009/2011, il riconoscimento di due debiti fuori bilancio rispettivamente per una vertenza con l’impresa “Acquamar”, esecutrice di lavori di ripristino dei fondali antistanti le banchine del porto peschereccio di Trapani, e per un pagamento a “Fortuna Editori”, la richiesta di istituzione di una commissione d’inchiesta avanzata nello scorso mese di aprile dalla Commissione Consiliare Territorio e Ambiente, la designazione di un componente supplente in seno alla Commissione Elettorale Circondariale di Marsala con competenza sui Comuni di Marsala, Pantelleria, Salemi, Vita e Petrosino, la sostituzione di un componente della Commissione Consiliare “Vigilanza per la tutela e la garanzia del Diritto di Accesso” a seguito delle dimissioni del Consigliere Giuseppe Angileri (MPA).


http://a.marsala.it/index.php?option=com_content&view=article&id=8151:consiglio-provinciale-necessario-approfondire-la-questione-della-serit&catid=44:istituzioni&Itemid=172




Scrivevamo.............

Bilanci, arrivano i commissari

http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/07/bilanci-arrivano-i-commissari.html

 

GAZZETTA UFFICIALE PALERMO - GIOVEDÌ 30 AGOSTO 2007 - N. 39

105 decreto

DECRETO PRESIDENZIALE 31 luglio 2007.

Scioglimento del consiglio comunale di Delia e nomina del commissario straordinario.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE


Visto lo Statuto della Regione;

Visto il vigente ordinamento amministrativo degli enti locali, approvato con legge regionale 15 marzo 1963, n. 16 e successive modifiche ed integrazioni;

Visto l'art. 109/bis del richiamato ordinamento amministrativo degli enti locali;

Visto l'art. 17 della legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modifiche ed integrazioni;

Visto il decreto n. 1934 del 30 maggio 2007, con il quale, ai sensi dell'art. 109/bis dell'O.R.EE.LL., si è provveduto alla nomina di un commissario ad acta presso il comune di Delia, con il compito di curare sostitutivamente gli adempimenti relativi all'approvazione del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2007;

Preso atto della nota prot. n. 4769 del 27 giugno 2007, con la quale il segretario del comune di Delia ha comunicato che il consiglio comunale non aveva approvato il provvedimento, non adempiendo alle prescrizioni della diffida del commissario ad acta, prot. n. 4144 del 6 giugno 2007, prorogata con nota prot. n. 4491 del 19 giugno 2007;

Vista la nota prot. n. 4898 del 2 luglio 2007, con la quale il segretario del comune di Delia ha trasmesso la deliberazione commissariale n. 29 del 2 luglio 2007, di approvazione del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2007, della relazione previsionale e programmatica, del bilancio pluriennale per il triennio 2007/2009;

 

Visto l'art. 17, comma 26, della legge n. 127/1997, sopra richiamato, che ha introdotto delle semplificazioni dell'iter procedurale, abrogando ogni disposizione di legge che richieda il parere obbligatorio del Consiglio di Stato e che, in tal senso, il Consiglio di giustizia amministrativa, con parere n. 975/2000, reso nell'adunanza del 28 novembre 2000, nel restituire gli atti relativi alla richiesta di parere sullo scioglimento di un consiglio comunale per motivazioni di identica fattispecie, ha ribadito - nell'ambito dell'attività di supporto giuridico-amministrativo espletata nei confronti del Governo regionale - la diretta operatività della norma sopra richiamata nel vigente ordinamento regionale;

Vista la decisione del C.G.A. n. 196 del 19 aprile 2002, con la quale si afferma che "il potere presidenziale di scioglimento del consiglio comunale può essere legittimamente esercitato entro l'arco temporale di 60 giorni legislativamente previsto per il provvedimento presidenziale che dichiara la decadenza dell'organo consiliare per impossibilità di funzionamento dello stesso";Ritenuto di prescindere del parere del C.G.A.;

Ritenuto che, ai sensi dell'art. 109/bis dell'O.R.EE.LL. occorre pervenire allo scioglimento del consiglio comunale di Delia e contestualmente provvedere, ai sensi dell'art. 11 della legge regionale 15 settembre 1997, n. 35, alla nomina di un commissario straordinario che resterà in carica sino al rinnovo degli organi comunali per scadenza naturale;

Visto l'art. 55 della legge regionale 15 marzo 1963, n. 16, come sostituito dall'art. 14 della legge regionale 23 dicembre 2000, n. 30, ed integrato dall'art. 28 della legge regionale 3 dicembre 2003, n. 20;

Visto il decreto presidenziale n. 28/serv.2/S.G. del 19 febbraio 2003, pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 15 del 4 aprile 2003, con il quale vengono fissate le nuove indennità di funzione spettanti ai commissari straordinari e regionali degli enti locali;

Su proposta dell'Assessore regionale per la famiglia, le politiche sociali e le autonomie locali;
Decreta:
Art. 1
Il consiglio comunale di Delia (CL) è sciolto.
Art. 2
La dr.ssa Maria Letizia Diliberti è nominata commissario straordinario presso il suddetto ente, in sostituzione del consiglio comunale, fino alla scadenza naturale dell'organo ordinario.
Art. 3
Al commissario è dovuto il compenso previsto dal decreto presidenziale n. 28/serv. 2°/S.G. del 19 febbraio 2003, oltre il trattamento di missione, a decorrere dalla data di insediamento nella carica, il cui onere viene posto a carico del comune di Delia.Palermo, 31 luglio 2007.

3-set-2009

DECRETO PRESIDENZIALE 31 luglio 2007.

Scioglimento del consiglio comunale di Maletto e nomina del commissario straordinario.

Decreto 072

DECRETI Sospensione consigli comunali nomina del commissario regionale.

http://gurs.pa.cnr.it/gurs/Gazzette/g09-43/g09-43-p7.html

http://gurs.pa.cnr.it/gurs/Gazzette/g09-43/g09-43-p8.html

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE


Visto lo Statuto della Regione;

Visto il vigente ordinamento amministrativo degli enti locali, approvato con legge regionale 15 marzo 1963, n. 16 e successive modifiche ed integrazioni;

Visto l'art. 109/bis del richiamato ordinamento amministrativo degli enti locali;

Visto l'art. 17 della legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modifiche ed integrazioni;

Visto il decreto n. 1707 del 28 maggio 2007, con il quale, ai sensi dell'art. 109/bis dell'O.R.EE.LL., si è provveduto alla nomina di un commissario ad acta presso il comune di Maletto, con il compito di curare sostitutivamente gli adempimenti relativi all'approvazione del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2007;

Preso atto della nota prot. n. 6858 del 12 luglio 2007, con la quale il segretario del comune di Maletto ha comunicato che il consiglio comunale non aveva approvato il provvedimento, non adempiendo alle prescrizioni della diffida del commissario ad acta, prot. n. 5911 del 14 giugno 2007;

Vista la nota prot. n. 6858 del 12 luglio 2007, con la quale il segretario del comune di Maletto ha trasmesso la deliberazione commissariale n. 33 del 12 luglio 2007, di approvazione del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2007, della relazione previsionale e programmatica, del bilancio pluriennale per il triennio 2007/2009;

Rilevato che il verificarsi di tale fattispecie comporta, ai sensi dell'art. 109/bis, commi 3 e 4, nei confronti del consiglio comunale di Maletto, l'applicazione della sanzione dello scioglimento, previa sospensione;

Visto l'art. 17, comma 26, della legge n. 127/1997, sopra richiamato, che ha introdotto delle semplificazioni dell'iter procedurale, abrogando ogni disposizione di legge che richieda il parere obbligatorio del Consiglio di Stato e che, in tal senso, il Consiglio di giustizia amministrativa, con parere n. 975/2000, reso nell'adunanza del 28 novembre 2000, nel restituire gli atti relativi alla richiesta di parere sullo scioglimento di un consiglio comunale per motivazioni di identica fattispecie, ha ribadito - nell'ambito dell'attività di supporto giuridico-amministrativo espletata nei confronti del Governo regionale - la diretta operatività della norma sopra richiamata nel vigente ordinamento regionale;Vista la decisione del C.G.A. n. 196 del 19 aprile 2002, con la quale si afferma che "il potere presidenziale di scioglimento del consiglio comunale può essere legittimamente esercitato entro l'arco temporale di 60 giorni legislativamente previsto per il provvedimento presidenziale che dichiara la decadenza dell'organo consiliare per impossibilità di funzionamento dello stesso";Ritenuto di prescindere dal parere del C.G.A.;

Ritenuto che, ai sensi dell'art. 109/bis dell'O.R.EE.LL., occorre pervenire allo scioglimento del consiglio comunale di Maletto e contestualmente provvedere, ai sensi dell'art. 11 della legge regionale 15 settembre 1997, n. 35, alla nomina di un commissario straordinario che resterà in carica sino al rinnovo degli organi comunali per scadenza naturale;

Visto l'art. 55 della legge regionale 15 marzo 1963, n. 16, come sostituito dall'art. 14 della legge regionale 23 dicembre 2000, n. 30, ed integrato dall'art. 28 della legge regionale 3 dicembre 2003, n. 20;

Visto il decreto presidenziale n. 28/serv.2/S.G. del 19 febbraio 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 15 del 4 aprile 2003, con il quale vengono fissate le nuove indennità di funzione spettanti ai commissari straordinari e regionali degli enti locali;

Su proposta dell'Assessore regionale per la famiglia, le politiche sociali e le autonomie locali;
Decreta:

Art. 1
Il consiglio comunale di Maletto (CT) è sciolto.
Art. 2
Il dr. Silvia Gianni è nominato commissario straordinario presso il suddetto ente, in sostituzione del consiglio comunale, fino alla scadenza naturale dell'organo ordinario.
Art. 3
Al commissario è dovuto il compenso previsto dal decreto presidenziale n. 28/serv.2/S.G. del 19 febbraio 2003, oltre il trattamento di missione, a decorrere dalla data di insediamento nella carica, il cui onere viene posto a carico del comune di Maletto.

Palermo, 31 luglio 2007.

http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g07-39/g07-39-all.html#9


POLITICHE SOCIALI: REGIONE SBLOCCA BONUS PER 3.700 FAMIGLIE NUMEROSE


pubblicato alle 14.54


Si sblocca l’iter per il bonus alle famiglie numerose. L’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici, ha firmato il decreto che assegna ai Comuni dell’Isola 3,3 milioni di euro da erogare alle 3.738 famiglie, con almeno 4 figli, che avevano presentato la domanda in base al bando pubblicato nell’agosto del 2008.
“Si tratta di un contributo di 882,82 euro a nucleo familiare - spiega l’assessore Chinnici - che viene assegnato in virtù di un accordo sottoscritto tra il dipartimento nazionale per le Politiche della famiglia e il ministero della Salute, in attuazione dell’intesa tra regioni ed enti locali”.
L’iter del procedimento era rimasto bloccato a seguito di un ricorso amministrativo presentato dall’Associazione nazionale famiglie numerose, che contestava i criteri per la partecipazione al bando, in particolare il requisito che i figli dovessero essere minorenni. In primo grado, il Tar aveva dato ragione all’associazione, ma il Consiglio di giustizia amministrativa ha ribaltato la sentenza.
“Abbiamo deciso - continua l’assessore - di dare corso all’istruttoria già avviata, per non ritardare ulteriormente i pagamenti, ma posso annunciare fin da ora che i criteri del prossimo bando verranno rivisti, per consentire la partecipazione di un maggior numero di persone”.
I pagamenti ai nuclei familiari verranno effettuati direttamente dai comuni di appartenenza, che hanno gestito le istruttorie delle domande e fatto pervenire le richieste all’assessorato. Tra i capoluoghi svetta Palermo (576 famiglie numerose), seguita da Catania (301) Messina (110), Trapani (82), Caltanissetta (55). Tra i comuni più piccoli spicca Adrano, in provincia di Catania (93 richieste). Seguono Gela (Cl) con 66 istanze, due comuni del palermitano, Carini e Monreale, rispettivamente con 68 e 55 famiglie numerose. Ecco completo con il numero delle relative famiglie beneficiarie.
............
Isola delle Femmine (9), .........

Fabio De Pasquale

http://radiomosaici.blogspot.com/2009/09/politiche-sociali-regione-sblocca-bonus.html

Rilevato che il verificarsi di tale fattispecie comporta, ai sensi dell'art. 109/bis, commi 3 e 4, nei confronti del consiglio comunale di Delia, l'applicazione della sanzione dello scioglimento, previa sospensione;
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26 ottobre 2009 1 26 /10 /ottobre /2009 12:18
RIMBORSI T.A.R.S.U. E T.I.A.

Rimborsi T.A.R.S.U. e T.I.A.


Martedì, 01 Settembre 2009
Dopo la sentenza della Corte di Cassazione anche la Corte Costituzionale ha stabilito che Tarsu e Tia sono da considerarsi dei tributi e pertanto non sono soggette ad I.V.A.

 

La giurisprudenza in materia è perfettamente in linea con l' orientamento comunitario, stabilendo che il corrispettivo che i cittadini devono pagare per la raccolta e smaltimento dei rifiuti, è una tassa e non una tariffa : la tariffa di Igiene Ambientale ( TIA) mantiene infatti la natura pubblicista propria della vecchia Tassa per lo smaltimento dei rifiuti urbani ( TARSU ).

Quindi, con la sentenza n. 238 dello scorso 24 luglio, la Corte Costituzionale è stata molto esplicita : sia la Tarsu che la Tia non devono essere soggette a I.V.A., perchè non rappresentano un servizio dovuto a contratto ma una tassa che, di per sé, non si qualifica mai come corrispettivo di un servizio.

La possiamo definire una sentenza innovativa perchè chiarisce la dicotomia tra Tarsu ( Tassa ) e Tia ( tariffa ).

Nel merito è bene sapere che dopo che, la Legge 22\97, alcuni Comuni erano passati alla Tia e successivamente la situazione era stata congelata e solo a partire dal 31 dicembre 2009 le amministrazioni comunali che lo vogliono possono passare dal sistema a tassa a quello a tariffa.

In questo senso, la Corte Costituzionale ha però fatto piazza pulita della anomala similitudine tra tassa e tariffa che aveva un' unica sostanza :

L' AGGRAVIO FISCALE PER IL CONTRIBUENTE.

La possiamo considerare anche problematica, perchè mette tutte le amministrazioni comunali e l' erario con le spalle al muro :

a ritroso di cinque anni, oltre i quali scatta la prescrizione, il contribuente può chiedere il rimborso di quanto pagato illecitamente ( 10% di I.V.A. non dovuta ) che a livello nazionale corrispondono a milioni e milioni di euro che sono transitati dalle amministrazioni locali e finiti allo Stato.

Si informa la cittadinanza del fatto che è necessario mettere le mani avanti e dare valore legale da subito alla propria richiesta mettendo in mora la società di servizi tramite una raccomandata A\R, in cui citando la sentenza, si intima il rimborso del dovuto ( anche in modo generico viste le difficoltà per i singoli a fare calcoli precisi ), spese, interessi ed eventuali danni.

Precisazione:

Dopo aver svolto le verifiche in tutti i Comuni della Provincia, è doveroso e corretto chiarire che quello di Massa ha mantenuto negli ultimi anni un comportamento giuridicamente corretto non applicando l' I.V.A. sulla tassa per lo smaltimento dei rifiuti urbani.

La Destra ha inviato a tutti i Comuni della Provincia ( stiamo organizzando la questione anche a livello nazionale ) l' informativa sulla sentenza n. 238 del 24 Luglio 2009, chiedendo una risposta circa l' applicazione o meno dell' I.V.A.

Stamani abbiamo avuto immediatamente la risposta del Comune di Massa, il quale, ci ha informato che sulla Tarsu non viene fatta pagare l' I.V.A. e questo deve essere motivo di grossa soddisfazione, non solo perchè la maggior parte dei Comuni italiani, al contrario, la applica, ma anche perchè in questo modo negli ultimi anni i cittadini di Massa hanno risparmiato tanti soldi.

Quindi, per chiarire : per il Comune di Massa, l' unico rimborso che i cittadini potrebbero richiedere è quello relativo a diversi anni fa, ma la giurisprudenza non chiarisce bene i termini della prescrizione, infatti, nel caso del rimborso Tarsu si può andare indietro solo cinque anni, per cui, onde evitare inutili spese e non essendo in grado di garantire il rimborso in merito a questa vicenda consigliamo di astenersi.

Nei Comuni che hanno fatto pagare l' I.V.A. sulla Tassa:provvedere a mettere in mora il Comune con una raccomandata con ricevuta di ritorno e successivamente inoltrare la richiesta di rimborso

Sentenza 238/2009 GIUDIZIO DI LEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE IN VIA INCIDENTALE

Camera di Consiglio del 10/06/2009 Decisione del 16/07/2009

Deposito del 24/07/2009 Pubblicazione in G. U.

Norme impugnate: Art. 2, c. 2°, secondo periodo, del decreto legislativo 31/12/1992, n. 546, aggiunto dall'art. 3 bis, c. 1°, lett. b), del decreto legge 30/09/2005, n. 203, convertito, con modificazioni, in legge 02/12/2005, n. 248

Atti decisi ord. 445/2008 e 21/2009

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26 ottobre 2009 1 26 /10 /ottobre /2009 12:15
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giovedì 3 settembre 2009

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26 ottobre 2009 1 26 /10 /ottobre /2009 12:13
DECRETI ATTUATIVI: QUALITA' DELL'ARIA
Emissioni, Regione inadempiente
di Giuseppe Bellia



Ambiente. I valori inquinanti rimasti nel cassetto.
Il pregresso. Sin dal 1995 la Regione Sicilia aveva l’obbligo di valutare la qualità dell’aria su ozono e altri agenti atmosferici di rischio, causati per lo più dalle emissioni delle grandi industrie.
La realtà. Dall’assessorato regionale all’Ambiente ammettono i vistosi ritardi con cui sono stati recepiti i decreti legislativi varati, a loro volta, con almeno 4 anni di ritardo sulle direttive europee.




PALERMO - I siciliani, per esempio, non sono costantemente a conoscenza delle condizioni dell’aria e dei livelli d’inquinamento di quest’ultima, come impone la direttiva 2008/20/CE (“Informare adeguatamente e con tempestività il pubblico in merito alla qualità dell’aria ambiente”). Anzà ammette la necessità della creazione di una struttura di coordinamento che aggiorni in tempi brevi, le informazioni per quanto concerne l’inquinamento.

“Occore una struttura regionale di coordinamento di tutte queste attività. L’argomento è stato affrontato affrontato in un tavolo tecnico regionale insieme all’Arpa, ai gestori delle reti con la stesura di un protocollo”.
Anzà annuncia che le inadempienze in materia di dati sulle emissioni inquinanti sarà presto superato, con l’ausilio dell’Agenzia regionale protezione e ambiente. “Arpa Sicilia sta elaborando su nostro mandato un produttivo, per fare in modo che le informazioni ambientali, dopo essere state validate, vengano messe a disposizione non solo dei cittadini, come obbliga la legge, ma anche delle autorità di vigilanza, come le Province, perché le informazioni devono servire affinché gli enti locali sappiano quando è il momento d’intervenire in situazioni eccezionali”.

Sulle responsabilità amministrative e penali antecedenti all’insediamento d’Anzà, la magistratura da tempo ha avviato delle indagini al fine d’individuare degli eventuali profili di responsabilità. La verità su quella fase storica dell’Amministrazione regionale per quanto concerne le inadempienze in materia d’inquinamento, dovrà essere ancora scritta.

Quella vicenda, peraltro, portò allo scontro fra da una parte Pietro Tolomeo (ex dirigente generale del Territorio e Ambiente), dall’altra Gioacchino Genchi e Alessandro Pellerito (ex dirigenti dello stesso dipartimento). Così, il rapporto più completo (“Inventario delle emissioni”) risale al 2005, ed è stato redatto da parte dell’ufficio diretto dal dirigente Anzà. Nei prossimi mesi è atteso l’inventario aggiornato delle emissioni rilevate per il 2007.

Riepilogando, allora, con i numeri a disposizione, le emissioni in Sicilia sono dovute per il 73% agli impianti di combustione nell’industria dell’energia e della trasformazione delle fonti energetiche (più di 58.000 tonnellate l’anno) ed ai processi senza combustione (con oltre 16.400 tonnellate ed una quota del 20% circa). Tra le sorgenti con emissioni di ossidi di zolfo superiori alle 1.000 tonnellate, ecco le principali aziende che ne emettono maggiore quantità in atmosfera: Enel - centrale termoelettrica di Augusta, Esso italiana Raffineria di Augusta, Erg raffineria mediterranee Impianto Nord, Erg (impianto sud), Isab Energy - Impianto Igcc,raffineria di Milazzo, Enel - centrale Ettore Majorana, Enel - centrale di Porto Empedocle, Edipower - centrale Termoelettrica di San Filippo del Mela, Raffineria di Gela.

Tutte queste aziende rispettano tutte le leggi in materia di emissioni, sebbene contribuiscano in misura consistente all’inquinamento dell’aria per più tipologia di sostanza inquinante (si veda tabella sotto a sinistra). Fra queste, l’industria di trasformazione dell’energia e delle fonti energetiche (petrolchimica in particolare) contribuisce all’emissione dei metalli pesanti (Arsenico, Cadmio, Mercurio e Nichel) per una quota maggiore del 90% .



Articolo pubblicato il 07 ottobre 2009





Leggi tutti gli articoli sull'argomento




  • Emissioni, Regione inadempiente -
    Ambiente. I valori inquinanti rimasti nel cassetto.

    Il pregresso. Sin dal 1995 la Regione Sicilia aveva l’obbligo di valutare la qualità dell’aria su ozono e altri agenti atmosferici di rischio, causati per lo più dalle emissioni delle grandi industrie.

    La realtà. Dall’assessorato regionale all’Ambiente ammettono i vistosi ritardi con cui sono stati recepiti i decreti legislativi varati, a loro volta, con almeno 4 anni di ritardo sulle direttive europee.
    (07 ottobre 2009)

  • Il punto. Atteso l’inventario del 2007 per fare confronti - (07 ottobre 2009)
  • L’assessore Milone s’insedia e recepisce due decreti -
    Poche settimane fa la firma del neo delegato regionale all’Ambiente. Dati sull’ozono, Regione con l’obbligo di valutazione dal 2005
    (07 ottobre 2009)



http://www.qds.it/index.php?id=1686






Inquinamento in Sicilia senza controlli
di Carlo Alberto Tregua


L’assessorato regionale arretrato di 4 anni

Com’è possibile che l’assessorato regionale al ramo, delegato a controllare il tasso di inquinamento industriale in Sicilia, non possieda i dati al 2009? Interpellato nel corso della nostra inchiesta pubblicata a pag. 10, il dirigente di servizio, Salvatore Anzà, ci ha comunicato che gli ultimi dati disponibili riguardano il 2005. Non si capisce perché il Governo Cuffaro abbia liquidato i premi ai dirigenti generali di questo ramo amministrativo che non hanno fatto il loro dovere, cioè quello di controllare con tempestività il grado di inquinamento, soprattutto nei punti caldi dell’Isola.
Più volte abbiamo pubblicato inchieste elencando dati che dimostrano come lo stato sia allarmante. Dati inconfutabili perché provengono dalle fonti ufficiali e mai smentiti dal alcuno.
Non c’è bisogno di essere ambientalisti o verdi per fotografare questa situazione. Basta occuparsi dei fatti per fare emergere la situazione così com’è, non abbisognevole di commenti.
In questi giorni la Erg ha avviato una campagna mediatica per cercare di far ingoiare al Governo Lombardo il rigassificatore di Priolo, un’autentica bomba atomica inserita in un ambiente altamente inquinato, che fa morire di cancro i suoi abitanti e fa nascere malformati molti bambini. Un’autentica bomba atomica, perché quando si verificherà il terribile terremoto, previsto in questo secolo, farà deflagrare un enorme territorio.
E poi, non c’è proprio alcun bisogno di produrre ulteriore energia in Sicilia, che già è in super produzione. Quindi è bene che, nonostante le pressioni della famiglia Garrone, il Governo regionale si esprima in modo chiaro e forte e archivi definitivamente l’ipotesi del rigassificatore a Priolo.
Il caso del rigassificatore di Porto Empedocle è diverso, perché là non vi sono raffinerie. Pertanto, appellarsi alla par condicio è una finzione poggiata su un’azione subdola che vuole fare prevalere l’interesse di un’impresa che non paga le tasse in Sicilia contro l’interesse dei siciliani di quella parte dell’Isola.
Sono vigenti una serie di direttive europee in materia di inquinamento ambientale, recepite dalla legislazione nazionale e da quella regionale. Esse vanno rigorosamente applicate e fatte rispettare, oggi e non tra due o tre anni. L’assessore regionale al ramo e i dirigenti generali hanno l’obbligo non solo di effettuare i controlli mese per mese, ma di comunicarli all’opinione pubblica.
L’opacità e il brutto vizio di non avere dati reali rilevati momento per momento e, peggio, di non comunicarli ai cittadini, deve finire con immediatezza. Un Governo regionale che vuole acquisire meriti e consensi generali deve imporre alla sua burocrazia di osservare tempestivamente le leggi e di darne comunicazione costante alla stampa, soprattutto a quella che si occupa delle questioni di merito.
Effettuare i controlli significa porre l’aut aut a quei soggetti che sono al di fuori dei parametri, senza guardare in faccia nessuno.
Solo questo comportamento può eliminare il sospetto di corruzione che aleggia nell’opinione pubblica quando si chiede perché gli assessorati ei loro dirigenti si nascondano dietro il muro di gomma dell’omertà nel non comunicare i dati.
La questione che analizziamo oggi è di ordine generale. è cioè una questione di metodo. Vale a dire mettere in condizione i cittadini siciliani di sapere per evitare doppiopesismo e far rientrare nei ranghi tutti i privilegiati che in questi decenni hanno attinto a piene mani nella greppia pubblica.
L’inquinamento non è solo ambientale, ma è burocratico, sociale, politico, imprenditoriale, sindacale e così via. In altri termini, chiunque non ha al centro della propria azione i cittadini e l’interesse generale inquina, volontariamente o involontariamente, il sistema collettivo. Col risultato che anziché diffondere equità si diffonde iniquità e quindi si alimentano invidie e gelosie. Mentre è indispensabile che, per intraprendere la strada che porti la Sicilia alla media nazionale del Pil, c’è bisogno di uno sforzo corale, basato sulla parità dei competitori e sulla selezione dei più meritevoli.

Articolo pubblicato il 07 ottobre 2009






COMUNICATO STAMPA

Palermo, 22 settembre 2009



QUALITA’ DELL’ARIA: MILONE FIRMA DUE DECRETI ATTUATIVI



PALERMO - Il Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente si arricchisce di due decreti attuativi. Li ha firmati l’assessore regionale all’Ambiente, Mario Milone e riguardano valutazione preliminare e zonizzazione a livello regionale per alcuni specifici inquinanti, disciplinati dalla normativa europea e, al contempo, sono state definite le linee programmatiche dell’azione che la Regione siciliana porterà avanti nei prossimi anni nel delicato settore della tutela ambientale.



Si tratta in particolare dell’ozono, dei materiali pesanti (arsenico, cadmio, mercurio e nichel) e degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA).



“Con questi due decreti – ha sottolineato Milone – abbiamo colmato un vuoto amministrativo che si protraeva da lunghissimo tempo e permette alla Regione siciliana di allinearsi alle regioni più virtuose. Abbiamo così avviato una specifica azione di contrasto all’inquinamento atmosferico da tali inquinanti e, contestualmente, abbiamo dato piena attuazione della vigente normativa di settore e alle direttive della comunità europea per la lotta all’inquinamento atmosferico”.



Nello specifico, la Sicilia ha ottemperato a due decreti legislativi del 2004 e del 2007 in attuazione di apposite direttive europee. Il primo (ozono) prevede che le regioni effettuino una valutazione preliminare della qualità dell’aria per l’individuazione delle zone e degli agglomerati nei quali i livelli di ozono superino i cosiddetti “valori bersaglio” e gli “obiettivi a lungo termine”. Successivamente devono essere predisposte le necessarie misure di controllo, di intervento e di informazione ai cittadini ai fini della protezione della salute e dell’ambiente. Il secondo (metalli pesanti e IPA) prevede che le regioni, dopo aver effettuato una valutazione preliminare della qualità dell’aria, individuino le aree dove gli inquinanti sono inferiori o superiori ai valori obiettivo fissati dall’Unione Europea. Successivamente devono essere adottate misure che non comportino “costi sproporzionati” per il risanamento entro il 31 dicembre del 2012, con priorità per le misure che intervengono sulle principali fonti di emissione. Per gli idrocarburi policiclici aromatici in aree urbane, le regioni devono adottare un “piano di risanamento” in caso di effettivo superamento dell’obiettivo di qualità e un “piano di azione” nel caso in cui ci sia solo il rischio di superamento dell’obiettivo comunitario. Anche in questo caso sono previste specifiche modalità per informare i cittadini.



I decreti assessoriali, con i relativi allegati tecnici, saranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e sul sito internet dell’assessorato all’indirizzo




http://www.regione.sicilia.it/presidenza/ufficiostampa/



















D.A. n. 168/GAB
REPUBBLICA ITALIANA
REGIONE SICILIANA
ASSESSORATO REGIONALE TERRITORIO E AMBIENTE
Adempimenti attuativi del decreto legislativo 3 agosto 2007, n. 152 (Attuazione della direttiva 2004/107/CE concernente l’arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell'aria ambiente) – Valutazione preliminare e zonizzazione preliminare.
L’ASSESSORE
Visto lo Statuto della Regione Siciliana;
Vista la Legge regionale n. 39 del 18/05/1977;
Vista la Legge regionale n. 2 del 10/04/1978;
Vista la Legge regionale n. 78 del 04/08/1980;
Visto il Decreto Presidente della Repubblica n. 203 del 24/05/1988;
Vista la Legge n. 288 del 4/08/1989;
Visto il D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112, e successive modifiche ed integrazioni (“Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del
capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”);
Visto il decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351 (“Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualità dell’aria ambiente”);
Visto il decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio 2 aprile 2002, n. 60 (“Recepimento della direttiva 1999/30/CE del Consiglio del 22 aprile 1999 concernente i
valori limite di qualità dell’aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dell’aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio”);
Visto il decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio 1 ottobre 2002, n. 261 (“Regolamento recante le direttive tecniche per la valutazione preliminare della qualità
dell’aria ambiente, i criteri per l’elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articoli 7, 8 e 9 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351”);
Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, che provvede al riordino, al coordinamento ed all’integrazione delle disposizioni legislative in materia di tutela dell’ambiente;
Visto il decreto legislativo 3 agosto 2007, n. 152 (“Attuazione della direttiva 2004/107/CE concernente l’arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell’aria ambiente”);
Cons iderato che l’art. 4, comma 2, del decreto legislativo 3 agosto 2007, n. 152, prevede che “nel caso in cui i dati previsti dall’Allegato II, sezione II, paragrafo 1, relativi ai livelli
degli inquinanti di cui all’articolo 1, non siano disponibili per tutto il territorio, le regioni e province autonome effettuano, entro quattro mesi della data di entrata in vigore del presente decreto, una valutazione preliminare della qualità dell’aria
ambiente sulla base delle tecniche previste da tale sezione II, paragrafo 2, e, per quanto pertinente, dall’allegato I del decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio 1 ottobre 2002, n. 261”;
Visto il D.A. n. 176/GAB del 9 agosto 2007, con il quale è stato approvato il Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente della Regione Siciliana;
Considerato che con l’art. 4 del sopra citato D.A. n. 176/GAB del 9 agosto 2007 è stato istituito, presso il Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente, il Tavolo tecnico regionale di
coordinamento sulla qualità dell’aria ambiente, organismo collegiale al quale è stato affidato il compito di coordinare, nel rispetto delle competenze proprie dei diversi soggetti istituzionali che operano nel campo della tutela della qualità dell’aria, le iniziative finalizzate a dare attuazione alle direttive europee ed alle norme nazionali che regolano la materia, anche al fine di risanare e mantenere la qualità dell’aria ambiente nel territorio regionale;
Visto il decreto legislativo 16 gennaio 2008 (“Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale”);
Visto il decreto legislativo 26 giugno 2008 , n. 120 (“Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 agosto 2007, n. 152, di attuazione della direttiva 2004/107/CE relativa all’arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell’aria ambiente”);
Visto il D.A. n. 42/GAB del 12 marzo 2008, con il quale sono stati attivati i Tavoli di settore provinciali per la tutela della qualità dell’aria ambiente previsti dall’articolo 3, comma 5, del D.A. 176/GAB del 9 agosto 2007;
Visto il D.A. n. 94/GAB del 24 luglio 2008, con il quale sono stati approvati l’Inventario regionale delle emissioni in aria ambiente, la Valutazione della qualità dell’aria e la Zonizzazione per il territorio della Regione Siciliana, in attuazione di quanto previsto dal Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente e dal D. Lgs. n. 351 del 4 agosto 1999;
Visto il verbale della riunione del Tavolo tecnico regionale di coordinamento sulla qualità dell’aria ambiente tenutosi in data 16 luglio 2009, nel corso del quale è stata presentata la
bozza del documento “Adempimenti attuativi del decreto legislativo 3 agosto 2007, n. 152 (Attuazione della direttiva 2004/107/CE concernente l’arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell'aria ambiente) – Valutazione preliminare e zonizzazione preliminare”;
Considerato che i partecipanti al Tavolo tecnico regionale di coordinamento sulla qualità dell’aria ambiente non hanno avanzato proposte di modifica del documento citato al punto precedente;
Ritenuto che sia necessario ed urgente dare attuazione in Sicilia all’art. 4, comma 2, del D. Lgs.3 agosto 2007, n. 152;
Ritenuto altresì di considerare il presente atto suscettibile di revoca o modifica e, in ogni caso, subordinato alle altre norme regolamentari, anche regionali, che potrebbero essere emanate a
modifica o integrazione della normativa attualmente vigente;
DECRETA
Articolo 1
1. Per le motivazioni e le finalità esposte in premessa è approvato l’allegato tecnico “Adempimenti attuativi del decreto legislativo 3 agosto 2007, n. 152 (Attuazione della direttiva 2004/107/CE concernente l’arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell’aria ambiente) – Valutazione preliminare e zonizzazione preliminare”
(Allegato 1).
2. Il Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente darà seguito ai necessari provvedimenti amministrativi attuativi, in linea con quanto previsto dalla normativa vigente.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso al T.A.R. e ricorso straordinario al Presidente della Regione, rispettivamente entro 60 giorni ed entro 120 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
Il presente decreto, senza allegati, sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. Il decreto sarà pubblicato, completo degli allegati, sul sito internet dell’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente.
Palermo, 18 settembre 2009
L’Assessore (Prof. Avv. Mario Milone)

http://www.artasicilia.it/web/s3/1%20Decreto_IPA.pdf

ARPA ASSESSORATO ACCORDO DI PROGRAMMA
http://gurs.pa.cnr.it/gurs/Gazzette/g08-15/g08-15-p40.html

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26 ottobre 2009 1 26 /10 /ottobre /2009 12:12
DECRETI ATTUATIVI: QUALITA' DELL'ARIA
Emissioni, Regione inadempiente
di Giuseppe Bellia



Ambiente. I valori inquinanti rimasti nel cassetto.
Il pregresso. Sin dal 1995 la Regione Sicilia aveva l’obbligo di valutare la qualità dell’aria su ozono e altri agenti atmosferici di rischio, causati per lo più dalle emissioni delle grandi industrie.
La realtà. Dall’assessorato regionale all’Ambiente ammettono i vistosi ritardi con cui sono stati recepiti i decreti legislativi varati, a loro volta, con almeno 4 anni di ritardo sulle direttive europee.




PALERMO - I siciliani, per esempio, non sono costantemente a conoscenza delle condizioni dell’aria e dei livelli d’inquinamento di quest’ultima, come impone la direttiva 2008/20/CE (“Informare adeguatamente e con tempestività il pubblico in merito alla qualità dell’aria ambiente”). Anzà ammette la necessità della creazione di una struttura di coordinamento che aggiorni in tempi brevi, le informazioni per quanto concerne l’inquinamento.

“Occore una struttura regionale di coordinamento di tutte queste attività. L’argomento è stato affrontato affrontato in un tavolo tecnico regionale insieme all’Arpa, ai gestori delle reti con la stesura di un protocollo”.
Anzà annuncia che le inadempienze in materia di dati sulle emissioni inquinanti sarà presto superato, con l’ausilio dell’Agenzia regionale protezione e ambiente. “Arpa Sicilia sta elaborando su nostro mandato un produttivo, per fare in modo che le informazioni ambientali, dopo essere state validate, vengano messe a disposizione non solo dei cittadini, come obbliga la legge, ma anche delle autorità di vigilanza, come le Province, perché le informazioni devono servire affinché gli enti locali sappiano quando è il momento d’intervenire in situazioni eccezionali”.

Sulle responsabilità amministrative e penali antecedenti all’insediamento d’Anzà, la magistratura da tempo ha avviato delle indagini al fine d’individuare degli eventuali profili di responsabilità. La verità su quella fase storica dell’Amministrazione regionale per quanto concerne le inadempienze in materia d’inquinamento, dovrà essere ancora scritta.

Quella vicenda, peraltro, portò allo scontro fra da una parte Pietro Tolomeo (ex dirigente generale del Territorio e Ambiente), dall’altra Gioacchino Genchi e Alessandro Pellerito (ex dirigenti dello stesso dipartimento). Così, il rapporto più completo (“Inventario delle emissioni”) risale al 2005, ed è stato redatto da parte dell’ufficio diretto dal dirigente Anzà. Nei prossimi mesi è atteso l’inventario aggiornato delle emissioni rilevate per il 2007.

Riepilogando, allora, con i numeri a disposizione, le emissioni in Sicilia sono dovute per il 73% agli impianti di combustione nell’industria dell’energia e della trasformazione delle fonti energetiche (più di 58.000 tonnellate l’anno) ed ai processi senza combustione (con oltre 16.400 tonnellate ed una quota del 20% circa). Tra le sorgenti con emissioni di ossidi di zolfo superiori alle 1.000 tonnellate, ecco le principali aziende che ne emettono maggiore quantità in atmosfera: Enel - centrale termoelettrica di Augusta, Esso italiana Raffineria di Augusta, Erg raffineria mediterranee Impianto Nord, Erg (impianto sud), Isab Energy - Impianto Igcc,raffineria di Milazzo, Enel - centrale Ettore Majorana, Enel - centrale di Porto Empedocle, Edipower - centrale Termoelettrica di San Filippo del Mela, Raffineria di Gela.

Tutte queste aziende rispettano tutte le leggi in materia di emissioni, sebbene contribuiscano in misura consistente all’inquinamento dell’aria per più tipologia di sostanza inquinante (si veda tabella sotto a sinistra). Fra queste, l’industria di trasformazione dell’energia e delle fonti energetiche (petrolchimica in particolare) contribuisce all’emissione dei metalli pesanti (Arsenico, Cadmio, Mercurio e Nichel) per una quota maggiore del 90% .



Articolo pubblicato il 07 ottobre 2009





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  • Emissioni, Regione inadempiente -
    Ambiente. I valori inquinanti rimasti nel cassetto.

    Il pregresso. Sin dal 1995 la Regione Sicilia aveva l’obbligo di valutare la qualità dell’aria su ozono e altri agenti atmosferici di rischio, causati per lo più dalle emissioni delle grandi industrie.

    La realtà. Dall’assessorato regionale all’Ambiente ammettono i vistosi ritardi con cui sono stati recepiti i decreti legislativi varati, a loro volta, con almeno 4 anni di ritardo sulle direttive europee.
    (07 ottobre 2009)

  • Il punto. Atteso l’inventario del 2007 per fare confronti - (07 ottobre 2009)
  • L’assessore Milone s’insedia e recepisce due decreti -
    Poche settimane fa la firma del neo delegato regionale all’Ambiente. Dati sull’ozono, Regione con l’obbligo di valutazione dal 2005
    (07 ottobre 2009)



http://www.qds.it/index.php?id=1686






Inquinamento in Sicilia senza controlli
di Carlo Alberto Tregua


L’assessorato regionale arretrato di 4 anni

Com’è possibile che l’assessorato regionale al ramo, delegato a controllare il tasso di inquinamento industriale in Sicilia, non possieda i dati al 2009? Interpellato nel corso della nostra inchiesta pubblicata a pag. 10, il dirigente di servizio, Salvatore Anzà, ci ha comunicato che gli ultimi dati disponibili riguardano il 2005. Non si capisce perché il Governo Cuffaro abbia liquidato i premi ai dirigenti generali di questo ramo amministrativo che non hanno fatto il loro dovere, cioè quello di controllare con tempestività il grado di inquinamento, soprattutto nei punti caldi dell’Isola.
Più volte abbiamo pubblicato inchieste elencando dati che dimostrano come lo stato sia allarmante. Dati inconfutabili perché provengono dalle fonti ufficiali e mai smentiti dal alcuno.
Non c’è bisogno di essere ambientalisti o verdi per fotografare questa situazione. Basta occuparsi dei fatti per fare emergere la situazione così com’è, non abbisognevole di commenti.
In questi giorni la Erg ha avviato una campagna mediatica per cercare di far ingoiare al Governo Lombardo il rigassificatore di Priolo, un’autentica bomba atomica inserita in un ambiente altamente inquinato, che fa morire di cancro i suoi abitanti e fa nascere malformati molti bambini. Un’autentica bomba atomica, perché quando si verificherà il terribile terremoto, previsto in questo secolo, farà deflagrare un enorme territorio.
E poi, non c’è proprio alcun bisogno di produrre ulteriore energia in Sicilia, che già è in super produzione. Quindi è bene che, nonostante le pressioni della famiglia Garrone, il Governo regionale si esprima in modo chiaro e forte e archivi definitivamente l’ipotesi del rigassificatore a Priolo.
Il caso del rigassificatore di Porto Empedocle è diverso, perché là non vi sono raffinerie. Pertanto, appellarsi alla par condicio è una finzione poggiata su un’azione subdola che vuole fare prevalere l’interesse di un’impresa che non paga le tasse in Sicilia contro l’interesse dei siciliani di quella parte dell’Isola.
Sono vigenti una serie di direttive europee in materia di inquinamento ambientale, recepite dalla legislazione nazionale e da quella regionale. Esse vanno rigorosamente applicate e fatte rispettare, oggi e non tra due o tre anni. L’assessore regionale al ramo e i dirigenti generali hanno l’obbligo non solo di effettuare i controlli mese per mese, ma di comunicarli all’opinione pubblica.
L’opacità e il brutto vizio di non avere dati reali rilevati momento per momento e, peggio, di non comunicarli ai cittadini, deve finire con immediatezza. Un Governo regionale che vuole acquisire meriti e consensi generali deve imporre alla sua burocrazia di osservare tempestivamente le leggi e di darne comunicazione costante alla stampa, soprattutto a quella che si occupa delle questioni di merito.
Effettuare i controlli significa porre l’aut aut a quei soggetti che sono al di fuori dei parametri, senza guardare in faccia nessuno.
Solo questo comportamento può eliminare il sospetto di corruzione che aleggia nell’opinione pubblica quando si chiede perché gli assessorati ei loro dirigenti si nascondano dietro il muro di gomma dell’omertà nel non comunicare i dati.
La questione che analizziamo oggi è di ordine generale. è cioè una questione di metodo. Vale a dire mettere in condizione i cittadini siciliani di sapere per evitare doppiopesismo e far rientrare nei ranghi tutti i privilegiati che in questi decenni hanno attinto a piene mani nella greppia pubblica.
L’inquinamento non è solo ambientale, ma è burocratico, sociale, politico, imprenditoriale, sindacale e così via. In altri termini, chiunque non ha al centro della propria azione i cittadini e l’interesse generale inquina, volontariamente o involontariamente, il sistema collettivo. Col risultato che anziché diffondere equità si diffonde iniquità e quindi si alimentano invidie e gelosie. Mentre è indispensabile che, per intraprendere la strada che porti la Sicilia alla media nazionale del Pil, c’è bisogno di uno sforzo corale, basato sulla parità dei competitori e sulla selezione dei più meritevoli.

Articolo pubblicato il 07 ottobre 2009






COMUNICATO STAMPA

Palermo, 22 settembre 2009



QUALITA’ DELL’ARIA: MILONE FIRMA DUE DECRETI ATTUATIVI



PALERMO - Il Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente si arricchisce di due decreti attuativi. Li ha firmati l’assessore regionale all’Ambiente, Mario Milone e riguardano valutazione preliminare e zonizzazione a livello regionale per alcuni specifici inquinanti, disciplinati dalla normativa europea e, al contempo, sono state definite le linee programmatiche dell’azione che la Regione siciliana porterà avanti nei prossimi anni nel delicato settore della tutela ambientale.



Si tratta in particolare dell’ozono, dei materiali pesanti (arsenico, cadmio, mercurio e nichel) e degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA).



“Con questi due decreti – ha sottolineato Milone – abbiamo colmato un vuoto amministrativo che si protraeva da lunghissimo tempo e permette alla Regione siciliana di allinearsi alle regioni più virtuose. Abbiamo così avviato una specifica azione di contrasto all’inquinamento atmosferico da tali inquinanti e, contestualmente, abbiamo dato piena attuazione della vigente normativa di settore e alle direttive della comunità europea per la lotta all’inquinamento atmosferico”.



Nello specifico, la Sicilia ha ottemperato a due decreti legislativi del 2004 e del 2007 in attuazione di apposite direttive europee. Il primo (ozono) prevede che le regioni effettuino una valutazione preliminare della qualità dell’aria per l’individuazione delle zone e degli agglomerati nei quali i livelli di ozono superino i cosiddetti “valori bersaglio” e gli “obiettivi a lungo termine”. Successivamente devono essere predisposte le necessarie misure di controllo, di intervento e di informazione ai cittadini ai fini della protezione della salute e dell’ambiente. Il secondo (metalli pesanti e IPA) prevede che le regioni, dopo aver effettuato una valutazione preliminare della qualità dell’aria, individuino le aree dove gli inquinanti sono inferiori o superiori ai valori obiettivo fissati dall’Unione Europea. Successivamente devono essere adottate misure che non comportino “costi sproporzionati” per il risanamento entro il 31 dicembre del 2012, con priorità per le misure che intervengono sulle principali fonti di emissione. Per gli idrocarburi policiclici aromatici in aree urbane, le regioni devono adottare un “piano di risanamento” in caso di effettivo superamento dell’obiettivo di qualità e un “piano di azione” nel caso in cui ci sia solo il rischio di superamento dell’obiettivo comunitario. Anche in questo caso sono previste specifiche modalità per informare i cittadini.



I decreti assessoriali, con i relativi allegati tecnici, saranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e sul sito internet dell’assessorato all’indirizzo




http://www.regione.sicilia.it/presidenza/ufficiostampa/



















D.A. n. 168/GAB
REPUBBLICA ITALIANA
REGIONE SICILIANA
ASSESSORATO REGIONALE TERRITORIO E AMBIENTE
Adempimenti attuativi del decreto legislativo 3 agosto 2007, n. 152 (Attuazione della direttiva 2004/107/CE concernente l’arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell'aria ambiente) – Valutazione preliminare e zonizzazione preliminare.
L’ASSESSORE
Visto lo Statuto della Regione Siciliana;
Vista la Legge regionale n. 39 del 18/05/1977;
Vista la Legge regionale n. 2 del 10/04/1978;
Vista la Legge regionale n. 78 del 04/08/1980;
Visto il Decreto Presidente della Repubblica n. 203 del 24/05/1988;
Vista la Legge n. 288 del 4/08/1989;
Visto il D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112, e successive modifiche ed integrazioni (“Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del
capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”);
Visto il decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351 (“Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualità dell’aria ambiente”);
Visto il decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio 2 aprile 2002, n. 60 (“Recepimento della direttiva 1999/30/CE del Consiglio del 22 aprile 1999 concernente i
valori limite di qualità dell’aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dell’aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio”);
Visto il decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio 1 ottobre 2002, n. 261 (“Regolamento recante le direttive tecniche per la valutazione preliminare della qualità
dell’aria ambiente, i criteri per l’elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articoli 7, 8 e 9 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351”);
Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, che provvede al riordino, al coordinamento ed all’integrazione delle disposizioni legislative in materia di tutela dell’ambiente;
Visto il decreto legislativo 3 agosto 2007, n. 152 (“Attuazione della direttiva 2004/107/CE concernente l’arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell’aria ambiente”);
Cons iderato che l’art. 4, comma 2, del decreto legislativo 3 agosto 2007, n. 152, prevede che “nel caso in cui i dati previsti dall’Allegato II, sezione II, paragrafo 1, relativi ai livelli
degli inquinanti di cui all’articolo 1, non siano disponibili per tutto il territorio, le regioni e province autonome effettuano, entro quattro mesi della data di entrata in vigore del presente decreto, una valutazione preliminare della qualità dell’aria
ambiente sulla base delle tecniche previste da tale sezione II, paragrafo 2, e, per quanto pertinente, dall’allegato I del decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio 1 ottobre 2002, n. 261”;
Visto il D.A. n. 176/GAB del 9 agosto 2007, con il quale è stato approvato il Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente della Regione Siciliana;
Considerato che con l’art. 4 del sopra citato D.A. n. 176/GAB del 9 agosto 2007 è stato istituito, presso il Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente, il Tavolo tecnico regionale di
coordinamento sulla qualità dell’aria ambiente, organismo collegiale al quale è stato affidato il compito di coordinare, nel rispetto delle competenze proprie dei diversi soggetti istituzionali che operano nel campo della tutela della qualità dell’aria, le iniziative finalizzate a dare attuazione alle direttive europee ed alle norme nazionali che regolano la materia, anche al fine di risanare e mantenere la qualità dell’aria ambiente nel territorio regionale;
Visto il decreto legislativo 16 gennaio 2008 (“Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale”);
Visto il decreto legislativo 26 giugno 2008 , n. 120 (“Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 agosto 2007, n. 152, di attuazione della direttiva 2004/107/CE relativa all’arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell’aria ambiente”);
Visto il D.A. n. 42/GAB del 12 marzo 2008, con il quale sono stati attivati i Tavoli di settore provinciali per la tutela della qualità dell’aria ambiente previsti dall’articolo 3, comma 5, del D.A. 176/GAB del 9 agosto 2007;
Visto il D.A. n. 94/GAB del 24 luglio 2008, con il quale sono stati approvati l’Inventario regionale delle emissioni in aria ambiente, la Valutazione della qualità dell’aria e la Zonizzazione per il territorio della Regione Siciliana, in attuazione di quanto previsto dal Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente e dal D. Lgs. n. 351 del 4 agosto 1999;
Visto il verbale della riunione del Tavolo tecnico regionale di coordinamento sulla qualità dell’aria ambiente tenutosi in data 16 luglio 2009, nel corso del quale è stata presentata la
bozza del documento “Adempimenti attuativi del decreto legislativo 3 agosto 2007, n. 152 (Attuazione della direttiva 2004/107/CE concernente l’arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell'aria ambiente) – Valutazione preliminare e zonizzazione preliminare”;
Considerato che i partecipanti al Tavolo tecnico regionale di coordinamento sulla qualità dell’aria ambiente non hanno avanzato proposte di modifica del documento citato al punto precedente;
Ritenuto che sia necessario ed urgente dare attuazione in Sicilia all’art. 4, comma 2, del D. Lgs.3 agosto 2007, n. 152;
Ritenuto altresì di considerare il presente atto suscettibile di revoca o modifica e, in ogni caso, subordinato alle altre norme regolamentari, anche regionali, che potrebbero essere emanate a
modifica o integrazione della normativa attualmente vigente;
DECRETA
Articolo 1
1. Per le motivazioni e le finalità esposte in premessa è approvato l’allegato tecnico “Adempimenti attuativi del decreto legislativo 3 agosto 2007, n. 152 (Attuazione della direttiva 2004/107/CE concernente l’arsenico, il cadmio, il mercurio, il nichel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell’aria ambiente) – Valutazione preliminare e zonizzazione preliminare”
(Allegato 1).
2. Il Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente darà seguito ai necessari provvedimenti amministrativi attuativi, in linea con quanto previsto dalla normativa vigente.
Avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso al T.A.R. e ricorso straordinario al Presidente della Regione, rispettivamente entro 60 giorni ed entro 120 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana.
Il presente decreto, senza allegati, sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. Il decreto sarà pubblicato, completo degli allegati, sul sito internet dell’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente.
Palermo, 18 settembre 2009
L’Assessore (Prof. Avv. Mario Milone)

http://www.artasicilia.it/web/s3/1%20Decreto_IPA.pdf

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26 ottobre 2009 1 26 /10 /ottobre /2009 12:10
IL CEMENTO SETTORE IN RISTRUTTURAZIONE

COMUNICATO STAMPA

Palermo, 23 settembre 2009

INDUSTRIA. COLACEM, VENTURI: “GRANDE ATTENZIONE DEL GOVERNO REGIONALE”

 

PALERMO – “Massima disponibilità a vigilare sulla vicenda sollevata dalle organizzazioni sindacali e dell’impresa Colacem di Pozzallo e relativa all’avvio di nuove attività nel settore della produzione del cemento”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Industria, Marco Venturi, incontrando ieri pomeriggio in assessorato i sindacati e i rappresentanti dell’azienda produttrice di cemento, Colacem.

Alla riunione hanno partecipato anche diversi parlamentari (Roberto Ammatuna, Pd e Riccardo Minardo, Mpa), il sindaco di Pozzallo, rappresentanti della Provincia Regionale di Ragusa e di Confindustria Ragusa.

In particolare è stato sollevato il problema relativo alla nascita, in provincia di Siracusa, di un nuovo stabilimento che “utilizzando semilavorati provenienti dall’estero e dalla Turchia in particolare – è stato segnalato dagli intervenuti – viene poi immesso sul mercato a prezzi stracciati con grave pregiudizio per il mantenimento delle cementerei a Ragusa e nell’Isola. Di fronte alla grave crisi economica internazionale un fatto di questo genere – hanno proseguito – altera un equilibrio economico e sociale con gravi ripercussioni sull’aspetto socio economico e territoriale”.

Sono state fornite garanzie sulla presenza stabile di Colacem a Pozzallo e Venturi ha auspicato che “vengano accelerate al massimo le procedure per l’attivazione del piano casa e per la realizzazione delle grandi infrastrutture viarie che contribuirebbero ad aumentare la produzione”.

“Sono disponibile – ha inoltre garantito Venturi – ad accogliere le richieste che mi sono state sottoposte. In particolare mi attiverò affinché venga istituito un tavolo tecnico assieme agli assessorati Sanità e Territorio ed Ambiente per valutare e verificare se eventuali nuovi insediamenti rispettino tutte le norme in materia di ambiente, di tutela della salute, di qualità del prodotto anche e soprattutto in considerazione della sicurezza dal punto di vista della staticità delle strutture in cui verrà utilizzato”.

 




ITALCEMENTI: CRISI ECONOMICA E CONSEGUENZE OCCUPAZIONALI NEL SETTORE DEL CEMENTO

http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/06/muccillial-fianco-dello-stabilimento.html

Inserimento di un nuovo sostegno a 70 kV per garantire l'alimentazione allo stabilimento della Italcementi di Isola delle Femmine (PA)
http://gurs.pa.cnr.it/gurs/Indicep1.htm

 

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